ORSI ITALIANI MAGAZINE



Luglio, ore tre del pomeriggio

Un racconto di Valeriogr

 

Ultimamente ogni tanto vado in bagno del supermercato, non e' il massimo dell'igiene, ma si hanno anche degli incontri interessanti.

Saltando a pie' pari le vecchie e giovani checche, si riesce a gustare la vista di alcuni bei omoni, non sono molto esperto e non sempre sono sicuro che chi mi sta vicino nell'orinatoio non sia venuto qua solo per pisciare, ma con un po' di calma si riesce a scoprire: l'etero (???) che curioso vuol vedere e magari anche toccare un cazzo, l'orso sempre pronto ad afferrare la carne che e' li' a portata di mano, il vecchietto che con dolcezza e nostalgia guarda il mio cazzo indurirsi sotto i suoi occhi.

Per non correre rischi inutili di solito il tutto si risolve con una sega reciproca veloce chiudendosi nei vicini bagni, i piu' audaci si abbassano per succhiarmi il cazzo, anche se me non dispiace succhiare della buona carne in quelle condizioni mi lascio solo spompinare.

Una sera, in una delle mie uscite al supermercato, incontro un uomo veramente attraente, non molto alto, ben piazzato e' troppo giusto perche' possa avere i miei gusti, poco dopo riesco a capire che anche lui non e' venuto al bagno per pisciare.

Toccatina tra le gambe lui, giustamente, non ha voglia di proseguire nel cesso, usciamo giro in macchina nella zona industriale, gli tocco le cosce grosse, sode, magnifiche, apro la camicia e riesco a toccare un mare di bellissimi peli, ma e' lui l'esperto abbasso il sedile mi si avvicina riesco a toccargli il cazzo non eccessivamente grosso, ma duro, duro mi versa il suo sperma sulla pancia e poi con estrema facilita' mi fa sborrare. Silenzio, non una parola. Rientriamo al parcheggio e fissiamo un appuntamento per un altro giorno.

Non voglio ritornare, ho paura delle relazioni.

All'appuntamento ci vado.

C'e' anche lui, Enrico con il suo pizzetto e con le sue grosse cosce, usciamo, ma non so dove andare, e' giorno, ci fermiamo a chiacchierare come due vecchi amici, riesco a raccontargli cose che tenevo solo per me, ogni tanto solo sfiorandogli la coscia mi si drizza l'uccello.

Mi stuzzica ad un certo punto m'informa che lui ha gia' un rapporto di coppia e che vorrebbe presentarmi al suo Gilberto.

Non voglio accettare, non voglio.

Ma con questo caldo pomeriggio sono qui all'appuntamento. Sono le tre del pomeriggio, fa un caldo infermale 35° 36°, sono nervoso e appena uscito dalla macchina sono un bagno di sudore, seduto al bar all'aperto vedo da lontano Enrico, Lui non mi ha ancora visto, voglio tornare indietro, inventero' un brutta scusa, ma vedo un altro seduto vicino, certamente Gilberto, sono troppo curioso cosi' mi avvicino al tavolo.

Saluti rumorosi, come vecchi amici, mi siedo al tavolo.

Subito Enrico: - Cosa prendi?

Guardo i loro bicchieri - anch'io una birra fresca grazie-.

Non sono un gran chiacchierone, sono loro che subito cercano di mettermi a mio agio.

E' troppo caldo, sono troppo nervoso, sto sudando come un maiale, la birra non mi abbassa la temperatura, ma forse mi abbassa i miei freni inibitori.

Cosi' sempre ancora piu' che accaldato, ma ora anche perche' mi s'induriva l'uccello. Sono quasi astemio e una birra alla spina media ha fatto il suo effetto cosi' interrompo la conversazione che stava un po' languendo: - Avete un posto dove andare e dove posso togliermi questi vestiti appiccicosi?

Gilberto: - Io abito qui appena girato l'angolo possiamo andare.

Mi alzo voglio pagare, ma Enrico e' perentorio: - Lascia questa volta offro io!

Ci avviamo verso casa di Gilbero in piedi lo osservo meglio e' alto quasi quanto me, ma non ha la mia ingombrante pancetta. Con il caldo, la birra e la mia eccitazione mi ritrovo la camicia ed il resto dei miei vestiti completamente bagnati. Entriamo in casa, e' fresco si sta veramente bene dalla finestra aperta entra una brezza direttamente dal mare.

La casa non e' grande ma molto curata.

Gilberto vede il mio imbarazzo con le macchie di sudore anche sui pantaloni: - Se vuoi puoi utilizzare il bagno per darti una rinfrescata.

- Grazie ne approfitto volentieri!

Mi spoglio ed entro sotto la doccia prima calda poi lentamente solo con acqua fredda per abbassare la temperatura dei miei 115 chili.

- Gilberto mi ha dato questo telo per te!

Esco dal bagno avvolto dal morbido e bianco telo di spugna preparato per me, Gilberto ed Enrico, coperti solo da un piccolo asciugamano, stavano preparando da bere, Gilberto e' veramente bello anche lui con peli corti ma neri su gran parte del corpo. Mi avvicino, profuma di fresco di buono.

- Anche noi abbiamo fatto un doccia veloce nell'altro bagno/lavanderia.

Ecco finalmente Enrico che prende l'iniziativa, senza toglierci i nostri "indumenti" comincia a giocare da sopra i teli, una mano tra le mie gambe e l'altra tra quelle di Gilberto.

Lasciamo i bicchieri pieni e ci avviamo nel letto, Enrico, dopo averci tolto i nostri asciugamani, non smette di giocare, il mio e' gia' duro, ma anche a Gilberto ha fatto un bel effetto.

Mi sdraio e subito mi ritrovo completamente avvolto dalle carezze e dai baci di entrambi i miei nuovi amici.

Mi piace sentire il contatto della pelle e' bello, e' bellissimo cerco anch'io di ricambiare le loro attenzioni, ma sono bloccato da Gilberto: - Fermo che ti vogliamo fare impazzire!

Enrico davanti e Gilberto dietro sento le loro mani ovunque ed ora sento anche i loro cazzi duri.

Enrico ora comincia a baciarmi, a leccarmi e a mordermi leggermente i capezzoli, ora con una mano libera riesco a toccare le chiappe sode e pelose di Enrico, Gilberto non smette di mordicchiarmi e baciarmi la schiena e piano, piano sta scendendo verso il basso.

Le attenzioni di due uomini mi fanno veramente impazzire, non riesco a stare fermo come mi e' richiesto, non ubbidisco, voglio fare qualcosa anch'io. Mi giro, cosi' mi ritrovo a portate di bocca il piu' che duro cazzo di Gilberto. Loro sono bravissimi, ma anch'io voglio fare del mio meglio Molto delicatamente comincio a leccare le cosce interne di Gilberto fine ad arrivare all'inguine ripeto l'operazione piu' volte ed ora arrivo facendomi strada tra i peli profumati riesco a baciare e leccare le belle palle.

Sono sempre in mezzo ora davanti Gilberto che ora e' arrivato a leccarmi delicatamente la cappella, mentre Enrico invece a fatica e' riuscito ad infilare la testa tra le mie gambe e mi mordicchia la pelle tra le palle ed il culo.

Mi giro con la pancia in su cosi' riesco ad avvicinare alla mia bocca entrambi i cazzi che mi passo lentamente sulla lingua prima uno poi l'altro riesco a distinguere due sapori dalle prime gocce di liquido che esce dai rispettivi cazzi: Enrico leggermente piu' piccolo ma da un gusto forte deciso, mentre da quello di Gilberto dalle dimensioni maggiori escono delle gocce dolci e profumate.

Riesco a riconoscere anche senza poter vedere le due bocche che si alternano nel succhiare il mio cazzo Enrico come per farsi riconosce ogni volta prima di ingoiarmi fino in fondo striscia la mia cappella sulle labbra cosi' sento benissimo la sua barba che mi pizzica sulla mucosa del mio glande. Gilberto ha un metodo tutto suo per farmi un bocchino appoggia la mia cappella sulla sia piatta e ruvida lingua, riesce in quella posizione a dare degli impulsi pazzeschi sul mio frenulo.

E' troppo, riesco, con molta fatica, a non venire, cambio posizione mi giro e lascio la posizione centrale ad Enrico che comincia a baciare con foga Gilberto, mi avvicino e cerco di infilare la mia lingua tra le due vogliose bocche, mi accolgono e continuiamo uno strano bacio a tre.

Riesco ad abbracciare Gilberto stringendo in mezzo Enrico, mi piacciono le su grosse e pelose cosce, mi piace stare cosi' appiccicati il sudore ha reso viscidi i nostri corpi Gilberto infila la sua mano tra le chiappe di Enrico e facendosi strada tra i miei peli pubici. Mi scosto leggermente per agevolare il "lavoro" di Gilberto e cerco di copiare ogni suo movimento facendomi strada con la mia mano tra la selva riccia dei peli del suo culo. Mentre Gilberto massaggia con abilita' il buco di Enrico io cerco di fare del mio meglio massaggiando il suo.

Gilberto e' veramente bravo perche' Enrico smania e si contorce sotto le cure del suo amico.

Ora Enrico si mette alla pecorina e Gilberto dopo aver usato un lubrificante, gia' pronto sul comodino a portata di mano, inizia ad appoggiare la cappella tra le chiappe dell'amico, mi avvicino voglio vedere da vicino, mi metto sotto Enrico cosi' riesco a leccare le grosse palle di Gilberto e a godermi in primo piano lo spettacolo dell'inizio dell'inculata.

Poi passo a succhiare il cazzo di Enrico ed assieme componiamo un 69 eccezionale, mentre sento i ritmici colpi di Gilberto.

Non sono abituato a tale trattamenti di li a poco esplodo e vengo con copiosi schizzi, pero' continuo a curare l'uccello di Enrico che poco dopo mi viene addosso, Gilberto sembra il piu' resistente ma di li a poco lo sento emettere strani suoni, si ferma, ricomincia, si ferma e quando estrae il suo cazzo da Enrico, gocciala dal culo lubrificante e sperma.

Fa troppo caldo, siamo sudati e appiccicosi, ho una certa eta' e' meglio fare una pausa.

valeriogr@supereva.it


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