ORSI ITALIANI MAGAZINE


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L'amico di famiglia (undicesima parte - Papa' e Giovanni)

Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)


Il resto della giornata passo' in modo tranquillo con mio padre e mia madre entrambi a casa ed io nella mia stanza a studiare, ormai l'estate era quasi finita per me, da li a poco avrei dovuto fare il test di ingresso per l'universita', e se tutto andava bene mi sarei dovuto trasferire, una certa malinconia mi prese nel pensare che comunque tra poco avrei dovuto cambiare vita, ma ero comunque felice delle esperienze che avevo fatto.
Quella sera cenammo presto e dopo un po' mio padre disse:'se vuoi ti accompagno da Giovanni a prendere il casco, sai che non voglio che vai  con lo scooter senza' 'ok' risposi io, in cuor mio sperai che oltre a prendere il casco avrei preso qualcosa altro. 'vado in bagno e poi usciamo' dissi, non avevo nessuna esigenza ma volevo togliermi l'intimo cosi da essere pronto se….
Mentre io ero in bagno lui telefono' a Giovanni per accettarsi che era a casa e per avvisarlo che stavamo andando da lui.
Uscimmo,quasi non parlammo durante il tragitto, ogni tanto mentre guidava mi sfiorava la coscia e appena ci fummo abbastanza allontanati da casa mi prese una mano e la appoggio sul suo pacco, che cominciava a svegliarsi mentre lo massaggiavo.
Quando arrivammo a casa di Giovanni lo sentivo che era durissimo.
Entrammo e Giovanni mi fece accomodare sul divano mentre lui e mio padre andarono nell'altra stanza, li sentii parlottare per un po', poi tornarono entrambi con solo gli slip addosso, si avvicinarono a me e mi fecero alzare, mi tolsero la maglietta, e cominciarono a strizzare e mordere i miei capezzoli mentre io strusciavo le mie mani sui loro pacchi duri. 
Giovanni si mise davanti a me, e mentre mio padre continuava a giocare con i miei capezzoli, mi sbottono' i pantaloni e me li abbasso', poi buttandomi nuovamente sul divano, me li tolse completamente. 'Brava troia' -esclamo'- 'vedo che hai imparato bene' disse notando che ero nudo sotto.
Con un colpo veloce entrambi si abbassarono gli slip denudando i loro magnifici cazzi.
Senza farmi dire nulla scivolai a terra mettendomi in ginocchio in mezzo a loro, cominciai a leccare la cappella di mio padre per primo per poi passare a quella di Giovanni, per 10 minuti li spompinai entrambi alternandomi sui i loro cazzi e ogni tanto mettendomi le loro cappelle entrambe in bocca contemporaneamente.
Ero al settimo cielo, godevo da impazzire da quella situazione, poi Giovanni si sedette sul divano e mi fece mettere a pecora per ciucciarlo, mio padre, senza perdere nemmeno un attimo, ovviamente si posiziono' dietro me e comincio' a scoparmi mentre il suo caro amico mi riempiva la bocca.
Mio padre dopo qualche minuto mi riempi' il culo con la sua sborra, a questo punto Giovanni mi fece girare e mi fece sedere sul suo cazzone che scivolo' subito dentro e mentre mi stantuffava per bene mio padre si avvicino'.
Io senza farmi dire nulla gli ripulii la cappella con la lingua,'adesso dai prendilo un'altra volta in bocca che voglio riempirti la gola di sborra' - mi disse Giovanni e cosi' mi misi in ginocchio prendendo tutto il suo cazzone nuovamente in bocca, lui mi mise una mano sulla testa, diede un paio di spinte facendomelo arrivare davvero in gola, e venne emettendo un gemito di piacere, e eruttando sei caldi schizzi dentro la mia bocca. Si andarono a pulire e poi andai io, mentre ero in bagno sentii che stavano organizzando qualcosa ma non afferrai bene cosa, ormai eravamo tutte e tre di nuovo ricomposti, quindi mi presi il casco e uscimmo.



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