ORSI ITALIANI MAGAZINE


L'amico di famiglia (nona parte - la sorpresa)

Un racconto di grassopassivo (grassopassivo@yahoo.it)


Passai quella giornata studiando e chiedendomi cosa avesse in mente per l'indomani sinceramente pensavo di aver sperimentato gia' tutto con lui.
L'indomani pomeriggio alle 17 mi telefono' e mi disse di essere da lui alle 20 non piu' tardi e mi disse anche di entrare lo scooter nel garage, di non lasciarlo fuori a vista.
Sinceramente non capii perche' visto che l'avevo sempre lasciato in strada e non c'erano mai stati problemi, comunque gli dissi si e chiusi. Trascorso un po' di tempo cominciai a prepararmi come al solito senza mettere l'intimo, alle 19 non ce la facevo piu' per l'attesa e cominciai ad uscire.
Mi intercetto' mia mamma che mi chiese dove stavo andando, risposi vagamente che uscivo con degli amici senza meglio specificare, lei borbottando disse: 'beh tu esci, tuo padre mi ha telefonato che torna tardi dal lavoro , in pratica mi state lasciando sola.'
Io non risposi quasi nulla tanto ormai ero ben deciso ad uscire, quindi la salutai ed andai via non facendo nemmeno caso alle sue lamentele.
Allungai un po' il giro per perdere del tempo ma alle 19e40 ero gia' a casa di Giovanni. 'bravo sei venuto in anticipo' mi disse lui, mi fece portare lo scooter nel garage ma non mi disse nulla della serata che mi aspettava, mi fece spogliare nel garage e mi fece lasciare li i miei vestiti, quindi con me nudo salimmo di sopra a casa
Appena arrivati nel salotto notai che al centro della stanza aveva messo una specie di grande scatola con dei buchi ai lati, vidi dopo che era tutta di plastica nera, l'interno era completamente inaccessibile a chi guardava da fuori eccezione fatta per dei buchi ai lati, la cosa mi incuriosii molto, visto che comunque era una struttura abbastanza grande, piu' di un metro e mezzo di altezza per un metro di lunghezza e altrettanto di profondita'.
Lui vedendo che guardavo con curiosita'  mi disse 'ti piace ? cosa ti ispira?' io sinceramente gli dissi che non mi ispirava nulla e che non capivo cosa ci facesse questa cosa li', e lui 'beh sara' il tuo alloggio per la serata'.
Continuavo a non capire non avevo la sua fantasia perversa anche se volentieri mi facevo trascinare nelle sue perversioni, ci avvicinammo a questa specie di scatola e mi disse 'Marco e suo figlio mi hanno dato una mano a realizzarla saranno anche loro stasera qui e poi ci saranno altri 2 amici di cui una sorpresa, un cazzo che non conosci ancora' .
Aprii un lato di questa sorta di scatola e vidi che all'interno aveva piazzato uno sgabello basso, mi disse 'per appoggiare le tue chiappone', io ero come inebetito non capivo ancora , un po' preoccupato gli dissi 'ma li dentro non muoio soffocato?'
Lui mi disse di non preoccuparmi e mi fece notare che comunque non era ancorata a terra ma tra il pavimento e le pareti della scatola c'erano una decina di cm e da li mi sarebbe arrivata la luce e l'aria e poi aggiunse 'dai buchi invece ti arriveranno i cazzoni da svuotare per bene'.
Si avvicino' di piu' a me e mi disse 'dai entra, proviamola vediamo se abbiamo preso le misure bene, gli altri stanno per arrivare e quando arrivano tu devi essere gia' li dentro'.
Era un ordine e obbedii, entrai in questa specie di scatola e mi sedetti sullo sgabellino.
Lui mi chiuse dentro. Appena mi fui ambientato vidi che aveva messo il suo cazzo ancora moscio nel buco e mi disse dai ciuccialo, cosi' feci cominciai a prenderlo in bocca e a leccarglielo, scesi a leccare le sue palle, appena vidi che era duro tornai a prenderlo in bocca ma lui si ritrasse e mi disse 'troia tra poco avrai 5 bei cazzoni per te'.
Mise della musica e dopo pochi minuti sentii che avevano suonato, non riuscivo a sentire e a capire chi fosse arrivato ma dopo poco vidi un cazzo enorme fare capolino dal buco, lo riconobbi era quello di Marco, senza farmi dire nulla cominciai a leccarlo e a succhiarlo, dopo qualche minuto era gia' durissimo.
Mentre mi concentravo a prenderlo tutto in bocca notai che nel buco alla mia destra c'era un altro bel cazzo, riconobbi anche questo, era suo figlio Francesco e mentre spompinavo suo padre cominciai a segarlo, dopo 5 minuti Marco mi tolse il suo bel cazzone dalla bocca e subito dopo Francesco cambio' posizione e mi ritrovai con il suo davanti la bocca.
Gli leccai la cappella e poi scesi sulle palle poi risalii lungo l'asta mentre lui mugolava di piacere e lo misi tutto dentro la mia bocca mentre lui comincio' a muovere il bacino per scopare la mia bocca vogliosa.
Non vedevo quello che succedeva nella stanza, ma capii che dovevano essere arrivati gli altri due di cui aveva accennato Giovanni, infatti Francesco interruppe i suoi movimenti e mi lascio' a bocca vuota.
Ecco un altro cazzo davanti a me, anche questo lo conoscevo, mi sembro' il cazzo del tipo che avevo spompinato nella casa di campagna di Giovanni, mentre lo prendevo in bocca vidi che entrambi i buchi ai miei lati erano occupati da cazzoni, Marco e suo figlio, i loro due cazzi cosi' grossi non potevo confonderli e cominciai con entrambe le mani a segarli mentre spompinavo il nuovo arrivato.
Intento come ero a darmi da fare e con la musica non sentivo cosa succedeva all'interno della stanza ma mi arrivava la voce di Giovanni che diceva 'dai prova guarda che sucaminchie straordinaria'.
Non capivo a chi lo diceva ma dopo poco nuovamente cambio' il cazzo che avevo davanti la bocca, questo non riuscii a riconoscerlo un bel cazzo notevole 25 cm sicuro, lievemente curvato a destra e con due grosse palle pendenti sotto ricoperti da folto pelo nero, tuffai subito la mia lingua in mezzo alla foresta dei suoi peli e gli leccai le palle giocandoci un po' mettendole una alla volta in bocca alternativamente, poi salii piano con la lingua sulla sua asta dura mi fermai sulla cappella e la leccai avidamente, passavo la mia lingua sul suo frenulo e dentro il buchetto della pipi.
Aveva un buon gusto di maschio, sentivo un vago odore di sudore e di pipi, non era sporco ma come se avesse fatto il bidet la mattina e quelli erano gli odori della giornata, sentivo che gemeva ma non emise nessuna parola, speravo di sentire la voce per poter capire chi era, invece sentii Giovanni che lo incitava dicendogli 'goditi sta bocca di troia, dai riempilo di sborra, dissetalo'
Lo sconosciuto come rinvigorito da tali esortazioni comincio' a muovere il suo cazzo avanti ed indietro dentro la mia bocca sempre con maggiore velocita' e forza, arrivava sino alla gola con la sua cappella per poi tirarlo fuori quasi tutto.
Avevo staccato le mie mani sui cazzi di Francesco e di suo padre per concentrarmi meglio su questo cazzo sconosciuto, mi ero scordato di loro sinceramente, quando improvvisamente sentii un liquido caldo colpire parte della mia guancia e scendere giu'.
Con la coda dell'occhio vidi che Francesco stava pisciandomi addosso ma sinceramente stavo godendo di questo nuovo cazzo che non ci badai e continuai a spompinare il nuovo arrivato fin quando senti il suo cazzo fremere nella mia bocca e arrivarmi in gola un bel po' di schizzi di sperma che avidamente bevvi.
Con la lingua gli ripulii la cappella e ormai moscio abbandono' la mia bocca.
Fu prontamente sostituito da Marco mentre io cominciavo a spompinare di nuovo Marco, sentii Giovanni salutare lo sconosciuto che quindi stava andando via con mio sommo dispiacere, avevo molta curiosita' di sapere chi fosse, ma rimasi con questo dubbio, avevo appena percepito la sua voce e mi sembrava familiare ma data la situazione non ero riuscito a cogliere a pieno anche perche' aveva sempre parlato a voce abbastanza bassa.
Improvvisamente Marco levo' il suo cazzo e vidi Giovanni aprire di nuovo la scatola e mi disse 'dai esci che adesso ti scopiamo per bene'.
Uscii e mi ritrovai questi bei maschioni nudi a cazzo duro mi misi in ginocchio in mezzo a loro e cominciai a spompinarli prendendone anche 2 alla volta in bocca, Francesco si sdraio' a terra con il suo cazzone duro e svettante mi alzarono e mi fecero sedere sul suo palo messo in modo che potessi vederlo in faccia mentre mi scopava mentre gli altri a turno mi mettevano le loro minche in bocca, poi il tipo che avevo spompinato nella casa di campagna, di cui non sapevo il nome si mise dietro di me e si chino', comincio' a leccarmi il culo mentre Francesco mi scopava, poi piano introdusse un dito e lo muoveva sincronicamente al cazzo di Francesco.
Dopo poco le dita diventarono due, poi le tiro' fuori si mise in ginocchio e mentre Francesco aveva allargato le sue gambe per fargli posto, dopo poco senti il suo cazzo farsi strada dentro il mio culo gia' pieno della minchia di Francesco cosi' cominciarono a scoparmi entrambi contemporaneamente il culo mentre Giovanni e Marco alternativamente mi scopavano la bocca.
Per ben 10 minuti sentii il culo squassato da questa doppia penetrazione finche' quasi contemporaneamente mi schizzarono in culo riempiendolo di sborra che sentivo colare anche sulle gambe.
Rimasi cosi con il loro cazzi ormai quasi mosci dentro finche' anche Giovanni e Marco vennero riempiendomi la faccia e il petto di sborra calda.
Mi rialzai e ognuno di noi ando' a lavarsi e a ricomporsi, volevo chiedere a Giovanni chi fosse il tipo che se ne era andato per prima ma non osai farlo.
Gli altri si erano tutti rivestiti tranne io che avevo i miei indumenti nel garage ci fumammo una sigaretta cosi', sinceramente non mi sentivo a mio agio nudo in mezzo a loro ma anche questo era una sottomissione nei loro confronti.
Gli altri se ne andarono tutti io diedi una mano a Giovanni a risistemare tutto e a smontare la scatola e poi anche io mi rivesti e andai via.
Nonostante la serata intensa vidi che era ancora relativamente presto infatti erano le 22 e10 ma sinceramente non avevo voglia di girovagare senza meta' quindi mi ritirai a casa.
I miei erano in cucina a guardare la tv, notai una strana espressione in mio padre, ma non ci feci caso, parlando del piu' e del meno mi sistemai per cenare, e mentre stavo mangiando sentii il telefono, ando' mia madre e dopo poco torno' dicendomi che era Giovanni e che avevo scordato il casco, effettivamente non ci avevo fatto caso ma era vero, ma stordito dalla serata non avevo notato l'assenza del casco, vidi mio padre avvampare in viso, ma non ci feci caso, dissi a mi mamma di dirgli che sarei andato domani o dopodomani a prenderlo.
Mio padre dopo che finii di cenare mi disse 'sei andato da Giovanni stasera?' ed io 'si papa' mi doveva dare delle cose' lui non mi disse niente ma vidi una strana luce nei suoi occhi, dopo poco io mi ritirai nella mia stanza. e come mi era capitato altre volte sentivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva ma non riuscivo a capire cosa era, ma presto avrei capito…


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