ORSI ITALIANI MAGAZINE


una produzione della bearhouse,Trieste

AMORSI

racconto ursino senza spessore di Marco Ranfo

 

Il bestione dorme accanto a me. Anche nel buio della notte, che in questo caso e' oscurita', bagliore lontano di luna e bianco brillare dei lampioni del giardino la' sotto, anche in questo momento posso ammirare e riverire la sua grandiosita', l'enorme curva del ventre tutto ripiegato sul lenzuolo, la possenza dei muscoli, l'eccezionale vastita' della schiena pelosa, le cosce, le natiche perfette come sfere, i bicipiti sviluppatissimi, le mani grandi. Il bestione ha un viso bellissimo che ora posso intravvedere, rotondo e impreziosito da un corto pizzo nero, come cortissimi sono i capelli; ha un'espressione pacifica, la bocca socchiusa produce un tonante russare, le palpebre sono distese e gli occhi marroni e un po' alteri riposano sotto le ciglia. Il bestione occupa pi della meta' del mio nornalissimo letto matrimoniale, io ben felice sono costretto ad aderire a lui, che sposta su di me il suo braccio e mi accarezza nel sonno. Il suo fiato e' caldo, come il suo corpo, io non posso non sudare e desiderare di baciare ogni goccia sulla sua pelle. Passo le mie labbra sul suo torace, poso la mano sul suo fianco e lo accarezzo, un po' premendo sulla pancia il palmo, un po' passando lievemente le estremita' delle dita sulla parte piu' lontana di lui che riesco a cingere, poi lo stringo forte a me, e vengo stretto fino a sentir male. Mi sposta, scivolo di schiena sul lenzuolo mentre lui mi sale sopra e comincia a pesarmi addosso, il cazzo duro stretto tra le mie gambe; mi bacia teneramente, lento mi accarezza mentre io mi concentro per non soffocare e respirare correttamente. Si muove tra le mie gambe e mi bacia piu' profondamente, si separa da me un poco, si solleva e si inginocchia sul mio petto, le cosce a stringere il volto. Ha dei coglioni enormi, che amo prendere in bocca, ma lui dopo un po' preferisce tenere in caldo il suo uccello. Il bestione cosi' comincia a muoversi, sempre pi forte.

E' un giorno esatto che conosco l'omaccione. Un giorno appena, e posso fare l'amore con Gigi, come ha detto di chiamarsi. Un giorno insonne e campale, a me pare gia' di innamorarmi. Ovviamente non mi pronuncio con lui su questo punto, lo lodo soltanto per la sua perfezione fisica, ma io mi sto innamorando in modo incredibilmente veloce. Gia' capito, sara' un altro dopo il quale diro' "questa era l'ultima volta", e' un altro per il quale dico "non lacrime, ne' devozione", e' stato un altro per il quale ho detto "ci voglio fare del sesso, solo quello, giuro. E guarda che espressione da tarro, con la gomma nella bocca aperta, gli occhiali da sole sopra il cappellino, l'oro che gli cade in grossi pezzoni luminosi dalle braccia, dalle dita, dal collo. Mica mi piace, e' brutto, mi fa del sesso ed io ho voglia.

"Ma dov'e' andato, dov'e' andato, l'hai visto?", chiedo al mio amico Manu che e' sceso con me da casa mia dove eravamo ed io facevo gran discorsi del tipo: io basto a me stesso non mi importa piu' degli uomini sono solo buoni a far soffrire e guarda Paolo tante parole amore mio bella ti amo tanto ti desidero ancora di piu' il nostro amore e' senza fine dai vieni qui tato che ti faccio un po' di coccole e poi guarda com'e' finita lui non si decideva non voleva essere il mio compagno e filosofeggiava sulla liberta' nella coppia che viene meno non appena si mette piede insieme contemporaneamente nella stessa casa anche solo per guardarla invece ora con quell'altro non solo hanno casa insieme ma lui pure fa le pulizie mentre con me aveva il coraggio di dire stiamo insieme ugualmente e senza quella noia di problemi che da' il fatto di abitare assieme ed io e' piu' di un anno che stiamo assieme e lui non essere egoista .

Egoista a me Manu capiscicherazzadistronzo a me che in amore non chiedo mai niente ma adesso basta seriamente non mi interessano pi gli uomini. No non voglio diventare etero Manu ma non voglio pi uomini nella mia vita se non per divertissement: ci scopo e via e forse fra un po' nemmeno quello. Del resto faccio a meno, che credi: io, anche se battono nel giardino sottocasa non sono mai andato certo non ho mai detto niente ne' ho osservato dalle finestre e guarda che, anche se adesso che vado sul balcone, nemmeno se vedessi il piu' bel fico del mondo qua sotto giuro...

... HHHHHHHHHHHH! Manu! vieni c'e' un bonazzo qua sotto e' enorme e' un superorso e mi sa anche di bravo a letto sembra una guardia del corpo; ti scoccia se andiamo un attimo giu' devo dare un'occhiata piu' da vicino dai non ci sono mai stati orsi qua sotto dacche' mi ricordo No Manu non incazzarti e non tiranni addosso la roba Vabbeh qualche volta sono andato a vedere la situazione sai proprio sotto casa ma ora devo correre o lo perdo giusto per guardare quella coppetta di grasso sulla nuca Ma N0 non ho gia' notato tutti i particolari prendi la roba e usciamo chiudo la luce e arrivo.

E la casa in un batter d'occhio rimaneva buia, le finestre aperte sul giardino dove avevo appena visto passeggiare Gigi, lento enorme e solo.

"Manu, sono paonazzo, mi esploderanno le vene, tremo quasi dimmi come sono le occhiaie"

"Molto YSL, direi, visto che lungo le scale hai preteso che in corsa con te saltellante che neanche uno stambecco in alta montagna io ti applicassi il correttore per crearti i punti luce. Ma non sei un po' troppo teso per un divertissement? per un battuage?"

"Non ti sopporto, devi sempre rimarcare ogni mia affermazione o contraddizione. Non prendermi sul serio."

"Anche se le parole pesano come macigni sulle nostre schiene e si piantano come chiodi nelle nostre carni?"

Neanche gli rispondo, penso solo a seguire il bestione. E' grosso come un bulldozer, Dio mio grazie di avermi mandato una tale manna. Conosce bene il luogo, nonostante non sia facile camminare per i vialetti intricati ed accidentati; boh, sara' uno che si orienta bene, non l'ho mai visto qua prima. Manu mi prende il braccio e mi canzona, come dice lui, distraendomi con le sue boccacce da diva siliconata e con i suoi commenti tipo jingle, ed allora ad ogni passo e' un prodige oblige, tiri the dreamer, un piuttosto che, un che delicatezza, che tenerezza, che tristezza tutti con la e aperta, un mama mia. Io dal canto mio mi ostino giusto per negare l'evidenza che non mi piace, che e' un tamarro, uno da scoparci senza dire niente, guarda nemmeno mi abbasso a fare il primo passo ma con tutte queste discussioni lo perdo di vista.

"Dove cazzo e'" , chiedo con sguardo assassino a Menu, che naturalmente e' per me colpevole di avermi fatto perdere di vista il bulldozer, io neanche mi avesse colpito una disgrazia mi dispero e mi incupisco; tiro Manu per un braccio e me lo porto dietro per tutto il giardino a destra, a sinistra, in ogni cespuglio e Manu canta Io tu e le rose mentre io mi faccio delle figure mostruose guardando manco i vecchi gli uomini che si succhiano dietro le foglie. "Eppure deve essere qua intorno", dico forte.

Un tipo con i baffi si tocca le palle guardandomi ed io in questo momento proprio non ho voglia di body se non quello del bodyguard e sono stralunato e osservo malissimo il tipo e gli faccio per tutta risposta il gesto dell'ombrello con Manu che mi rimprovera che non e' chic ma io non riesco a non pensare di essermi lasciato sfuggire il bestione e magari adesso e' con un altro che non gli fa quello che avrei fatto io. "Oooh,la sexy star" mi fa Manu che comincia a essere infastidito da tutte `ste storie. Lo noto perche' mi guarda severamente, e non pi giocoso, come prima.

"Beh, io a letto so essere molto piacevole, specie con certi uomini". Manu mi consiglia di lasciar perdere, e' tardi e mi saluta. Smack, smack, due baci a ventosa sul collo e se ne va nel suo completo di lino chiaro. Io sconsolato torno a casa, e mi faccio una doccia. Sotto l'acqua mi chiedo quando rivedro' il bulldozer, quando incontrero' di nuovo il suo collo grosso e grasso e le mani piene d'oro e le gambe sode e rotonde come tronchi in quei jeans blu; ripenso al suo torace, al suo ventre, mi sa che ho davvero perso un'occasione. Ma forse e' meglio cosi', se ci fossi andato a letto sarei rimasto deluso, o forse mi sarei innamorato, cucinato, bruciato. Mi viene in mente che non ho mai fatto le cose d'istinto, le ho sempre complicate, che ho detto ad una sola persona ti amo e dopo molto tempo che lo conoscevo e ci andavo a letto; Paolo e' stato il solo per cui io abbia provato in un certo modo quel sentimento, e glielo dissi, imbarazzato, al telefono, quasi fosse un problema; dissi con difficolta' le tre terribili parole, e sono quasi certo che ora riuscirei a pronunciarle senza tante storie al bulldozer, anche come inizio chiacchierata.. sono sicuro che quell'omone grosso e truce e tarro e' buono per me e mi puo' far felice, se solo lo incontrassi, ma mi sembro un finocchio tutto insaponato a pensare queste cose cosi' esco dalla doccia e mi infilo a letto, invocando in mio aiuto le leggi della logica, le piu' preziose per non cacciarsi in certe storie.

Ovviamente ora che Gigi e' sopra di me, il suo cazzo stillante sperma gustoso e bianco nella mia bocca, le leggi della logica sono definitivamente vinte, spacciate, devastate, distrutte Ho gia' fiducia in questo bestione, con il quale ho fatto ripetutamente all'amore e al quale forse diro', per una volta, cio' che sento. Lui mi accarezzera', mi ringraziera' e baciandomi mi fara' sentire i brividi come ghiaccio sulla mia spina dorsale. Del resto, cosa potrei fare, adesso, dopo tutto il casino che ho combinato per conoscere quest'uomo, se non agire d'istinto ?

Ma si', buttiamoci, inutile ritirarsi a meta' dell'opera. Del resto, come si dice, se son rose fioriranno.


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