Le recensioni di Emilio Campanella

Giugnoo 2006


BELLA IN SALOTTO


BELLA IN SALOTTO

Comunque bella, ricordando il verso di una vecchia canzone di Battisti: e' Eva Robin's ne Il Frigo di Copi, visto al Teatro delle Fondamenta Nuove di Venezia, il 17 maggio scorso.

Elegante, di magnifica silouhette, quindi perfetta per il primo dei numerosi personaggi che interpreta in questo breve, scoppiettante monologo. Forse un po' troppo 'per bene', e non so se sia una scelta del regista, Andrea Adriatico, o la cifra dell'attrice, ma, talvolta avendo a che fare con la pazzia pirotecnica del franco-argentino, un pedale maggiormente insistito sul 'côte' fou' non avrebbe guastato. Certo è che le pose 'storte' tipiche delle modelle della pubblicistica anni '60, sono perfette ed estremamente godibili.

Vero è che si tratta di un reale tour de force, soprattutto per la voce che non sempre la segue come sicuramente vorrebbe dovendo sfoderare un repertorio di vocine, vocette, vocione, vociacce per trasformarsi via via in uno dei personaggi che si avvicendano in questa storia (?!) particolarmente scombiccherata.

In due parole: nel salotto buono di una ex indossatrice e quasi scrittrice (sta stilando le sue memorie, dice, anche all'editore) compare un frigorifero come dal nulla. Con l'aiuto del telefono (altro personaggio), la nostra MADAME indaga; spesso suonano alla porta (il campanello è molto importante), e le sorprese si aggiungono, le une alle altre, portando in scena personalita', una piu' squinternata dell'altra: un investigatore (sic), la cameriera assassina che mastica le battute, il cane (e qui, la protagonista in body -che le sta benissimo, e maschera), il fantasma di se stessa, una psicoanalista la cui autoanalisi non sembra essere andata proprio a buon fine, Eva en travesti (eh, si'! godibilissima, in abito scuro e con i baffi!) e, da ultimo, la caratterizzazione forse piu' riuscita: una madre crudele e sopra le righe, cugina prima della De Mon!

 

emilio campanella


 

 

 

 


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