ORSI ITALIANI MAGAZINE


La cantina

Un racconto di Pa bearit

 

Vivo da 7 anni nel mio appartamento acquistato con tanti sacrifici, finalmente sono riuscito a spuntare un buon prezzo anche per la cantina, cosi' dopo anni ho acquistato anche quella.

Non immaginavo potesse essere cosi' malconcia: muri scrostati, macchie di umido qua e' la' e le piastrelle del pavimento sembravano buttate li' per caso. Insomma tutta da rifare.

Nel mio condominio vivono diversi muratori, stranieri ma non ho mai saputo se albanesi, croati o macedoni, cosi' decido di rivolgermi a loro per i lavori di ristrutturazione, confidando anche in uno sconto.

E' giovedi' sera, vado in cantina a riporre delle scatole e altre cose che avevo ammucchiato in casa in mancanza di un ripostiglio fuori dall'appartamento. Sto cercando di dare un aspetto piu' gradevole all'ambiente angusto, mettendo degli scaffali provvisori per riporvi le mie cose, quando sento una presenza all'ingresso che mi saluta dicendomi: 'Buona sera, vedo che avra' molto lavoro nei prossimi giorni' ; e vedo lui, il mio inquilino del piano di sopra, sui 40 anni non molto alto, sul metro e settanta, robusto con una bella pancetta, occhi grigio-verde, dei baffi stupendi con una barba incolta di due giorni almeno, capelli rasati e tanto pelo che esce dalla camicia sbottonata.

Io rispondo: 'Beh, con l'esperienza che mi ritrovo, ci mettero' degli anni a sistemarla'.

E lui: 'Qui ci vuole un bravo muratore ed un bravo imbianchino'.

Ed io, sapendo che lui e' del mestiere: 'Mi ci vorrebbe proprio, lei conosce qualcuno?'.

'Io sono un muratore e mi arrangio anche come imbianchino e piastrellista, ma non sta a me dire se sono bravo' e allungando il braccio mi da' il cinque presentandosi: '...io sono Mario, piacere di conoscerla, vivo qui da 2 settimane, ho preso in affitto l'appartamento di due miei colleghi albanesi che abitavano sopra il suo'.

Io rispondo, ammetto con voce tremante: 'Piacere mio, Roberto, e di muratura non capisco un cazzo'.

Lui con un sorriso mi dice: 'Se vuole posso aiutarla io, conosco dei miei amici che potrebbero darle una mano', ma io gli faccio capire che sono un po' stretto con le spese e avrei bisogno di risparmiare, offrendomi come manovale e magari facendo i lavori poco alla volta e visto che si e' presentato come muratore gli chiedo: '...non e' che lei sarebbe libero al sabato o verso sera, ovviamente la pagherei con un onorario adeguato, purche' accetti un incompetente come me per manovale'. Lui sorride e mi dice: '..perche' no, sono qui da solo e la sera ho un po' di tempo libero e visto che poi non e' cosi' disastrata, non dovrebbe essere nemmeno faticoso' e continuando 'per quanto riguarda il mio onorario, non si preoccupi, non le faro' spendere tanto' e accetta l'incarico.

Mi faccio fare una lista di quello che serve e l'indomani, uscito dall'ufficio, vado a comprare tutto.

Scarico la macchina e porto tutto il materiale 'piccolo' in cantina, le piastrelle arriveranno lunedi' insieme al cemento e alla sabbia direttamente con il furgone dei trasporti del negozio dove ho fatto spesa.

E' sera, fatta la doccia, esco di casa e prendo le scale per andare a dire al 'mio' muratore che lunedi' sera avro' tutto il materiale, ma lo incrocio mentre sta scendendo le suddette scale e salutandomi mi chiede: 'Ha gia' ordinato l'occorrente?', mentre parla io lo guardo con attenzione dalla testa ai piedi, un paio di jeans sbiaditi, ma nuovi e puliti, una camicia bianca e un paio di scarpe sportive molto eleganti. Rispondo 'Lunedi' sera ci sara' tutto pronto, stavo giusto per venire in casa sua a dirglielo, ma vedo che sta uscendo e non vorrei disturbare oltre'.

E lui con un bellissimo sorriso in quella bella cornice di baffi e barba incolta ma ben curata, mi dice: 'Come le dicevo, sono qui in citta' da poco e stavo uscendo per guardare un po' in giro'. Io lo invito ad accomodarsi in casa mia e lui accetta di buon grado. Gli offro una birra fresca che lui accetta volentieri. Intanto gli faccio vedere il mio appartamento (che e' uguale a quello dove abita lui, a parte gli accessori ed il bagno che ho rifatto appena acquistato) e infine ci accomodiamo in soggiorno. Lui si siede sul divano e non posso fare a meno di guardare le sue gambe, il suo pacco... davvero un gran bell'orsetto. Non so se lui si e' accorto del mio interesse e gli chiedo spudoratamente: 'Lei e' qui da solo perche' e' single o perche' la mogli vive in un'altra citta'?', lui risponde con una sonora risata: 'moglie? Per carita'.... sono single e col mio lavoro di solito resto in una citta' al massimo per 5-6 anni, adesso sono qui per la costruzione di due condomini nel quartiere nuovo e con l'impresa per cui lavoro ne avremo almeno per 5 anni', continuando '..ma anche lei mi sembra single, non vedo cose da donna in giro', io arrossisco e rispondo: 'Gia'... sono talmente abituato a star da solo che non considero neppure l'idea di condividere i miei spazi con una donna, sa ho 36 anni e per inseguire il successo nel mio lavoro, non ho mai avuto tempo per una relazione.

Lui mi guarda, si alza dal divano e dandomi una pacca sulla spalla mi dice: 'Io di anni ne ho 47, sono sempre stato single e non ho mai avuto una relazione con una donna perche' a me...' e con una pausa a me sembrata lunghissima '..piace stare da solo, punto e basta.'.

Improvvisamente i nostri discorsi del piu' e del meno sono interrotti da un campanello, cazzo ho dimenticato il computer acceso, connesso su internet, in chat e mi e' arrivato un messaggio, allora lui: 'hanno suonato, non apre?' ed io: 'no, e' solo il mio computer, che quando arriva della posta mi avvisa con uno squillo'.

Lui sorride e mi dice: 'Abbiamo gli stessi gusti per quanto riguarda gli squilli, io ho un portatile ed uso lo stesso avviso quando arriva la posta' e ad un tratto il suo sguardo diventa piu' penetrante, i suoi occhi sono lucidi ed il suo sorriso e' quasi ammiccante. Io divento rosso, mi sento esplodere, quello squillo e' tipico di quella chat, e non ci sono altri programmi che utilizzano quello squillo. Cosi' mi avvio verso la camera da letto dove ho il computer e lo invito a seguirmi per fargli vedere il mio computer. Lui si alza dal divano e con indifferenza si sistema il pacco, un enorme pacco, mi segue e osserva la mia camera da letto, io intanto scollego la chat e faccio partire il salvaschermo.

'Le piace la mia camera? L'ho arredata quando ho acquistato l'appartamento, con dei mobili presi all'IKEA, e prima o poi dovro' rifare anche l'arredamento', ma lui '..davvero molto bella, non vedo perche' dovrebbe cambiarla' e continuando 'anche il materasso l'ha preso all'Ikea?' e si siede sul letto per vedere la consistenza. Io mi siedo accanto a lui e gli dico: 'no il materasso l'ho preso alla 'Casa del materasso' qui in citta'. Lui mi mette la mano sulla coscia e dandomi finalmente del 'tu' mi dice: 'hai fatto bene, i materassi bisogna provarli e valutarli bene, anche la rete e' importante altrimenti gli inquilini del piano di sotto potrebbero sentire rumori molesti in certe situazioni' e in men che non si dica le sue labbra sono sulle mie, la sua lingua si insinua nella mia bocca, a cercare la mia che trova pronta a riceverla, un bacio lunghissimo.

Mi cinge una mano dietro la nuca e staccando le labbra dalle mie mi dice: 'Dobbiamo ancora continuare con le formalita' o proviamo la resistenza del materasso?', io lo guardo negli occhi e gli rispondo: 'non capisco niente in questo momento, ti voglio subito', e spogliandoci finiamo subito sulle lenzuola vestiti solo delle nostre mutande. I nostri corpi si incontrano e' un susseguirsi di baci e' abbracci, carezze e coccole e finalmente posso togliergli le mutande dopo aver tolto anche le mie, ovviamente.

Io sono eccitatissimo e lui: 'attento mentre togli le mutande. La mia bestia potrebbe raffreddarsi' ed io 'non preoccuparti sapro' metterla al calduccio', sfilo le mutande e viene fuori un cazzo stupendo, enorme, dritto duro e grosso, le mie labbra cominciano a sfiorarlo e poi le mie labbra lasciano posto alla lingua che oltre a percorrere tutta l'asta giunge fino alle palle. E' enorme ma riesco a prenderlo in bocca cacciandomelo in gola, lo sento mugugnare dal piacere, mi stacca dal suo palo e ricominciamo a baciarci, lui si stacca dalle mie labbra e piano piano arriva fino al mio cazzo, lo lecca, lo bacia e poi la sua lingua scivola fino al mio buchetto e comincia a leccarlo sapientemente dilatandolo ora con uno, due, tre dita, ma senza farmi male, il tutto fatto con molta sapienza e molta pazienza... io intanto mi prodigavo a succhiare il suo cazzo in un 69 indimenticabile...

Io impazzisco dalla voglia e lo imploro di penetrarmi, ma lui continua a dilatarmi con le dita e con la lingua e poi mi dice: 'adesso sei pronto', mi adagia con la schiena sul letto e portando le mie gambe sulle sue spalle si fa spazio per penetrarmi, un unico colpo secco che mi provoca un leggero dolore ma che diventa subito un immenso piacere, lo sento scivolare prima dolcemente e poi con piu' decisione fino a quando non lo sento dentro tutto. Lui mi scopa e mi bacia con vigore, lo sento mio, e' dolcissimo, mi chiede se mi sta facendo male, ma io gli dico che mi fa solo bene e lui continua fiero e focoso... lo sento sempre di piu', mi pone a pancia in giu' e adagiandosi su di me mi penetra anche da dietro, io sento il suo corpo su di me, i suoi peli, il suo battito, il suo respiro.

E' instancabile, mi fa mettere a novanta gradi sul bordo del letto e mi prende anche alla pecorina, ormai il mio culo e' in fiamme e' riuscito ad ospitare quel palo in tutta la sua grandezza, sento le sue palle che sbattono contro le mie, sono in estasi e anche lui lo e'. Poi sento che i suoi colpi diventano sempre piu' frequenti, sta per raggiungere l'orgasmo, per eiaculare e sapientemente si ferma e mi pone ancora con la schiena sul letto e dal bordo mi penetra ancora, io vedo il suo volto, vedo i suoi addominali che si contraggono, le sue mani cingono i miei fianchi e sento che sta per arrivare, impazzisco al pensiero di avere il suo seme dentro di me e comincio a masturbarmi, eiaculando in pochi secondi, lui improvvisamente tira fuori il suo membro e il suo getto dal mio inguine mi arriva in faccia, e dopo quel getto altri tre getti di intensita' minore che mi inondano la pancia, la sua crema unita alla mia.

Lui raccoglie con la lingua quanto c'e' sulla mia pancia e raggiunge la mia bocca rendendomi partecipe a quel bellissimo spuntino. Restammo abbracciati per mezz'ora, ci siamo dati una miriade di baci.

Una volta alzati ci siamo infilati sotto la doccia, adesso potevo vedere ancora meglio il suo corpo, la sua bella pancetta soda, i suoi peli che partivano dal collo e arrivavano alle caviglie, l'acqua che scivolava sul suo corpo, un uomo stupendo, il mio uomo ideale. Andai anche io sotto la doccia con lui e vi lascio immaginare quello che accadde.

Sono passati mesi da quell'incontro, la mia cantina e' gia' in ordine.

Entrambi ci siamo ricreduti sulle relazioni sentimentali, passiamo insieme quasi tutte le notti, siamo amanti e fidanzati, spero tanto che l'impresa per cui lavora ci metta piu' di 5 anni a finire quei condomini, io voglio vivere sempre con lui.

Ti amo, Mario.

Pa bearit


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