ORSI ITALIANI MAGAZINE


 

La cena

Un racconto di Onlyman

 

Una mattina di Settembre, sull'autobus, vidi salire un uomo pelato, grassottello, con dei peli che si intravedevano dalla camicia, un paio di baffetti leggermente brizzolati ed una pancetta che non era niente male. Si posiziona davanti a me tenendosi all'apposito manubrio. Per un po' osservo il suo sedere ed i pensieri piu' svariati mi girano in testa. Decido di passare all'attacco! Faccio 2 passi in avanti e metto la mia mano circa 5 centimetri piu' sopra della sua, piano piano la faccio scivolare per farla incontrare con quella della mia "preda". Eccola li', sento i peli che strisciano contro la mia mano, il calore di una mano villosa mi da coraggio per iniziare ad accarezzare con le dita la sua. La sposta, gli guardo quella testa pelata e quando la confusione si disperde gli appoggio delicatamente la lingua. Lui si gira sorridendomi, gli chiedo di seguirmi. Troviamo un vicolo un po' piu' appartato e cominciamo a parlare. Non e' sposato, vive solo ed ha una voglia pazza di farlo. Gli chiedo i suoi gusti, e molti corrispondono con i miei. Ci scambiamo i numeri di telefono e gli dico che un mio amico sta organizzando una cena; posso portare chi voglio, ed io volevo lui! Gli ho un po' spiegato che tipo di cena sarebbe stata e lui accetto' volentieri l'invito.

Arrivati al posto presento il mio nuovo amico Rosario a tutti gli altri, e ci si comincia a preparare per la serata. Il mio padrone, (quello di sempre) fornisce a me e a Rosario tutto il necessario da indossare: collari, catene, vibratori, fruste, ecc. Rosario e' eccitatissimo, adora anche lui la vita da slave, non l'ha mai provata e non vede l'ora.

Si stabiliscono le regole e si comincia. Noi 2 schiavi siamo incatenati accanto alla porta nella stanza dove tutti stanno cenando, con il culo in aria e il cazzo che non vede l'ora di accomodarsi nel buco di qualcuno. Lancio uno sguardo a Rosario che ricambia quasi ignaro di cosa potrebbe accadere durante la serata. 2 amici del padrone si avvicinano a me, vogliono passare un po' di tempo mettendomi nel culo una siringa per pasticceri piena di crema. Affondano lo strumento senza esitare e mi riversano dentro tutto il contenuto. Che piacevole sensazione, escono la siringa e si mettono a leccarmi l'ano mandandomi in estasi. Ma cio' non dura molto perche' mi infilano una bottiglia con acqua fredda nel culo facendomi gelare. Si spaccano dalle risate, uno mi tira un calcio nelle palle facendomi mugolare di dolore. Rosario guarda e un po' si preoccupa. Mi prendono per i capelli, mi inginocchiano davanti a loro e mi impongono di succhiare i 2 cazzi contemporaneamente. Gli dico che non riesco a tenerne 2 insieme in bocca; il mio padrone si alza, ha lo sguardo incazzato: "Come ti permetti di dire no ai miei amici, bastardo!". Prende una frusta e comincia a frustarmi sulla schiena, sul petto, sul culo e qualche colpo lo ricevo anche sul cazzo.

Mi mette un dildo nel culo e mi obbliga a portarlo per tutta la serata. Passa da Rosario. Si fa leccare i capezzoli, si mette una maschera ed un paio di guanti. Gli infila le dita nel culo e glielo allarga a forza. Lui geme di dolore, ma cerca di non contraddire il master. Si fa leccare la testa con la maschera, i guanti e gli stivali dicendogli che vuole specchiarsi sopra. A "lavoro" ultimato non e' contento.

Subisce anche Rosario qualche frustata. C'e' un trattamento speciale: Rosario ha il privilegio di poter fare l'amore con un amico del master. Ovviamente lui sara' passivo. Si avvicina un uomo con un cazzo di proporzioni esagerate, gli umetta il buco del culo con un po' di saliva e infila a fatica il suo pene nell'ano. Comincia a dare colpi ben ritmati, via via sempre piu' veloci. Rosario comincia a sentire un dolore quasi insopportabile, ma resiste. Il mio padrone mi toglie il dildo e mi mette disteso a pancia in su, con le mie gambe sulle sue spalle e ficca il suo sesso nel mio culo. Adesso eravamo in 2 ad essere inculati mentre alcuni amici del master si masturbavano sopra di noi ed altri affondavano le nostre facce nei loro culi. Qualcuno ci dava ogni tanto qualche frustata, e noi schiavi che non arrivavamo a prendere il cazzo per masturbarci, avevamo la sensazione che il nostro sesso stesse per esplodere. Ovviamente non era un problema, questo. Gli amici del master erano venuti tutti su di noi, ci ficcavano il loro pene in bocca per ripulirglielo dalla sborra.

Il padrone e il suo amico erano venuti dentro di noi quasi contemporaneamente, io venni sul mio torace e Rosario venne per terra. Gli schiacciarono la testa con uno stivale sulla sua sborra facendogliela leccare. I nostri culi martoriati chiedevano pieta', ma gli amici del padrone volevano divertirsi ancora un po'. Nel mio culo c'era adesso un vibratore che tremava cosi' tanto da darmi la sensazione che il culo mi si stesse spaccando a meta'.

Rosario aveva un dildo di dimensioni enormi, e anche lui aveva un dolore immane nel culo. Io volevo fare l'amore con Rosario che mi attizzava un casino, lo stesso era per lui, ma ci fu vietato. Era la punizione peggiore che mi avessero inferto, e sarebbero stati guai se ci avessero scoperto a fare l'amore senza permesso del nostro padrone. Quella sera fu una serata un poí diversa: non mi era mai successo

1) di essere prestato come passatempo per diversi amici del padrone,

2) di essere inculato e di non inculare nessuno.

Per Rosario e' stata una bella serata e si e' appassionato alla vita da slave. Abbiamo ancora la voglia di fare l'amore e speriamo che il divieto sia annullato al piu' presto.


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