ORSI ITALIANI MAGAZINE


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Il custode del cimitero - storia vera (quarta parte)

Un racconto di Kabir

Colto oramai dalla libidine scopai Matteo con tutta la mia foga e passione. Aveva un culo profondo ed il mio cazzo a fatica riusciva a penetrarlo sino in fondo. Sicuramente, Oronzo se lo era scopato per molti anni e gli aveva aperto il culo in profondita' per bene.
Matteo gridava come una troia quando sentiva il mio uccello uscire ed entrare velocemente.
Finalmente gli arrivai dentro con un fiotto violento di sborra.
Alla fine emise un sospiro di goduria e di immenso piacere.
Lo tenni dentro ancora un po' spingendolo in fondo per farlo godere ancora di piu' e quando divenne moscio glielo tirai fuori.
Quindi Matteo mi disse: <Bello mio, andiamo a lavarci>
Cosi' ci rituffammo in acqua e ritornammo da Oronzo.
Oronzo era li' che ci aspettava. Aveva preparato un bel pasto a base di pesce ed antipasti di mare.
Era premuroso come un padre o uno zio.
Ci fece bere del buon vino bianco della nostra zona.
Bevemmo molto vino e ci venne sonnolenza a tutti e tre. Matteo si stese sul divano mentre io e Oronzo ci stendemmo sul suo letto.
Ci addormentammo abbracciati mentre lui mi stringeva con me girato di spalle.
Un oretta dopo mi risvegliai sentendo il cazzo di Oronzo che me lo strusciava tra le chiappe.
Mi abbasso' le mie mutande e me lo infilo' dolcemente nel culo mentre sentivo Matteo che ronfava sul divano del salotto.
Mi scopo' molto dolcemente fino a venirmi dentro.
Dopo mi disse: <Ciccio mio vieni a trovarmi una di queste sere e rimani a dormire con me. Ci stai?>
Ed io: <Si' Oronzo, ti va bene se vengo sabato sera? >
Oronzo: < Si perfetto. Ho voglia di scoparti in tutte le posizioni!>
Mi alzai ed andai a lavarmi. Uscii dal bagno, Matteo si era appena svegliato. Come mi vide mi disse: <Adesso dobbiamo andare, salutiamo Oronzo!>
Salutammo Oronzo, io gli diedi un bacio e lo ringraziai. Lui in disparte mi disse: < Mi raccomando, vieni sabato!>
Ce ne andammo e alla fine decisi di ritornarmene a casa.
Sentivo ancora dentro i colpi violenti di Matteo che mi avevano massacrato il buco e la scopata dolce di Oronzo.
Per piu' di cinque giorni non volevo piu saperne di fare sesso, ma quando venne il sabato mi sentii piu' nervoso ed inquieto del solito.
Sentii il bisogno di andare da Oronzo, mi mancava il calore e l'odore della sua pelle il suo folto vello sul mio corpo e soprattutto mi mancava il suo grosso cazzo che sapeva usare bene e che mi procurava un piacere immenso.
Presi la bicicletta e mi avventurai di sera verso la periferia del paese e presi la strada provinciale, in tutto un 5 km di percorso.
Arrivai a casa di Oronzo, gli bussai alla porta. Lui venne ad aprirmi. <Vittorio, bello! Che felice sorpresa! Entra ciccio mio!>
Era tutto contento, aveva sempre quall'aria gioviale e bonaria.
Non potetti fare a meno di abbracciarlo e lui mi strinse forse. Mi abbandonai alle sue forti braccia. Era sublime sentirsi avviluppato dalle membra di quell'omone. Gli diedi un bacio su una guancia e lui me ne diede uno sulla bocca.
Mi diede poi la sua lingua. Io cominciai ad eccitarmi ed anche io sentivo il suo enorme pacco indurirsi.
Si sedette sulla poltrona del salotto, io mi abbassai verso le sue gambe. Portava i pantaloni corti e si vedevano le sue gambe forti muscolose e pelosissime.
Giele accarezzai allisciando il suo folto vello, gli sbottonai il pantalone per prendergli il suo bel cazzone. Mi aiuto' a tirarlo fuori. Finalmente aveva tutta quella grossa cappella fuori. La annusai per degustare quel buon profumo di maschio. Gliela leccai e ciucciai mentre lui mi accarezzava la testa e mi diceva: <Quanto sei bravo a fare i bocchini, sei fenomenale!>
Ed io: <Oronzo, ma che bel cazzo grosso che hai, mai visto una grossa ceppa come questa!>
Lui sorrise e poi mi disse dai spogliati togliti tutto>
Io gli ubbidii.
E lui: <Voltati di spalle, bello>
Io mi girai di spalle. Oronzo me lo prese in mano e comincio' a segarmi mentre mi dava i bacetti sulle chiappe. Infine mi mise la sua lingua sul mio buchetto ormai bello allargato e me lo lecco' tutto bagnandolo per bene.
Ed Oronzo: <Dai andiamo a stenderci sul letto, bello mio!>
Io mi stesi e lui mi venne sopra baciandomi con passione ed ardore.
Io non capivo piu' niente ero inebriato da lui. Mi lasciai andare. Sentii la sua grossa cappella rotonda che si appoggiava sul mio buco. Mi eccitavo a guardare come me la metteva dentro di me.
Ero voglioso di prenderlo tutto dentro nel culo. Lui mi fissava coi suoi occhi non aspettava altro quel momento.
Me lo spinse tutto dentro dolcemente sino a sfondarmi.
Una bella sensazione sentire tutto quel grosso cazzo di 23 cm aprirmi ed allargarmi il culo dolcemente   sino a sentirlo tutto dentro.
Io  sospirai dicendo:<Ah, che bello averlo dentro!>
Ed Oronzo:< Si bello mio , adesso sei tutto mio e godremo tutti e due!>
Oronzo comincio' a scoparmi con quel suo dolce su e giu'. Sapeva fare entrare ed uscire la sua cappella procurandomi una immensa goduria quando lo spingeva tutto dentro di me.
Dopo un po' che scopavamo Oronzo mi chiese: <Ciccio! Ti va se cambiamo posizione?>
Mi voltai di spalle e mi misi di chiappe per aria.
E lui:< Che bravo, vedo che hai capito! Sta cosi ora ti monto subito!>
Di nuovo ebbi l'ebrezza di farmi aprire di nuovo. Oramai il suo cazzo entrava con estrema facilita' e scivolava dentro. Che sollazzo!
Comincio con il suo dolce su' e giu' che pian piano divenne piu' veloce del solito.
Mi scopo' con intenso vigore. Io gridavo, ma non per il dolore ma per il piacere che mi dava sentire quell'enorme attrezzo entrare ed uscire velocemente.
Lui alla fine mi sborro' dentro e lancio' un urlo ursino. Io pure gridai subito dopo quando mi diede l'ultimo colpo che fu piu' forte.
Dopo lui crollo' su di me con tutto il suo peso rimanendo col suo cazzo duro dentro di me.
Il mio buco si contraeva sino risucchiarlo tutto dentro. Poi alla fine si rilasso' ed il suo cazzo si smuscio' pure ma rimase dentro.
Ed Oronzo:< Ho visto che hai goduto caro. E pure io amore!>

(continua)

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