ORSI ITALIANI MAGAZINE


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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Desiderio di figlio (parte seconda)

Un racconto di Pierallo

Le cose con mio padre sono continuate  sempre solo di giorno e senza mia  madre, ma una notte, si intrufola nella mia camera, e si infila nel mio letto, mi inizia a baciare, gli chiedo cosa facesse in camera mia,  lui mi risponde che aveva bisogno di sentirmi, che sapermi nudo nel letto lo mandava su di giri, che ogni volta che gli passavo nudo davanti, il suo membro si induriva, mi disse anche che emanavo odore di sesso e che a lui piaceva.
Intanto io mi ero eccitato, le sue mani erano sulle mie cosce, mi spiegò che mai si sarebbe immaginato di fare sesso con un uomo, e che per giunta ero io, suo figlio.
Mi dice: - sai, mi piace toccare le tue gambe cosi' dure e pelose, sentire il tuo corpo cosi' giovane, sentire i peli del tuo corpo cosi' soffici tra le mie dita, mi fai impazzire!!!
Io eccitato, inebriato dalle sue leste mani che mi toccavano le gambe, il petto, la pacia, che si facevano strada su tutto il mio corpo, ero preda di un abile cacciatore, mio padre mi infiammava di desiderio, le sue mani leste e abili, mi sgrillettavano i capezzoli, le sentivo sul collo il suo respiro che per tutta la notte era un sussurro alle mie orecchie, i suoi  baci nel collo mi cavavano la ragione, ero la creta nelle mani dello scultore.
Ecco la sua mano che afferra il mio uccello e inizia a segarlo, sto godendo, me lo scappella tutto fino a farmi leggermente male, si sputa sulla mano, prende solo il glande e me lo impugna e con giri concetrici me lo trastulla, avverte che mi sto eccitando sempre di piu' si accorge che sono quasi all'apice del godimento, si ferma.
- Ora amore mio, tocca te, porta in estasi colui che ti ha generato.
- Si' papa' sono tuo
- Prendi in bocca il mio pisello!
E inizio subito a spompinarlo, mio padre e' in piedi con le ginocchia appoggiate sul mio letto sta ansimando,  la mia lingua e' tutta sulla sua cappella, lo lecca tutto intorno,  succhio il suo cazzo, succhio il suo prepuzio e con le labbra lo tiro e lo succhio, lui ansima, gli tocco il petto sento i suoi muscoli turgidi come  il suo uccello, mi fermo e lecco il suo petto i suoi capezzoli.
Mio padre continua ad incitarmi a leccarlo: - dai figlio mio fa godere tuo padre, fai sentire come sei grato di averti generato… bravo… Sei meglio di tua madre! Dacci dentro.
Io sono eccitatissimo e gli chiedo di scoparmi.
Mi mette a pecorina, mi lecca il culo.
- Adoro leccarti il culo, e' come la fica, ti pulsa anche, non vedi l'ora che papa' i scopi vero?
- Si' papa', fammi tuo, io sono pronto, ti voglio.
Ma mio padre non ne aveva voglia ancora di sbattermi,  aveva voglia di sperimentare cose nuove,
mentre ero a pecorina sul letto, aspettando che mi padre mi scopasse,  mi rendo conto che mio padre sta mettendo la sua testa tra le mie gambe, e mi dice, adesso te lo ciuccio, e io : ma papa'!
Lui:- voglio farti godere, te lo meriti
Io:- ma da quando…?
Lui:- l'ultima volta che lo abbiamo fatto, quando tua madre non c'era te lo volevo fare, e' un mio desiderio, e tu sai perfettamente che quando io voglio una cosa la ottengo sempre!!
A quelle parole ho facilitato mio padre, e ha preso in bocca il mio pene, con abilita' e maestria, caspita che meraviglia.
Me lo ha leccato succhiato e pompato, mi trastullava le palle come se fosse un esperto, ansimavo preso dalla sua foga nello spompinarmi, mi leccava sotto il glande, mi prendeva lo scroto in mezzo alle palle e lo tirava verso di se e io godevo, non capivo piu' nulla, mi afferra per bene le chiappe tra le sue mani forti e grosse, mentre mi succhia il cazzo, e con una mano si fa strada verso il mio buchetto, e deciso mi mette da subito due dita dentro e subito sento dolore, ma le sue abili dita toccano la mia prostata e io sono perso nel desiderio, nella passione.
Poi si ferma, mi lascia li' a pecorina sul mio letto. Mi guarda, affamato di me da lontano, per un paio di minuti, si avvicina nuovamente, mi prende l'uccello in mano, continua a farmi godere, poi sputa sul mio culo e mi penetra, con enorme foga, il dolore e' lancinante misto a piacere, lui ansima e con forti colpi mi scopa.
Poco dopo io sono in estasi e lo incito sempre:- dai… si… fammi godere… dai dacci dentro…. Scopa tuo figlio… ti voglio…
Ed ecco che mio padre mi sussurra vengo, vengo, eccoti, bravo il mio figliolo, bravo, ora tocca a te.
Mio padre mi fa stendere, e prende a spompinarmi nuovamente, intanto il suo sperma esce un po' dal culo, e papa' lo sa, mi fa alzare le gambe, e con abile maestria come sempre mi mette due dita in culo e mi sgrilletta per bene, e io ansimando e aggrappandomi al letto preso da un folle delirio di piacere sborro e mio padre se lo fa fare in bocca, e mi bacia.
Nudi, appagati, stanchi ci addormentiamo, abbracciati, come due amanti, come ormai eravamo all'insaputa di mamma.

Ringrazio ora, scusandomi per la mancanza avuta precedentemente, per l'aiuto alla stesura del primo racconto un amico carissimo di chat che ho conosciuto qui su orsiitaliani grazie ai suoi racconti e alla sua fantastica personalita', che mi ha incoraggiato a scrivere. Grazie davvero! Sei grande!

Per opinioni e commenti scrivere a g.lande@hotmail.it

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