ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il figlio di papa'

(parte seconda)

 

Dodo, sdraiato sul divano posteriore dell'auto, ringraziando la sorte per lo scampato pericolo, pur con i gravi danni fisici e psicologici subiti, si appisola. L'auto, lasciato il percorso tortuoso dell'appennino, percorre lesta l'autostrada dei fiori. Una breve sosta all'area di servizio che si trova prima del confine di stato a Ventimiglia, un caffe' per scacciare l'abbiocco mattutino di Gianni e poi di nuovo via, verso Montecarlo, mentre la precoce alba scaccia il buio tingendo il paesaggio di tenui colori pastello.

La villa di proprieta' della famiglia di Dodo, una splendida costruzione liberty risalente ai primi del '900, immersa in un lussureggiante giardino, si trova a ridosso del costone roccioso che sovrasta il principato. L'auto, percorso il viale di accesso, si ferma davanti all'ingresso secondario dell'abitazione, quello che da' adito alla palestra e alla piscina. Gianni ­ agile a dispetto della corporatura massiccia ­ scende rapido dall'auto e preleva quasi di peso il corpo dolorante di Dodo. In Dodo alla paura e' subentrata la vergogna, possibile che Gianni non abbia intuito cosa sia veramente accaduto? Una riprova della veridicita' di tali pensieri si ritrova nelle maniere ancora piu' dolci, quasi materne, di Gianni.

Eccoci a casa, ora non deve piu' temere nulla.... dice Gianni mentre adagia il corpo di Dodo sul lettino dei massaggi.... se permette l'aiuto a spogliarsi... Dodo annuisce in silenzio... Le mani di Gianni, abili e leste come quelle di un pianista, a dispetto della dimensione delle dita, grosse come manici di scopa, slacciano camicia e pantaloni che vengono riposti sulla sedia attigua, seguiti dalla biancheria intima..

Dodo e' in forte disagio... sa di essere trattato come un bambino, in altre condizioni non si sarebbe curato di questo pensiero, ma ora, nudo come un verme davanti allo sguardo di Gianni...

Vada sotto la doccia, ora mi spoglio anch'io e vengo ad insaponarla, ... non ha finito di dirlo che anche Gianni si e' liberato degli abiti...

Sono uno di fronte all'altro .... come mamma li ha fatti... la mole di Gianni sovrasta Dodo in tutta la sua imponenza.... Sembrano appartenere a due razze diverse. Dodo ha corporatura media, corpo liscio e levigato, muscolatura curata e guizzante, carnagione chiara da nottambulo. Gianni, al contrario, ha muscolatura ipertrofica e possente, una folta pelliccia riccia e scura ricopre spalle, torace, addome, gambe e glutei, carnagione abbronzata dal sole, in totale un insieme inquietante.

Sotto la doccia calda Gianni incomincia ad insaponare il corpo di Dodo, con movimenti prima circoscritti sulla schiena che poi si allargano a lambire tutto il torace, prima delicatamente poi con sempre maggiore forza... la stanchezza se ne va ed il dolore si attenua, lasciando solo una sensazione di fastidio... nell'angusto spazio del box doccia i due corpi si sfiorano casualmente in maniera quasi cameratesca, Dodo si appoggia con le mani alle robuste spalle di Gianni e solo di sfuggita nota che le dimensioni del pene di Gianni sono assolutamente in proporzione con tutto il resto della corporatura.

OK ­ dice Gianni - ora venga, si sdrai sul lettino, le faccio un massaggio per riattivare la circolazione e togliere completamente il dolore....

Gianni prende dalla borsa dei suoi effetti personali un tubetto di crema, se ne spalma una dose sulle mani e inizia a massaggiare il corpo di Dodo, disteso prono sul lettino.... le mani corrono dalla pianta dei piedi in su, verso i polpacci, poi le gambe, infine le natiche... la schiena; sembra che al tocco di quelle robuste dita il dolore scompaia per dare nuovo sollievo...

Pare a Dodo che Gianni indugi un po' nel massaggiargli le natiche, rotonde e sode... il dolore dello sfintere strappato si fa ancora sentire ed un gemito sfugge dalle labbra di Dodo...

... che c'e'?, chiede Gianni.. le ho fatto male?... no, non e' per colpa tua ma in quel cesso al buio non ero solo... una bestia mi ha costretto a fare cose che non avrei pensato possibili e un altro animale ha approfittato della situazione e mi ha preso con violenza...

... Dodo pronuncia queste parole come se parlasse al confessore... 'mi spiace' e' il commento di Gianni... deve essere stata una terribile esperienza... aspetti, ora vedo se riesco a darle sollievo anche li...

... Gianni allunga la mano, estrae dalla borsa un altro tubetto, piu' piccolo, preleva una piccola quantita' di un'altra crema e invitando Dodo a rilassarsi, inizia a massaggiargli delicatamente il perineo... ecco... stia fermo, mi lasci fare... piano, piano... il dito indice di Gianni si intrufola lentamente e delicatamente nel buco di Dodo, il massaggio dello sfintere, strappato come il sipario dell'omonimo dramma, procede dolcemente con movimenti calibrati... finalmente il dolore scompare..

Gianni, seduto a cavalcioni sulle gambe di Dodo, ancora steso in posizione prona, continua a massaggiare con il polpastrello l'ano di Dodo, .. ormai il dito entra senza piu' forzare... pian piano anche il medio si fa strada ... il massaggio alla prostata provoca a Dodo una superba erezione, per fortuna mascherata dalla posizione a pancia in giu'... il respiro dal ritmo piu' corto ed accelerato tradisce tuttavia la sua emozione...

Ecco, ora dovrebbe andare meglio, dice Gianni... il silenzio di Dodo e' una conferma...

Il leggero asciugamano di cotone bianco che cingeva a malapena la vita di Gianni vola a terra... le grandi mani di Gianni salgono a massaggiare con un ampio movimento rotatorio la zona lombare di Dodo, mentre qualcosa che sembra un dito... ma di dimensioni molto piu' rilevanti, si fa strada lentamente fra le natiche di Dodo, prendendo il posto delle due dita che fino ad un attimo prima massaggiavano lo sfintere...

... il silenzio cade nella penombra della sala massaggio, si sente solo il cigolio del lettino al ritmo del pene di Gianni che entra ed esce dal sedere di Dodo con movimenti precisi... nessun dolore questa volta, solo un dolce, infinito piacere che ha il suo punto piu' intenso quando dal cazzo di Dodo, appoggiato all'asciugamano steso sul lettino, schizza un fiotto di sperma, appena prima che Gianni estragga il suo grosso arnese dall'intestino di Dodo per inondarne la schiena con una quantita' industriale di liquido seminale...

Gianni si stende ansimante sul corpo di Dodo, mentre lo sperma appena spruzzato sulla schiena va cosi' ad imbrattare la sua folta scura pelliccia.

Tutto e' accaduto in silenzio silenzio che continua anche sotto lo scroscio di acqua calda nello spazio ristretto del box doccia.

Nessuno ha acceso la luce, i due corpi nel buio si cercano, si trovano, le due bocche si uniscono in un bacio profondo la spessa e ruvida lingua di Gianni ispeziona con sapiente maestria la cavita' orale di Dodo, di nuovo si perde la nozione del tempo ma stavolta nulla di spiacevole potra' accadere, con un simile guerriero di guardia nessuno potra' far del male.

(continua ­ 2)

Ma Cro