ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Finalmente libero (Seconda parte) 

Un racconto di Orsomannaro


Sulla porta c'erano un uomo di quarant'anni alto all'incirca uno e novanta e pesante almeno centotrenta chili e un altro di trent'anni fisicamente molto simile a me, 170 per 95kg.
Matteo e l'uomo di quarant'anni, scoprii in seguito che si chiamava Giulio mentre l'altro si chiamava Andrea, erano i piu' grandi fisicamente.
Matteo perdeva il primato solo per 5cm di altezza in meno rispetto a Giulio, anche se era piu' largo e piu' muscoloso.
I due nuovi arrivati di spogliarono rivelando dei corpi molto belli e in carne.
Io continuavo con lo sguardo basso ad andare su e giu' sul cazzo del mio amico mente con la coda dell'occhio li osservavo incuriositi. Quando uno dei due, per la precisione Andrea, si accorse che li guardavo, distolsi lo sguardo imbarazzato e chiusi gli occhi cercando di gustarmi in pieno l'uccello stupendo che avevo in bocca.
Sentivo i due avvicinarsi ma facevo finta di niente.  Matteo mugolava di piacere.
Una mano robusta mi palpo' il sedere. < Che ne dici di andare in camera da letto? > chiese Giulio
Matteo allontano' la mia testa dal suo cazzo e mi indico' di alzarmi. Io imbarazzato della mia nudita' di fronte a tante persone avevo lo sguardo basso e li seguii.
La camera da letto di Matteo era ben ordinata. Io non riuscivo a spiccicare parola ma ero riuscito a notare durante il cambio di stanza che i due nuovi partecipanti erano ben dotati, almeno 19/22 cm. Ero pervaso da un senso a meta' tra trepidante attesa e paura. Scelsi di godermi la prima trascurando la seconda.
Mi fecero mettere a pecora sul letto ad una piazza presente nella camera. Matteo si sdraio' sotto di me prendendomi il cazzo in bocca. Andrea si posiziono' davanti a me con l'uccello in tiro e me lo ficco' in gola.
Giulio mi toccava il sedere da dietro quando la sua lingua inizio' a leccarmi prima le natiche poi ando' deciso verso l'ano spingendo con la lingua come volesse farmela entrare dentro.
La sensazione era fantastica. Andava su e giu' con la lingua, leccandomi anche lo spazio tra le palle e l'ano. Ad un certo punto Giulio e Matteo si misero la mia cappella in bocca e me la massaggiarono con le loro lingue. Io gemevo ma l'enorme cazzo di Andrea che stantuffava nella mia bocca limitava qualsiasi mia espressione di piacere verbale.
Giulio uni alla lingua anche le dita.
Me ne infilo' prima una, poi due e infine tre, man mano che il mio ano si abituava. Mi massaggiava la prostata con delicatezza e ogni volta mi sentivo prossimo all'orgasmo.
Andrea e Matteo si scambiarono di posto e io riaffondai con piacere le mie labbra sul gran bel cazzo di quest'ultimo. Andrea mi lecco' il petto, la pancia e alla fine ricambio' il piacere che gli avevo appena fatto producendosi in  una splendida pompa.
Non sentivo piu' Giulio pero', e devo dire che sentivo la sua mancanza.
Mi girai un attimo indietro per vedere che fine aveva fatto. Lui incrocio' il mio sguardo <Tranquillo, tra poco sono da te. > disse mentre si lubrificava l'uccello. Mi rilassai. Mi lasciai andare completamente.
Ero felice di quello che stavo facendo e mi chiedevo perche' prima avevo tanto paura. Tornai a dedicarmi a Matteo quando sentii le mani di Andrea allargarmi le chiappe per facilitare a Giulio l'ingresso.
Mi appoggio' il suo cazzo ben lubrificato sul buco del culo. Potevo sentire la sua grandezza e pensai di non aver mai preso cazzi grandi quanto quelli di Matteo e dei miei due nuovi amici.
Ero sempre stato con ragazzi dotati bene o male come me ed avevo sempre goduto. Ora mi chiedevo come sarebbe stato e realizzai che di li a poco lo avrei saputo.
Giulio me lo spinse delicatamente dentro.
Quando il mio culo si allargo' sentii dolore ma quel senso di pienezza che lo accompagno' fu sublime. Stette dentro di me qualche secondo senza muoversi e poi usci' fuori.
Si lubrifico' di nuovo e me lo fece scivolare dentro con piu' decisione.
Questa volta fu meno traumatico e molto piu' piacevole. Il suo cazzo si muoveva adagio dentro di me, aumentando man mano l'andatura e facendomi godere sempre di piu'.
Un po' di sperma, che Andrea mi lecco' prontamente, comincio' a fluire dal mio pene.
Matteo mi tolse il suo cazzo dalla bocca e con la mano mi spinse in su per baciarmi. In quella posizione avevo la schiena inarcata e il cazzo di Giulio  stimolava deliziosamente la prostata.
Ormai scavava dentro di me come un treno. Io sempre piu' desideroso lo aiutavo muovendo il bacino. Matteo e io ci baciavamo e Andrea prese a leccarmi il collo e la schiena fino ad arrivare nel punto in cui il mio sedere e il cazzo di Giulio si incontravano. Mi allargo' di nuovo le chiappe con le mani.
Sia io che Giulio ci muovevamo sempre piu' veloci. Era bello sentire il suo cazzo sbattere dentro di me.
Poi rallento' dapprima l'andatura e poi comincio' a scoparmi con piu' furia fino a che non gemette e mi riempi il culo del suo sperma.
Andrea prese il suo posto e con un movimento secco mi impalo'.
Comincio' subito forte mentre io ora leccavo il cazzo di Giulio appena uscito da dentro di me caldo e saporito di sperma che, incredibilmente, si eccito' di nuovo dopo appena qualche minuto.
Vidi Matteo prendere ed accendere una telecamera. Al contrario dei miei soliti istinti in quel momento pensai che non vedevo l'ora di vedere il filmato e cominciai a pompare con piu' foga mentre allargavo un po' di piu' le gambe per accogliere meglio il cazzo di Andrea.
Prima di venire Andrea riusci' a cancellare qualsiasi pensiero dalla mia testa.
Mi giro' sulla schiena, Giulio a cavalcioni su di me mi teneva le gambe alzate e lui mi infilo' il suo grosso arnese di nuovo dentro. Appoggio' le mani sulle mie cosce e comincio' a impalarmi come un forsennato.
La sua notevole pancia mi sbatteva sulle palle procurandomi altro piacere. Ero incapace di percepire qualsiasi cosa che non fosse il cazzo di Andrea che urtava le pareti del mio intestino.
Davanti a me avevo il culo bello grande di Giulio, lo morsi in uno spasmo di piacere e lui lancio' un gridolino di sorpresa. Dall'andatura di Andrea capivo che di li' a poco sarebbe arrivato e un po' ne ero dispiaciuto ma poi mi ricordai che c'era ancora Matteo. Andrea diede il massimo fino a quando riverso' anche lui il suo sperma caldo dentro di me.
Matteo porse la telecamera a Giulio. Io aspettavo placido e voglioso steso sul letto.
Mi fece rimettere di nuovo a novanta gradi. Io tenni la schiena piu' in alto in virtu' dell'esperienza di poco prima con Giulio dove sembrava che il suo cazzo sbatteva direttamente contro la mia prostata. Andrea ando' a fare compagnia a Giulio che avrebbe ripreso tutto.
Quando mi penetro' il cazzo di Matteo mi sembro' bollente e incredibilmente bello. Comincio' piano. Estraendo quasi del tutto il cazzo dal mio culo e poi facendolo rientrare sempre lentamente.
Quel movimento mi mandava in estasi. Da lento passo' a cacciarmi lentamente il cazzo completamente fuori dal culo per poi infilarmelo dentro con forza.
Mi scopo' con vigore e violenza crescente.
Con un braccio spinse la mia schiena verso di lui. Sentivo un po' di sperma che usciva dal mio uccello e che ero prossimo all'orgasmo. Matteo scavava dentro di me col suo enorme cazzo mentre io godevo come una puttana. Mi allargo' le chiappe con le mani e scese sempre piu' in fondo sempre piu' velocemente.
Io ero assolutamente senza controllo, l'estasi mi pervadeva completamente. Sentii uno spasmo, una grande sensazione di calore spandersi nel mio basso ventre.
Matteo continuava imperterrito, sempre piu' forte e ad ogni botta che mi dava il calore cresceva. Io crollai a novanta a gradi. Come aveva cominciato mi caccio' quasi del tutto il cazzo fuori dal culo per poi sbattermelo dentro ma questa volta lo fece con tanta foga e velocita' che mi sembro' di essere scopato da un palo della luce.
Il piacere crebbe a dismisura. Uno spasmo mi percorse anche le gambe ed arrivai copiosamente senza toccarmi sul letto di Matteo il quale mi scopo' ancora qualche minuto prima di arrivare.
Non avevo mai provato tanto piacere prima di allora. ero un po' triste perche' era finita ma pensai che avremmo potuto rifarlo. Ma mi sbagliavo…non era ancora finita.

(continua)



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