ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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Fotografie

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Bellissimo ! Ripulendo il solaio ho trovato un vecchio album di foto, un po’ impolverato e la copertina semi rosicchiata da qualche dispettoso ma simpatico topolino di campagna.

L’interno però è integro e le foto, ancora nitide con colori ancora vivaci, ritraggono per di più nonno Gianni da giovanotto. Allora come adesso era un gran bell’uomo.

Forse un po’ po’ meno cicciotto di oggi, vedeste ora che bella panciotta ! Ma non flaccida, non come certe pance che si vedono magari nella pubblicita di creme per dimagrire.

Ancora oggi nonno è un bell’uomo, brillante, capelli ormai zero ma il suo viso rotondo e rubicondo è incorniciato da un bellissimo pizzetto bianco e un paio di baffi molto belli che gli conferiscono l’aspetto di gran signore.

Ho sempre avuto ammirazione per lui anche perché ricordo che era lui che mi faceva giocare, studiare, con lui andavamo a fare delle belle passeggiate, andavamo al lago, a volte in vacanza. Insomma è lui che mi ha cresciuto.

Devo confessare che la mia ammirazione per lui era anche di altro genere. Molte volte mi è capitato di sbirciare quando faceva la doccia o quando si andava a fare un giro nel bosco e si nascondeva dietro un albero per pisciare.

Devo ammettere che è molto dotato e comunque si capisce benissimo dal rigonfiamento della patta dei pantaloni che guardo ancora oggi con molto ma molto interesse.

Inoltre, specialmente quando si mette i jeans non riesco a staccare mai un attimo gli occhi dal suo fondoschiena, davvero da macho, un sedere non esageratamente grosso ma ancora muscoloso, pieno, nonostante nonno abbia compiuto da poco i 68 anni.

Sono concentrato a guardare le foto quando improvvisamente sento una mano sulla spalla. Quasi mi spavento, mi volto di scatto e vedo il nonno che sorride e mi dice con la sua bella vociona:

- Scusa se ti ho spaventato Luigi, non volevo… ahhhhhhh hai ritrovato l’album di foto che

nonna aveva gelosamente custodito e che non ho mai trovato ?

- Si, era in quella cassa, nel doppio fondo.

- Fammi vedere un po’… uuuhhh, com’ero giovane e bello !!!

Azzardai un complimento dal sapore un po’ birichino…

- Eh si nonno, ma ancora oggi sei un bellissimo uomo, guarda che fisico possente e prestante che hai ancora.

Nonno si mette a ridere e mi dice:

- Ah so benissimo che anche allora mi ammiravi, cosa credi che non me ne sono mai

accorto che mi guardavi con certo interesse.

In quel momento se potevo scegliere tra morire e sprofondare sotto terra non so per quale scelta avrei optato. So solo che ora nonno sapeva tutto fin d’allora.

- Su non diventare rosso Luigi, anche a me piaci specialmente ora che sei cresciuto, certo

allora non potevo fare nulla, eri un ragazzino….

Cosi dicendomi mi diede un bacio sulla bocca che ricambiai quasi senza rendermene conto. Avevo la mente confusa, ero completamente nel pallone ma era una sensazione piacevolissima. Ci abbracciammo teneramente e quando nonno si staccò mi disse:

- Caro, è ora di recuperare il tempo perduto. Ti devo confessare che da quando nonna mi

ha lasciato ho sempre avuto rapporti con uomini, uomini veri, non mammolette.

- E come possiamo recuperare nonno ? Io non sono pratico di queste cose… beh sai non sono mai stato con uomo ma per far piacere ai miei ho dovuto fidanzarmi con Carla ma sinceramente…. beh ecco, non provo nulla con lei.

- Ti insegnerò io l’arte di amare un uomo. Anzi tanto per cominciare dirai ai tuoi che da domani verrai da me a passare le vacanze di Natale.

- Wow nonno ! Sei grandissimo.

Appena arrivati a casa, il nonno si siede sulla sua sedia preferita vicino al camino, mi vuole vicino e mi fa sedere sopra di lui.

Mi abbraccia teneramente e io teneramente mi accucciolo sul suo petto e sulla sua panciotta morbida.

Mi accarezza, mi bacia, prima sulla guancia con un gesto affettuoso e poi sulla bocca. I suoi baffoni bianchi mi solleticano ma è una sensazione meravigliosa. Il calore che esce dal camino ormai si sta diffondendo per il soggiorno e un bel caldo, forse fin troppo, si fa sentire.

Nonno si slaccia la camicia e io mi appoggio a quel petto villoso e ancora pieno di vigore. I due seni scolpiti in quel corpo ancora giovanile mi lasciano senza fiato.

Mi accarezza la testa e di istinto inizio a succhiargli quei capezzoli grossi che fanno capolino dalla folta peluria ricciolina non ancora imbiancata completamente dall’età. Conserva ancora i tratti della sua forte virilità.

Sento premere il suo sesso contro il mio.

Dai suoi jeans noto un grosso rigonfiamento e il suo membro si fa forza per incontrare il mio. Con una mano mi slaccia il pantalone e me lo toglie, apre la sua zip il suo. Dal suo pacco esce fiero l’asta turgida già bagnata di voglia.

Mi toglie le mutande, mi solleva e appoggia la sua virilità sulle mie natiche.

Le spinte si fanno sempre più pressanti, i suoi umori mi lubrificano completamente. Mi sollevo per dare spazio al cazzo di nonno che mi vuole, mi cerca.

Accompagna i miei movimenti decisi e dolcemente mi bacia. Una scossa mi percorre tutto il corpo.

Nonno è dentro di me, il suo sesso finalmente ha solcato il mio corpo, mi sta divaricando. Sento la sua potenza sfondarmi completamente, una sensazione di piacere unica.

Con le sue dita mi accarezza il petto, mi sfiora i capezzoli e poi me li stringe come in una morsa. Mi solleva con la sua forza e poi mi rilascia, mi solleva e mi rilascia.

Infine un urlo soffocato, dentro di me tutto il caldo del suo sperma, schizzi potenti invadono il mio culo ormai slabbrato dalla forza del suo sesso.

Senza neppure toccarmi raggiungo anche io l’orgasmo, fiotti della mia sborra imbiancano il viso del nonno che prontamente lecca avidamente per assaporarli. Calma, silenzio, un abbraccio e mi accucciolo di nuovo sul suo petto e lui è ancora dentro di me.

Piano sento ora il suo cazzo ancora duro uscire dal mio buchetto.

- Ora fammi sentire come lavori di lingua caro nipotino.

Mi obbliga in ginocchio davanti a lui. Ho davanti ai miei occhi le sue palle ancora gonfie, grosse. Con un dito mi forza la bocca e me la apre, ora vuole una sola cosa che io capisco perfettamente. La mia lingua ripulisce per bene quella cappella ancora sporca del suo succo.

Allargo la bocca per fare spazio a quell’uccello ancora voglioso. Glielo scappello per bene e mi gusto il suo prepuzio facendo sussultare il nonno. Di nuovo il cazzo gli rideventa di marmo e lo affondo dentro di me, fino a sentirlo in gola.

Si aiuta con spinte del bacino fino quasi a soffocarmi. Con la mano gli prendo l’asta e la estraggo dalla mia bocca per poi riprenderla di nuovo. Col piede sento che mi solletica le palle e anche il mio cazzo non resiste a quella sollecitazione. Ho di nuovo un’erezione da urlo.

Con la mano sulla nuca nonno accompagna i miei movimenti sempre più veloci e sto pompando di nuovo il suo sesso. Mi blocca, si alza e si mette a cavalcioni sulla sedia.

Mi offre il suo culo. E’ stupendo, l’armoniosità delle sue natiche peloso mi lascia a bocca aperta. Gliele allargo in cerca del piacere.

Lecco ogni millimetro e mi faccio spazio in quella foresta di peli fino a raggiungere la meta. Nonno si aiuta con le mani e si allarga ulteriormente per permettermi di raggiungerlo in profondità. Lo sento ansimare fino a che ancora un urlo soffocato accompagna schizzi dei suoi dolci umori nella mia bocca.

- Ora che sono ben lubrificato, fammi sentire di che sei capace.

Non me lo lascio ripetere, con un colpo netto lo inculo per bene. Finalmente si avvera il sogno di sempre. Sono completamente dentro il nonno ma non resisto più di un minuto e questa volta sono io che vengo copiosamente dentro di lui.

Mi ringrazia per avergli finalmente fatto sentire in lui il succo del mio godimento:

- Luigi erano anni che anche io aspettavo questo momento, nessuno finora mi ha fatto

godere come hai fatto tu.

Ormai si è fatto tardi, insieme andiamo farci una bella doccia ristoratrice e andiamo a nanna. Ci abbracciamo di nuovo e ci addormentiamo promettendoci che queesto è stato solo l’inizio.



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