ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il giardiniere

Un racconto di Antonio

 

Mia madre mi ha parlato di un giardiniere che non ho mai conosciuto che accudisce il nostro giardino nella casa al mare: in nostra assenza pianta alberi e fiori. La settimana scorsa mia madre gli telefono' per dargli il dovuto compenso mensile ed io mi trovavo a casa sul terrazzo sdraiato a cosce aperte con un pantaloncino, che per chi guardava dai piedi evidenziava un bel pacco del quale madre natura mi ha fornito. Appena entrato, il giardiniere si avvicino' per salutare mia madre e mia madre mi presento' a lui. Si avvicino' a me, che nel frattempo per educazione mi ero alzato, e mi saluto' con una stretta di mano fortissima a tal punto da farmi male, credimi una forza in quella mano che mi.... Ci lamentammo degli insetti serali e lui disse a mia madre che sarebbe passato un giorno di questa settimana a buttare l'insetticida nel giardino raccomandando di star via per un giorno per la nauseante puzza. Mia madre non esito'a dirgli di venire anche il giorno dopo - 'io andro' al villino di mia figlia per un giorno'.

Ma cazzo, ancora non ti ho descritto lui, il giardiniere: 30 anni fisico muscoloso con un accenno di pancetta moro e peloso, mano grande e dita grosse che sembrano cazzi, un viso belloccio niente male.

Insomma l'indomani mattina accompagnai mia madre al villino di mia sorella  a circa 3 km dal mio e tornai a casa: erano le 8 ed alle 8,30 e puntualmente arrivo' il giardiniere, pantaloncino nero tipo calciatore, stivale verde tipico da giardiniere e a torso nudo, hummmmmm il mio cazzo era gia' duro e il mio buco del culo faceva apri e chiudi. Socializzamo subito, entrando anche in confidenza: naturalmente io feci di tutto per fare cadere il discorso sul sesso tra barzellette e varie, finche' lui mi disse - 'ma tu non sei sposato, vero?' e io gli dissi di no.

A quel punto, lui in modo confidenziale, scherzoso e provocatorio mi disse - 'le cose due possono essere, o non ti funziona la minchia o sei frocio' , naturalmente lui lo disse per scherzare cercando di provocarmi. Io gli dissi sempre ridendo che la mia minchia funziona talmente bene che spesso dovevo metterla a riposo per superaffaticamento, mentre poteva darsi che fossi frocio. Lui scherzo' meno e cambiando espressione mi disse -'scusami non volevo offenderti' ed io gli risposi che non mi ero offeso per nulla e che ero orgoglioso di esserlo.

Manco a dirlo, si avvicino a me' abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia quasi paternale come per scusarsi di quello che aveva detto , allora io gli dissi - 'senti se vuoi l'antiparassitario lo butti un'altra volta e per stamattina ti dimostro quanto sono bravo a essere frocio, basta solo che tu mi dica di si' . Si mise a ridere e mi disse che non aveva mai fatto sesso con un uomo e li' in provincia gli uomini sono piu' chiusi a certe esperienze di noi che viviamo in citta': ebbe un attimo di tentennamento, ma notai dal suo sguardo che l'idea lo aveva arrapato. Infatti notai il suo pacco e glielo toccai dicendogli - 'hai visto che lui vuole? Dai vatti a fare una bella doccia e ci buttiamo nel letto'. Lui accetto', anche se pauroso che arrivasse mia madre ma io lo tranquillizai dicendo che se non andavo io a prenderla nessuno l'avrebbe accompagnata. Si diresse verso la doccia e chiuse la porta ed io: - 'ma cosa fai chiudi, non ti fai ammirare mentre ti docci?' 'si,' rispose lui 'prefereirei essere il tuo maschio a letto ma prima non fare nulla, ne' abbracci e ne toccatine'.

Lo accontentai, dopo 5 minuti usci' con un asciugamano avvolto attorno alle gambe: mi disse che era pronto a questa nuova esperienza ed io gli dissi lasciare fare tutto a me tu - 'devi fare solo il mio maschio'. Gli tolsi l'asciugamano e cominciai ad annusarlo in mezzo alle gambe, a leccargli la pancia e le cosce. Il suo cazzo era ancora moscio, evidentemente era veramente maschio e etero come diceva: lo feci apposta a non dirigermi subito sul cazzo, volevo fargli desiderare la mia bocca sul suo cazzo.

Passai dietro e cominciai a leccargli il culo peloso, gli allargai le chiappe e gli leccai il buco del culo profumatissimo di sapone, hummmm. Lui si spavento'e mi disse - 'ma cosa vuoi farmi', lo tranquillizzai - 'solo leccartelo, non ti inculo'. Mi girai per leccarlo davanti e vidi il suo bel cazzo nel massimo turgore, lo presi in bocca e lo ingoiai tutto, tenni la sua cappella sulla mia gola per almeno 30 secondi facendogli sentire il calore della mia gola. Mi disse - 'bravo nessuno finora mi ha fatto un pompino in questo modo bellissimo e poi senza mani, mi eccita moltissimo pero' adesso voglio incularti: vediamo un culo maschile cosa ha di diverso da un culo femminile'. Mi disse di mettermi sul bordo del letto alla pecorina, mi lubrificai il buco del culo e me lo feci spingere dentro tutto di un colpo. Comincio' a tartassarmi il culo come un toro da monta dandomi dei bacetti e leccate sul collo mentre con le mani mi strizzava i capezzoli e mi accarezzava il petto. Ogni tanto mi metteva le sue dita in bocca perche' voleva che gliele succhiassi mentre le spingeva avanti e indietro come se gli stessi facendo una pompa, cazzo mi martellava il culo ma di venire non se ne parlava, era di una resistenza assurda.

Naturalmente la cosa non poreva che piacermi e lui mi disse - 'vedrai per quanto tempo ti stantuffero' il culo sono duro a venire' e infatti senza cambiare posizione mi stantuffo' per ben 3/4 d'ora: il mio culo bruciava ma alla fine non resistette piu' e grido' SBORROOOOOOOOOO. Emise dei brividi e gemiti forti che non avevo mai sentito con nessun'altro uomo , si stacco' da me e corse verso il bagno a lavarsi: pensava di essersi sporcato di merda inculando un uomo e si meraviglio' perche' invece il suo cazzo era pulitissimo, evidentemente non aveva mai inculato ne' una donna ne' un uomo. Torno' e si sdraio' sul letto mentre io invece andavo a pulirmi. Subito dopo mi sdraiai sul letto accanto a lui e ci facemmo delle coccole che a lui non dispiacquero, tanto che si inoltro' a baciarmi in bocca, anzi l'idea della trasgerssione lo aveva travolto a tal punto che comincio' a giocare con il mio cazzo. Ad un certo punto pero' guardo' l'ora e visto che si era fatto mezzogiorno salto' dal letto di corsa, si rivesti' in fretta dicendomi di volere ripetere l'esperienza al piu' presto. Ci scambiammo come di rito i cellulari ed ora tra i miei amanti c'e' un uomo in piu', il mio giardiniere.

Antonio


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