ORSI ITALIANI MAGAZINE


ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons over 18


Incontro al porto

Un racconto di Amador de Osos



Nel  tardo pomeriggio caldo di molti anni fa  verso la fine di Maggio camminavo lungo uno dei  moli  del Porto.
Avevo visto tanti uomini, in maggioranza scaricatori, che avevano finito di scaricare o caricare lo  merci sui TIR o camionette, e che si dirigevano verso l'uscita principale e naturalmente molti camionisti.
A vedere tanti bei maschi veri, mi era ritornata la voglia di  andare assieme con uno di questi uomini per provare l'ebbrezza dell'omoerotismo.
In realta' il desiderio di un uomo era latente in me sin da ragazzo,  fisicamente ero attratto da maschi molto grossi e molto pelosi soprattutto mori e mi piaceva molto spiarli nelle docce mentre si lavavano e vedere i loro grossi cazzi penzolare.
Avevo provato ad andarci con qualcuno, ma per mia sfortuna o erano molto rozzi o mi avevano preso con molto impeto e cercato subito di penetrarmi ma aime' senza successo, perche' io mi tiravo indietro  per  evitare brutte esperienze.
Mi ero sempre accontentato di vedere maschi nudi nelle docce oppure vedere i cazzi  dei maschi che andavano ad orinare nei gabinetti.
A volte mi capitava di trovare qualcuno che mi portava dentro nel bagno chiudeva la porta e mi  masturbava o mi chiedeva di ciucciarglielo.
Quel pomeriggio non avrei mai pensato che inaspettatamente avrei conosciuto un uomo straordinario che mi avrebbe iniziato al vero piacere tra maschi.
Ero quasi alla fine del molo dove solitamente attaccavano i traghetti, ma notai che non c'era nessuna nave e la stazione era chiusa.
Vidi un uomo sulla cinquantina molto grosso seduto che stava terminando un panino e scolando una bottiglia di birra. 
Mi avvicinai  a lui e gli chiesi:
<Mi scusi buon uomo perche' e' chiusa la stazione marittima?>

Nonostante il suo aspetto un po' rozzo  ma con modi educati ed aria benevola mi rispose:
<Ciccio,  la stazione l'hanno chiusa da molto tempo! Ora si trova nella banchina del  grande porto di fronte all'entrata principale e da li partono  i traghetti per tutte le destinazioni. Se hai bisogno degli orari io ce li ho dentro qui nella mia piccola abitazione ed ufficio>

Mentre mi rispondeva io non facevo altro che vedere questo uomo in canottiera e calzoni corti le sue spalle tarchiate e l'abbondante  peluria sulle spalle e braccia e gambe.
Capii che lui avverti la mia ammirazione nei suoi confronti e ci guardammo fissi negli occhi, dopo si alzo', mi diede una pacca sulla mia spalla e mi disse
<Dai' entra dentro, ciccio!>

Io accettai l'invito, entrai dentro e lui subito dopo chiuse la porta, mi mise la mano sulla mia spalla. Io lo abbracciai… istintivamente ed avevo capito che  lui mi voleva.
Lui era un pezzo d'omone molto alto tarchiato con gambe grosse da giocatore di rugby. Mi strinse forte a lui…
Mi sentivo tutto eccitato per la grossa emozione che provavo.
Mi piaceva sentivo l'odore ed il calore della sua pelle, il suo membro era gia' diventato grosso e lo si notava dalla protuberanza sui suoi calzoncini.
L'omone mi disse:
<Dai sediamoci sul divano, mettiti comodo!>

Ci  sedemmo sul quel divano comodo  lui si tolse  i calzoncini e dopo comincio' a spogliarmi sbottonandomi dapprima la camicia e mettendo le sue mani sui miei capezzoli e poi abbassandomi la zip dei jeans.
Finalmente mi avvicinai a lui, gli diedi un bacio dietro al collo e dopo alle orecchie.
Lui gradi' molto il mio gesto e mi fisso' nei miei occhi con un intenso sguardo.
Mi bacio' sulla bocca dandomi la sua lingua.

Io mi eccitai moltissimo, lui scese giu' sui miei capezzoli li succhio' e dopo mi disse:
< Togliti tutto. Ti voglio nudo!>

Io mi spogliai tutto e lui me lo prese prima in mano e dopo in bocca.
Provavo un enorme piacere mentre mi leccava e succhiava il mio pisello…

Gli accarezzai la testa mentre mi faceva il pompino.
Era molto bravo e ci sapeva fare.

Io avevo bisogno di sentirlo piu' vicino a me e allora  presi in mano finalmente il suo grosso cazzo lungo e largo.
Era duro come una pietra, lui si sedette di nuovo sul divano ed io con la testa  in mezzo alle sue cosce grosse e pelose cominciai a leccargli la sua grossa cappella che era gia' umida.
Dapprima mi accarezzo' la testa e, preso dalla libidine, me la spinse forte fino a mettermelo tutto in bocca.
L'omone dopo un po' mi disse:
< Vieni andiamo a letto.  Li' ci divertiremo meglio e saremo molto pił comodi>.

Ci spostammo nella camera da letto, io mi stesi sul letto aspettando che mi venisse sopra.
Quando fu sopra di me fu un'altra grossa e forte emozione.
Riuscivo a sopportare il suo peso e la sua grossa mole anche grazie alla mia corporatura robusta e muscolosa.
Gradivo sentire il suo grosso attrezzo sul mio, il suo calore e la folta pelliccia sulle mia pelle.
Ci scambiammo ancora degli sguardi intensi lui mi diede di nuova la sua lingua. Io ero molto eccitato e non vedevo l'ora che mi prendesse e mi facesse suo.
Io aprii le mie gambe, i suoi occhi si accesero di libidine e capii che era giunto il momento di prendermi.
Ero bene rilassato e mi sentivo comodo ed a mio agio.
Allora mi disse: <Ciccio vuoi? Sei pronto?>
Io annuii.
Vidi che l'uomo prese dal comodino una boccetta di olio di vaselina. Era molto denso. Se lo cosparse su tutto il glande e sul cazzo.
Mi unse il mio buchetto e dopo avermi messo le gambe all'aria me lo mise sul mio buco spingendolo dentro gentilmente.
In quel momento sentii tutta la sua grossa cappella dentro di me.
Ero rilassato ed avevo voglia di prenderlo dentro tutto.
Lui la spinse gentilmente sino ad allargarmi il buco.
Pian piano riusci' a mettere dentro in culo tutto quel cazzo enorme.
Dopo avermi  sfondato il culo si abbasso' verso di me per darmi la sua lingua provai una forte sensazione difficile da spiegare.

Ora che lui era tutto dentro di me  ed accarezzavo il pelo delle sue spalle, Io mi lasciai andare, ero pronto pił che mai a farmi rompere il culo.
L'omone mi chiavo a lungo con gran foga e passione, ormai il suo attrezzo entrava ed usciva a forza di colpi forti e decisi.
Quando mi venne dentro godemmo entrambi. Era bello sentire la sua sborra calda  ed il  suo cazzo dentro di me.

 (continua)

ORSI ITALIANI MAGAZINE