ORSI ITALIANI MAGAZINE


In palestra

Un racconto di Orsetto Pugliese


Storia vera.

Avevo deciso di iscrivermi nuovamente in palestra. Dopo quel fastidioso incidente in moto, che mi aveva costretto ad un anno di inattivita', il mio corpo naturalmente massiccio e muscoloso si era appesantito. Il mio metro e settanta soppotava a fatica i 79 chili di massa muscolare un po' meno soda che in passato, e nonostante il pelo ricciolino e nero facesse di me un bocconcino prelibato per molti maschi ed estimatori, non mi sentivo 'bene con me stesso' come e' tanto di moda dire ai nostri giorni.

 

Scelsi la palestra con cura: non mi interessava un posto 'fashion' con super palestrati depilati e signorine con perizona o tanga infra chiappe. Mi interessava un posto dove poter fare sport seriamente. Non pensavo ad un posto dove fosse possibile incontrare maschi... lo sport e' per me sport. Mi iscrissi quindi in una palestra di medie dimensioni.

 

Ad un mese dall'inizio del lavoro avevo perso un paio di chili ma, cosa piu' importante, il mio corpo era teso e massiccio. Non volevo perderne di piu', ma assestarmi a quel livello e rassodare, definire, in modo da tornare il torello che ero.

 

Immerso in questi pensieri, un giorno, correvo sul tappetino, immerso nei miei pensieri e guardando un video musicale sul maxi schermo... gia', c'e' un maxi schermo in palestra.

 

Ad un tratto entro' nell'atrio della palestra un ragazzotto dell'apparente eta' di 35 anni. Capelli a spazzola, 178 per 85 kg, cosce e gambe massicce, culo prominente dai calzoncini larghi tipo basketball, maglietta larga, spalle massicce e braccia forti. Il viso era la cosa piu' bella: maschio ma sorridente, con quell'atteggiamento un po' ironico da bastardo del sud (si, sono in una piccola citta' del sud). Amico di tutti, perse 15 minuti a fare il giro delle macchine per salutare gli amici, ad alta voce, da perfetto cafoncello. Poi si mise accanto a me, sul tappetino vicino al mio, ed inizio' a correre, con furia, come se stesse scoppiando. Faceva tutto con quella furia, con quella voglia di farsi notare, ma non un esibizionismo da checca, piuttosto quell'atteggiamento un po' narcisistico di chi sa di poter mostrere qualcosa, e vuol farlo.

 

Pochi contatti: passami il telecomando, sei nuovo, da quanto sei qui... poi io i miei esercizi, lui i suoi. Doccia in momenti diversi, nessun saluto, poi ognuno alla sua vita. Eppure...

 

Eppure in me si era insinuato qualcosa, dentro, profondamente, che avrei capito solo pochi giorni dopo.

 

Un gioved', insolitamente per i miei orari, decisi di andare in palestra nel pomeriggio. Alle 15 ero gia' li'. Sala semi vuota, e le docce in funzione negli spogliatoi deserti. Solo io a cambiarmi, ed il rumore della doccia. Ad un tratto il rumore diminuisce e dalla doccia esce... si, lui, proprio lui. Nel suo accappatoio verde, non si accorge dapprima di me seduto in un angolo, poi mi vede e mi saluta superficialmente, guardandomi negli occhi. L'altra doccia continua a scrosciare... c'e' ancora qualcuno, ma nello spogliatoio solo io e lui. Toglie l'accappatoio e mi accorgo che ha una visibilissima erezione. Un cazzo molto grosso, non enorme, 17-18 cm di lunghezza, direi, ma molto molto grosso, con una grossa cappella, turgido. Lui sembra disorientato, ma piuttosto che nascondersi si guarda il cazzo, poi guarda me, mi riguarda mentre, in mutande, infilo i miei calzoncini per l'allenamento. Non si ricopre... avrebbe dovuto. cazzo, se in uno spogliatoio ho un'erezione mi ricopro subito, ed invece no... perche'. Perche' cazzo non si e' coperto, e perche' mi guarda?

 

La prima domanda che mi posi e' chissa' se ci sta. Difficile pensare che uno che parla di figa e che ha comportamenti cosi' maschi, possa starci, e poi perche' mi guardava con tanta ammirazione. Si, sono molto maschio anche io, e forse il mio fisico ed il mio pisello gli piacciono. Chissa'...

 

Da quel momento non sono piu' riuscito a togliermelo dall mente. Seghe su seghe, sono ritornato in palestra sempre allo stesso orario, e sono riuscito a capire quali sono i suoi orari. C'e' sempre un amico con lui, molto molto maschio ma anche lui visibilmente etero. Non e' come lui pero'... lui e' maschio, lui ha qualcosa di piu' in quello sguardo un po' ironico, bastardo... bastardo che non e' altro, cazzo... non sono qui in palestra per prendermi una sbandata.

 

Poi, tre settimane fa, qualcosa e' successo. Entro in doccia e me lo ritrovo dentro. E' di fronte a me. Ci guardiamo, lui si tocca, una doccia lunga, interminabile, i nostri cazzi sono semiturgidi. Ci guardiamo in modo maschio, non da femminucce. Siamo entrambi pieni di ammirazione, ci guardiamo e tocchiamo, incuranti del fatto che la doccia sta durando oltre 30 minuti. Mi parla del suo lavoro, e' un magazziniere. Mi dice di alcuni problemi, e si tocca, si lava, in modo maschio e virile. Nulla lascia pensare che possa volere il mio cazzo o il mio culo, se non il fatto che mi guarda, compiaciuto del suo corpo. Rade i peli del petto e della schiena, peccato. Questo mette in evidenza i pettorali... il pelo del suo culo non lo rade... si ferma all'inizio della schiena, segno visibile di una ceretta... E' splendido, massiccio e rozzo, come piace a me, ma dal viso splendidamente dolce e virile.

 

Entra il suo amico ed il sogno finisce... usciamo, pur continuando a parlare, come due perfetti maschi etero.

 

Ho sognato di incontrarlo, di fare con lui cose mai fatte, di scoparci all'inverosimile... ma per ora il tutto resta fantasia, una meravigliosa fantasia... maschia...

 

Lo cerco in chat, dove non entrera' mai. Ho anche fatto cose che non avrei mai pensato di fare. So dove lavora, e sono riuscito a capire come si chiama... si, succede anche questo in una piccola citta' di provincia. Ma non oso andare oltre. Quella complicita' maschia, quel gusto di guardarsi compiaciuti, quell'ammirazione potrebbe forse finire se si trasformasse in realta'? Eppure io voglio quella realta'...

 

[...] continua... spero!