ORSI ITALIANI MAGAZINE


Un'isoletta solo per noi

(parte terza)

Un racconto di Giulio

 

Carlo Gerard (tedesco) il palestrato come Lucio.

Alla sera ormai in loro compagnia siamo tornati sulla terraferma e risiedendo in hotel diversi ci siamo dati appuntamento. Quando ci siamo ritrovati siamo andati in una gelateria per sorbirci un sorbetto, per digerire la cena e in quel frangente Gerard mi ha detto che siccome lui dormiva in una camera matrimoniale, aveva parlato con la reception e se io ero d'accordo l'indomani mi sarei potuto trasferire, in camera con lui, nello stesso hotel dove c'erano anche Lucio e Carlo, cosa che ho accettato senza alcun ripensamento o dubbio.

Dopo il gelato siamo andati in giro per il paese, e a una certa ora mi hanno portato in macchina fino a una pineta in cui mi hanno detto si potevano fare dei bei incontri, siccome io ero il novizio, il verginello, mi dovevo adattare, e dovevo essere io ad adescare qualcuno, si sono nascosti e mi hanno lasciato li' da solo.

Vedevo un belo movimento nelle varie radure, ma non sapevo come e cosa fare. Ero li' che mi giravo intorno quando si e' fermata una macchina, e' sceso un tizio che mi ha lanciato uno sguardo, ha poi chiuso la macchina e si e' diretto a un cespuglio li' vicino, e mentre si e' messo a pisciare io mi sono avvicinato, quando lui voltandosi con il suo cazzo in mano mi fa 'Lo vuoi provare, frocio? Se vuoi con questo ti rompo il culo'.

Mi era venuta voglia di scappare, ma non volevo fare una brutta figura con i miei nuovi compagni, e gli ho risposto 'Va bene, vediamo se davvero mi rompi il culo o se io ti spompo', ci siamo spostati dietro i cespugli, in una zona ben mimetizzata e lui volgarmente mi ha ordinato 'Bella troia, ciucciami il cazzo e preparalo per bene, che quando e' in forma ti rompo il culo', oramai deciso ad andare fino in fondo, ho accettato, mi sono avvicinato a lui e ho iniziato a succhiargli e a leccargli il suo cazzo che ben presto si e' indurito.

Aveva un sapore non molto pulito, sapeva di sudore, ma era un profumo di uomo, e mi piaceva, mentre ho iniziato a fargli un bel pompino, lui mi ha tolto i pantaloncini che indossavo, si e' succhiato un dito che poi violentemente mi ha infilato nel culo. E' vero che nel pomeriggio ero stato ben aperto, ma erano le mie prime esperienze e ancora il culo mi bruciava un po', e gli ho chiesto di essere un po' piu' gentile, cosa che lo ha fatto ridere e mi ha detto 'Una troia con un culo largo come il tuo, non puo' sentire male. Smettila e vai avanti che sono quasi pronto'; era proprio volgare.

Dopo un dito ne ha infilato un altro e oramai il mio culo era di nuovo bello aperto, pronto a ricevere la mazza di fuoco, che oramai faticavo a tenere in bocca per le dimensioni ragguardevoli raggiunte, mi ha messo carponi si e' posizionato dietro di me, mi ha sputato sul culo, e dopo aver appoggiato il glande all'imboccatura del culo ha dato una spinta violenta, entrando dentro di me completamente in un colpo solo. Ho urlato di dolore per la violenza subita, e lui mi ha subito tappato la bocca 'Taci troia, che ora mantengo quello che ti ho promesso e ti spacco', e subito ha iniziato una cavalcata feroce. Dopo l'iniziale dolore, ho cercato di rilassare il mio ano, cercando (come avevo fatto nel pomeriggio) di pensare ad altro, al suo cazzo bello, o a quelli che in giornata delicatamente mi erano stati infilati, sta di fatto che il dolore e' passato e finalmente ho iniziato anch'io a partecipare attivamente a quella cavalcata.

E lui dopo una ventina di minuti, ha tolto il cazzo dal culo, mi ha fatto girare e aprendomi con brutalita' la bocca, ha iniziate a eruttare il suo sperma sulla mia faccia. I primi colpi non sono riuscito a berli, ma il terzo schizzo sono riuscito a deglutirlo completamente, ripulendogli anche tutto il bastone. E a quel punto, mentre lui era estasiato dal lavoro di ripulitura che gli facevo, sono entrati in azione gli altri tre. Soprattutto Gerard era incazzato per le parole che il tizio diceva, offendendo non solo me, ma anche gli altri gay, e a muso duro gli ha detto 'Vedi noi siamo froci, e ci piace prenderlo in culo, ma ci piace anche rompere il culo ai duri come te, per farli imparare non solo la lezione di comportamento, ma anche che puo' essere bello prenderlo in culo'. Tutti e quattro lo abbiamo spogliato, lasciandolo nudo, l'abbiamo messo alla pecorina e senza lubrificargli il culo, mentre gli altri a turno glielo mettevano in bocca per prepararsi, io che ero gia' pronto per il lavoro precedente ho avuto l'onore e l'onere in quanto ara vergine, con un culo stretto, di aprirglielo. Sotto la direzione di Gerard, contro la volonta' del malcapitato finalmente sono riuscito a infilarglielo, io non sono un super dotato, ma anche il mio uccello si rispetta, e per vendicarmi ho cercato di fare nel modo piu' brutale, riuscendo anche a farlo urlare dal dolore. L'ho cavalcato per un po' senza pero' venire, poi al culmine ho lasciato il posto a Carlo, poi a Lucio, e quando e' stata la volta di Gerard anche il malcapitato ha capito che era finito, perche' Gerard aveva in mezzo alle gambe una vera bestia, che se usata gentilmente procurava solo piacere, ma se usata brutalmente era devastante, e Gerdard e' stato brutale molto brutale.

La sua cavalcata e' stata maestosa, violenta e lunga. Il malcapitato oramai era sull'orlo del pianto, talmente il culo gli faceva male, e senza alcuna goccia di sperma che lo aiutasse a lubrificarsi l'ano. Quando anche Gerard era prossimo alla goduta ha tolto brutalmente il cazzo dal culo con un rumore sordo, blop, abbiamo fatto sdraiare a pancia in su il tizio e inginocchiati al suo fianco ci siamo sparati a vicenda una sega fino a eruttare quasi contemporaneamente sul corpo del malcapitato, impastricciandogli faccia capelli e quant'altro con il nostro seme., finendo anche per pisciargli su tutto il corpo. Lo abbiamo lasciato sporco di sperma e urina, dolorante, e Gerard gli ha detto 'Se tu fossi stato gentile con il nostro verginello, avresti goduto, ma hai fatto il pirla e noi ti abbiamo preso per il culo. Ciao'.

Ce ne siamo andati cosi', mi hanno portato nel mio albergo, dove quella notte ho pensato prima di tutto che mi sarei trasferito da Gerard, cosa che avevo comunicato subito alla direzione, e poi pensando ai magnifici giorni che mi aspettavano.

Continua...


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