ORSI ITALIANI MAGAZINE


Un'isoletta solo per noi

(parte quarta)

Un racconto di Giulio

 

Il mattino successivo, all'alba per essere in ferie, pagato il conto all'albergo, mi sono recato armi e bagagli in quello degli altri, mi sono presentato alla reception, dove gia' sapevano del mio arrivo, e a quell'ora insolita mi hanno comunque accompagnato alla camera di Gerard per aprirmi la porta con la chiave di cortesia. Sono entrato cercando di fare meno rumore possibile, e infatti Gerard stava russando alla grossa, e nonostante il letto fosse bello grande, il suo corpo lo ricopriva in abbondanza. Era bello da vedere, nudo a gambe e braccia spalancate, con quel batacchio enorme che gli pendeva fra le cosce mollemente, quei grossi coglioni adagiati sul letto, era una vista piacevole.

E mentre lui continuava a russare, io mi sono spogliato, poi cercando sempre di fare meno rumore possibile, mi sono avvicinato a lui, mi sono posizionato in mezzo alle sue gambe, e ho iniziato a masturbarlo sfiorandogli semplicemente il cazzo, non glielo toccavo con forza, lo accarezzavo lievemente, e in questo modo lui non si e' accorto di nulla, e continuando a dormire il cazzo iniziava a irrigidirsi, e a gonfiarsi, e io continuavo a solleticarlo delicatamente, toccandogli anche i coglioni, che ricominciavano a prendere colore e pienezza. Dopo alcuni minuti di quel lavoro, il cazzo era bello eretto, e a quel punto ho iniziato a lavorare anche con la lingua, ma sempre in modo leggero, gli titillavo la cappella, le palle e tutta la canna, fino a che non ce l'ho fatta piu' io a resistere, a quel punto l'ho scappellato per bene, e spalancando a piu' non posso la bocca ho ingoiato il glande, e mentre con lingua continuavo a leccargli il buchino, la mano e' partita al tronco facendogli un mega sega.

A quel punto Gerard, ha aperto gli occhi, ha sollevato leggermente la testa e visto quello che succedeva si e' lasciato di nuovo andare dicendo 'Bel risveglio Giulio, se questo lavoretto me lo fai tutte le mattine, queste saranno ferie che non dimentichero' tanto facilmente' e mi ha lasciato proseguire nel lavoro che stavo facendo. Intanto che proseguivo quel magnifico pompino hanno bussato alla porta, e Gerard ha risposto automaticamente 'Avanti', senza aspettare che io mi staccassi da lui, e non ho fatto in tempo a farlo che sulla porta e' apparso Lucio, che subito mi ha detto 'Vai pure avanti, posso aspettare', e allora io ho ripreso a lavorare il cazzo di Gerard.

Il fatto e' che Lucio non ha aspettato, ma si e' portato subito dietro di me, e ha iniziato a leccarmi per bene il culo, io preso fra quei due fuochi ero gia' partito dal piacere, e il mio cazzo raggiungeva dimensioni mai raggiunte, avevo la palle talmente piene che mi scoppiavano. E mentre Gerard sdraiato si lasciava fare, Lucio dopo aver abbondantemente insalivato il mio culo, ha rotto gli indugi infilando due dita direttamente nel mio anfratto, che pero' ancora era dolorante dalle penetrazioni del giorno precedente, e quella nuova penetrazione mi ha procurato del dolore, lui non ha fatto cenno a smettere e anzi, dopo aver ravanato con due dita nel mio culo, ci ha infilato anche un terzo dito.

Mi sembrava di essere rotto in due, ma il piacere cominciava a prendere il sopravvento, Lucio era anche delicato in quello che faceva, percio' si muoveva delicatamente nel mio culo, era deciso ma anche delicato facendomi provare immediatamente piacere, e ha detto 'Gerard, qui abbiamo un culo che e' gia' pronto, il nostro Giulio ce l'ha piu' capiente del mio, e questo mi fa pensare che ci divertiremo molto con il nostro verginello, Giulietto. Quando andremo a casa, questo signorino si chiamera' Giulia, talmente sara' aperta e spalancata', cosi' dicendo ha sfilato le tre dita, e in quel buco oramai spalancato ci ha infilato in un colpo solo il suo cazzo, che e' entrato scivolando dentro come fosse burro. Si e' assestato per bene e ha iniziato a cavalcarmi mentre io proseguivo l'opera di erezione del cazzo di Gerard.

Quando tutti e due erano al culmine dell'eccitazione si sono fermati, mi hanno preso, mi hanno fatto mettere a cavalcioni di Gerard, e mentre Lucio teneva puntato il cazzo di Gerard al mio culo, io mi sono lasciato scendere ingoiando quel bastone ormai al limite della resistenza, e ha iniziato a darmi dei colpi possenti aiutato da me che cercavo di scendere e salire su quell'asta che mi spaccava, i colpi erano forti e sentivo la cappella di Gerard sbattere contro il mio stomaco, e Lucio intanto che nel frattempo si stava segando, mi ha puntato il cazzo alla faccia, io a fatica con quel movimento di su e giu' che facevo riuscivo ogni tanto a leccarlo, fino a quando ho trovato una posizione stabile puntando i piedi, e allora solo il mio bacino saliva e scendeva su quell'asta infuocata, e sono riuscito a prendere in bocca il cazzo di Lucio, che a quel punto con quel risucchio potente che gli ho fatto, facendogli superare anche la barriera delle tonsille, ha iniziato a scoparmi anche lui in bocca.

Pochi minuti ancora di quei due trapanamenti e prima Lucio mi ha inondato la gola e la bocca di sperma senza che io ne perdessi un goccia, e anzi riuscissi ad asciugarli anche il cazzo, lui e' sceso poi velocemente al mio cazzo ricambiando le attenzioni che ho avuto con lui, succhiandomi e beandosi tutto lo sperma che i miei coglioni hanno eruttato, proprio nel momento che Gerard mi faceva un clistere di sperma.. Pochi colpi ancora e poi ci siamo trovati tutti e tre distesi sul letto, quando e' entrato Carlo, e Lucio subito gli fa 'Carletto, bello, hai perso un colpo, adesso andiamo tutti a colazione'. Infatti ci siamo alzati tutti e tre, anche se ero un po' dolorante, e mentre gli altri due si sono infilati solo i pantaloncini e una maglietta, io son dovuto andare in bagno, mi sono scaricato del clistere subito, mi sono fatto un bel bidet, e li ho raggiunti e Lucio 'Ve l'ho detto che e' la figa della situazione, vedete dobbiamo sempre aspettarlo, lei deve sempre prepararsi il suo culetto, la trietta Giulietta', l'ho mandato scherzando a fare in culo, e lui di rimando, 'Sempre quando posso, cara'. E cosi' ridendo e scherzando come vecchi amici siamo scesi a fare colazione. E che colazione abbondante e' stata. Un inizio di girnata cosi' io non lo avevo mai avuto.

Continua...


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