ORSI ITALIANI MAGAZINE


Un'isoletta solo per noi

(parte sesta)

Un racconto di Giulio

Quella sera, siamo rimasti sull'isola, perche' era stata organizzata una festa presso il ristorante in cima all'isola, per tutti i frequentatori del luogo. Infatti verso le nove siamo saliti dalla spiaggia, e al ristorante abbiamo occupato il tavolo da noi riservato nella giornata. C'era parecchia gente, tutti i frequentatori dell'isola, chi indossava il costume, chi era nudo, ma tutto era molto soft. C'era un'orchestrina che suonava, e c'era abbondanza di cibo e di allegria. Al tavolo vicino a noi, ho notato i tre che nel pomeriggio avevano fatto visita a me e Carlo, e allora abbiamo unito i tavoli, poi alla tavolata che si stava formando si sono aggiunti altri conoscenti o dell'uno o dell'altro, alla fine la tavolata era occupata di piu' di quindici persone, tutti uomini, tutti tendenzialmente omo, e tanti begli orsoni. Sembrava il festival degli orsi. Bene presto dal nostro tavolo hanno iniziato a spostarsi a coppie o in tre, si allontanavano per dieci quindici minuti e poi tornavano, e i loro volti esprimevano rilassatezza. A un certo punto quello che sedeva di fronte a me, mi ha chiesto di seguirlo, cosa che ho fatto, siamo andati in una radura a 100 metri dal ristorante, li' lui mi ha chiesto se mi andava di farsi montare da lui, e per risposta io ho iniziato a fargli un pompino, che in breve ha fatto raggiungere al suo cazzo la completa durezza, era pronto ad impalarmi. Mi ha leccato un po' il culo, inumidendolo per bene, quindi si e' sdraiato chiedendomi di impalarmi nella posizione di smorza candela, cosa che ho fatto.

Ho allargato le gambe e lentamente ho appoggiato il mio culo alla sua cappella, poi un colpetto e il glande e' penetrato in me, mi sono fermato solo un attimo necessario per prendere confidenza con quel palo che penetrava la mia carne, e poi mi sono lasciato andare fino a che le mie chiappe erano appoggiate alle sue gambe. Ho iniziato a salire e scendere in modo regolare e continuo, e anche il mio cazzo cominciava a reagire irrigidendosi. Erano alcuni minuti che stavamo facendo questo bel lavoro, quando ci ha raggiunti Lucio, che mi ha prontamente messo il suo cazzo in bocca. Non ho detto nulla e ho semplicemente iniziato a fargli il lavoro di bocca fino a che anche lui era pronto per l'uso. Allora, Lucio si e' portato alle mie spalle, mi ha fatto piegare in avanti, e ha puntato la sua cappella al mio culo gia' occupato, iniziando a spingere. Il mio ano era troppo stretto e non riusciva a fare breccia, ma insisteva. Io ero in trepidante attesa di quello che mi poteva succedere, ma niente, Lucio non riusciva a entrare.

Allora, il primo ha sfilato il cazzo, e il mio culo era vuoto ma ben aperto, di nuovo tutte e due hanno appoggiato il loro glande al mio culo, e questa volta spingendo contemporaneamente sono riusciti ad entrare un pochino assieme. Ho sentito male e glielo ho detto, ma Lucio mi ha assicurato dicendomi di stare calmo perche' poi mi sarebbe piaciuto. I due hanno dato un altro colpo, e le due cappelle erano dentro di me, squartandomi come mai mi era successo, e a quel punto il dolore era incredibile, mi sembrava di impazzire per il male che dal culo saliva lungo la spina dorsale fino alla testa, facendomi vibrare tutto, pero' quello che non capivo era la sensazione di fondo che provavo di piacere. Era dolore terribile, misto a piacere.

I due si sono fermati un po' e Lucio ha cominciato a masturbarmi, e quella sega iniziava a portare benefici, perche' il dolore cominciava a scemare, e invece aumentava il piacere. Quando tutte e due si sono accorti che potevano iniziare il lavoro perche' ero pronto, hanno iniziato a tenere un ritmo di va e viene alternato nel mio canale anale, mentre uno si ritraeva l'altro spingeva. Dopo un po' il ritmo che avevano assunto si era sincronizzato alla perfezione, e a quel punto non provavo piu' alcun fastidio, ma solo piacere. Hanno iniziato a dare maggior vigore al pompaggio, sempre piu' forte e veloce, e io ero ormai partito nel mondo del godimento. A un certo punto hanno anche iniziato ad alternarsi, uno fuori e l'altro dentro, il mio culo era ormai cosi' ben aperto che gli permetteva di entrare di botto e fuoriuscire. Dopo dieci minuti, quasi in contemporanea sono entrati ancora contemporaneamente e quasi all'unisono sono iniziati schizzi violenti di sperma nel mio intestino, schizzi che sembrava non avessero mai fine, e anch'io oramai sazio di cazzo ho goduto sborrando sulla pancia dello sconosciuto.

Quando hanno finito, e sono fuoriusciti dal mio sedere, mi sono accucciato, e mentre andavo di corpo per liberarmi di sperma e quant'altro, in quella posizione ho assolto l'ultimo piacevole compito di ripulire e svuotare completamente i due uccelli che mi avevano posseduto.

Alla sera in camera Gerard mi ha chiesto se mi era piaciuta la serata, e alla mia risposta affermativa, dopo avergli raccontato quello che era successo mi ha detto 'Adesso girati, che anch'io ho voglia di godere. Comunque preparati perche' sabato ti facciamo la festa' e con quelle parole che mi hanno lasciato un tarlo nel cervello, mi sono messo a pancia in giu' e la mole di Gerard sopra di me ha infierito per oltre mezz'ora nel culo, prima di girarmi e inondarmi la gola e la bocca del suo prezioso seme.

Continua...


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