ORSI ITALIANI MAGAZINE



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L'uomo nero 

Un racconto di SlaveF


Non avevo voglia di andare in montagna. 
L'ho detto ai miei soliti amici con cui vado in vacanza per cui quell'anno ci siamo separati (loro vanno solo in montagna).
Volevo separarmi da loro anche perche' avevo una gran voglia di vedere la 'fauna' maschile marina e in particolare se mi riusciva di accalappiare un uomo di colore bello grosso (in tutti i sensi!!!) perche' non avevo mai fatto sesso con un uomo di colore e volevo vedere dal vivo se la loro fama di essere ben dotati fosse una fantasia o meno.
Ho dimenticato di dire che ai  miei amici non piacciono gli 'orsi' grossi e pelosi anzi, non gli piacciono proprio, preferiscono le donne, che pero' non hanno!!!
Decido di andare  in una delle tante localita' della riviera romagnola dove quello che cerco in generale e in particolare non manca di certo.
Faccio amicizia e parlo con tutti ma con gli occhi non smetto di cercare la mia preda, che dopo un paio di giorni riesco ad individuare.
E' un uomo grande e grosso, mi sovrasta di piu' di 20 cm. (io sono alto 185 cm circa) e ad occhio penso che pesi sui 130 kg. ma non e' sgraziato nei movimenti, tutt'altro. Comincio a fantasticare  su che favoloso corpo ci sia sotto i vestiti, ma soprattutto di quanto sia lungo e grosso il suo cazzo.
Non voglio perdere tempo e dopo due giorni di sguardi (che lui non disdegna, credo) passo all'attacco.
Con la scusa di chiedergli un informazione cominciamo a parlare e butto li' le solite domande: come ti chiami, di dove sei ecc.
Lui (si chiama Fabrice) un po' sta al mio gioco ma ad un tratto mi spiazza dicendomi che anche lui mi osservava da quando ero arrivato e che stava cercando il momento giusto per abbordarmi e che anche lui voleva 'farsi un uomo bianco', cosa che non aveva mai fatto.
Allora io ho detto: 'perche' perdere tempo?' e ci siamo diretti verso la sua camera (alloggia nel mio stesso albergo).
Appena entrati non l'ho lasciato respirare. Volevo vederlo nudo per vedere come era fatto ma soprattutto per assicurarmi sei quello che si dice sul cazzo dei neri fosse vero.
E' stato meglio di quanto pensassi.
Il suo corpo era stupendo, aveva la pelle liscia e color ebano e nonostante la sua stazza era ben proporzionato.
Il torace, il seno, la pancia erano quanto di piu' bello avessi mai visto. Il viso era bello rotondo e sempre sorridente.
Per fare un suo braccio servivano tutti e due i miei, lo stesso dicasi per quei tronchi che aveva al posto delle gambe.
La schiena sembrava la pista di atterraggio degli aerei.
Facevo fatica ad abbracciarlo tutto.  Ho abbassato subito lo sguardo e sono rimasto senza parole.
Il cazzo gli penzolava fra le gambe e ho visto che era gia' piu' lungo del mio nonostante non fosse in tiro.
L'ho preso in mano ed e' stata una sensazione indescrivibile.
In breve tempo gli e' diventato duro come il marmo e talmente grosso che non riuscivo a tenerlo in una mano.
La cappella era enorme.
Per la lunghezza credo che fosse vicino ai 25 (ma forse esagero anche se non piu' di tanto).
Credo di essere rimasto con la bocca aperta perche' l'ho visto sorridere come per dire:' hai visto?'
Non ho perso tempo, ho fatto sdraiare Fabrice sul letto e ho iniziato a fargli un pompino e, per quanto me lo consentiva la grossezza del cazzo, me lo sono infilato in bocca.
Facevo fatica a succhiare il cazzo e per fare un lavoro come di deve dovevo aiutarmi con le mani. Ma non mi sono lamentato, anzi!!!
Dopo un po' mollo la belva e salgo sopra di lui e comincio a succhiarlo e a baciarlo dappertutto, gli metto la lingua in bocca, e nel frattempo comincio a fargli una sega. Ad un certo punto mi ferma e mi dice: 'adesso tocca un po' a me', e tocco il cielo con un dito.
Nonostante la sua mole non e' brutale, anzi e' molto dolce e delicato.
Anche lui mi succhia e bacia in ogni parte del corpo e quando mi prende in bocca il cazzo (che a confronto del suo sembra una miniatura) trattengo il respiro dalla goduria che sto provando e quasi mi sembra di svenire.
Sono troppo eccitato e quando sono in quello stato non riesco a trattenermi e sborro alla svelta, ma lui sembra non preoccuparsi, anzi mi lecca lo sperma e mi pulisce la cappella.
Per ripagarlo di tanto godere gli riprendo in bocca l'uccello perche' ho deciso di farlo sborrare.
Dopo dieci minuti e con l'aiuto delle mani ci riesco e vengo innaffiato da una tale quantita' di sperma come non credevo fosse possibile produrre.
Dopo che ci siamo ripuliti per un po' restiamo abbracciati vinto dalla fatica. Credo che ci siamo assopiti perche' mi sembra che il sole sia un po' calato. Lo sveglio e dopo un bacio con lingua, Fabrice mi sussurra un orecchio che e' stata una scopata fantastica e che  gli uomini bianchi sono meglio di come credeva.
Lo ringrazio a nome della 'categoria' e gli dico che anche gli uomini di colore non sono male. Fabrice fa finta di offendersi e mi sorride e mi sussurra che la prossima volta me lo vuole mettere nel culo.
Io faccio finta (neanche poi tanto) di avere paura visto le dimensioni e, dopo un lungo bacio,  ci lasciamo per una doccia avrei voluto farla con lui, ma e' stata solo rimandata) e il cambio di abito per la cena.
Da quella sera e fino alla mia partenza mangiamo allo stesso tavolo. A cena parliamo delle rispettive vite, dei nostri fidanzati passati, di lavoro, di sesso e sotto il tavolo ci facciamo spesso il piedino.
Ci sembra di essere due adolescenti alla prima cotta perche' ogni tre parole ci infiliamo dentro una parola dolce e ci teniamo le mani.
Dopo cena usciamo e andiamo sul lungomare per una passeggiata e al ritorno davanti alla mia camera ci diamo appuntamento al giorno dopo. Lui mi dice che il giorno dopo e' impegnato. Faccio finta di arrabbiarmi e dopo un ultimo bacio ci ritiriamo nelle rispettive camere per la notte. Come  se non bastasse il tempo passato insieme, l'ho pure sognato.
Per due giorni Fabrice e' sparito dalla circolazione. Ho pensato che avesse lasciato l'albergo ma, alla mia richiesta di informazioni alla reception, mi e' stato cortesemente risposto che la camera non era stata ancora disdetta.
Mi ero quasi rassegnato a non rivederlo piu' quando un pomeriggio me lo ritrovo davanti con indosso solo i pantaloncini (che visione!!) e mi saluta come se niente fosse.
Non so se essere piu' contento o arrabbiato.
Lui capisce la situazione e non mi lascia nemmeno aprire bocca. Mi bacia sulla guancia e mi invita a salire in camera sua per continuare da dove ci eravamo interrotti la volta precedente.
Non me lo faccio ripetere e in pochi secondi raggiungiamo la sua camera e ci chiudiamo la porta alle spalle. Stavolta e' lui che mi spoglia e mentre lo fa mi sussurra che gli sono mancato e che una gran voglia di fare l'amore con me.
Ma anche lui e' mancato molto a me e anche io ho la sua stessa voglia. Mi fa sdraiare sul letto e comincia a leccarmi succhiarmi tutto il corpo e quando prende in bocca il mio cazzo non capisco piu' niente perche' inizia un pompino che e' la fine del mondo perche' ci sa davvero fare di bocca e di lingua.
Potrei morire in quel momento ed essere contento perche'  sto facendo l'amore con un uomo meraviglioso.
Non riesco a respirare dalla foga che ci sta mettendo e nonostante sia sopra di me con tutta la sua stazza lo lascio fare perche' mi piace sentilo tutto sopra di me. A fatica riesco a fermarlo e a dirgli che non c'e' fretta e che possiamo restare a letto fino al giorno dopo se vuole. Dopo molti palpeggiamenti riesco a farlo sdraiare sul letto e dopo avere ripreso fiato tocca a me leccare e succhiare tutto il suo bellissimo ed abbondante corpo.
Gli prendo in bocca il cazzo e come la volta precedente devo aiutarmi con le mani perche' la mia bocca non ce la fa a contenerlo tutto. Ci metto tutto l'impegno che posso e quando dopo un tempo che mi sembra infinito mi riempie la bocca del suo sperma mi accascio sul suo ampio ed accogliente torace vinto dalla fatica.
Dopo qualche minuto di riposo sento che mi scuote le spalle e senza tanti giri di parole mi chiede se voglio prenderlo nel culo. Immaginavo che me lo avrebbe chiesto per cui gli faccio notare se si rende conto di che cosa ha in mezzo alle gambe e che il mio povero buchino non potrebbe mai accoglierlo tutto.
Fabrice cerca di tranquillizzarmi dicendomi che non e' necessario che entri tutto e che sara' il piu' delicato possibile.
Nonostante tutto io voglio che mi inculi per cui dopo averlo baciato gli dico di darsi da fare.
Mi fa mettere a 90° e cerca di dilatarmi il buco del culo con tutti i trucchi che conosce, me lo lubrifica con la saliva e dopo essersi bagnato l'uccello mi appoggia la cappella all'entrata del culo.
Quando comincia a spingere per farlo entrare mi irrigidisco perche' e' troppo grosso e sento male. Allora Fabrice cerca di farmi rilassare, mi massaggia schiena e sedere e ricomincia a spingere.
Entra ed esce fino a che il suo cazzone riesce a farsi strada dentro di me e alla spinta finale per rompermi definitivamente il culo lancio un urlo di dolore che credo si sia sentito anche nelle camere vicine.
Sto sudando ma anche godendo come non mai.
Ho nel culo un cazzo enorme e non credevo fosse possibile una cosa del genere, ma grazie all'abilita' di Fabrice ho realizzato qualcosa che non avevo mai fatto.
Ormai il cazzo si e' fatto largo e Fabrice continua a stantuffare e sento che sta godendo anche lui dai gemiti che mi arrivano alle orecchie.
Ad un certo punto non riesce piu' a trattenersi e riversa nel mio culo una quantita' impressionante di sperma.
Quando tutto e' finito si sdraia accanto a me e in un orecchio mi sussurra: 'hai visto che non e' stato cosi' terribile?'
Avevo ancora il culo che mi bruciava, ma ho sopportato un po' il dolore e per tutta risposta mi sono tolto Fabrice di dosso, l'ho messo a gambe divaricate e quando il cazzo mi e' ridiventato duro (con lui vicino e' facile) ho cominciato subito a incularlo senza tanti complimenti.
Probabilmente non gli procuravo il dolore che lui ha dato a  me, ma io ci ho messo tutta la foga e la potenza che potevo permettermi. Spingo sempre piu' forte fino a rompergli il culo e sento che e' entrato tutto.
Continuo a montarlo tenendolo per i fianchi per aumentare la forza ed entrambi lanciamo grida di piacere e quando gli vengo dentro mi stacco da lui e mi butto esausto sul letto.
E' stata una scopata di rabbia ma molto eccitante. Quando mi riprendo mi volto verso Fabrice e lo accarezzo, lo bacio, lo lecco e ne vengo abbondantemente ricambiato e i nostri corpi sembrano penetrare l'uno nell'altro.
Dopo non so quanto tempo decidiamo di fare la doccia insieme per toglierci di dosso il sudore e lo sperma che ci si e' appiccicato sul corpo.
Il piatto non e' grande abbastanza per entrambi ma non importa, diventa una scusa per continuare a toccarci dappertutto quando ci insaponiamo a vicenda.
Finisce che ricominciamo a fare sesso (come se non ne avessimo fatto abbastanza) e la doccia dura piu' dello stretto necessario.
Quando usciamo ci rivestiamo e scendiamo per la cena. Siamo entrambi piuttosto affamati perche' durante la nostra ginnastica sessuale abbiamo bruciato parecchie energie.
Sono rimasto all'albergo due settimane durante le quali sono andato a letto con Fabrice diverse volte, sempre con reciproca soddisfazione.
Non l'ho piu' rivisto, ma e stata un esperienza impagabile che non si puo' dimenticare.

SlaveF

Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it

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