ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Mutanda fradicia

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


In un racconto precedente ho cercato di fare una carrellata veloce sulle tecniche di abbordaggio nei cinema a luci rosse.

Tra le esperienze più gratificanti quella di aver conosciuto Antonio, sicuramente è quello che mi ha dato maggiori soddisfazioni.

L'incontro con Biagio e Carmine però mi hanno fatto scoprire nuovi modi di divertirsi, pratiche inconsuete ma che comunque hanno portato una ventata di novità e fantasia.

Biagio mi ha colpito subito appena l'ho visto entrare in sala.

Molto spesso si stava all'entrata della sala per vedere chi fossero i nuovi potenziali uominicon i quali tentare un approccio.

Vicino al tendone ancora stile anni 70, di un velluto pesantissimo color marrone, c'erano 3 gradini che portavano direttamente alla biglietteria per cui pur rimanendo in un certo senso nascosti, si riusciva a vedere il movimento in entrata e in uscita dei clienti del cinema.

Biagio mi colpì subito appena arrivò alla biglietteria.

Un uomo sulla cinquantina, di corporatura tozza, completamente calvo, indossava solo una camicia bianca e un paio di pantaloni lunghi bianchi di lino.

Al di sotto si vedeva l'intimo indossato, tanto leggero era l'abbigliamento. Ricordo ancora bene il paio di slip neri che risaltavano nel pantalone anche perchè essendogli caduto il biglietto aveva dovuto chinarsi per raccoglierlo e non c'erano dubbi sul favoloso tanga che portava.

Uno spettacolo davvero eccezionale nel vedere quel sedere dalla forma perfetta, a prima vista sodo, ben fatto.

Non persi un attimo di tempo e decisi di mettermi dove si sarebbe accomodato questo bell'esemplare di maschio.

Salì in galleria e si mise sul penultimo gradino in piedi ma con i gomiti appoggiati al corrimano e con la schiena (e quindi il culo !!!) in posizione decisamente inarcata, quasi volesse fare sfoggio delle sue bellezze semi coperte.

Mi misi immediatamente dietro per cercare di scorgere qualcosa di più.

Effettivamente da vicino il panorama che si presentava era a dir poco fantastico.

Si, dovevo fare qualce cosa al più presto. 

Non potevo lasciare che quest'uomo diventasse preda di altri assatanati come me, doveva essere mio, solo e unicamente mio.

Adottai la tecnica dell'acciecato.

Salendo i gradini feci finta di vederci poco e mettendo le mani avanti per cercare di toccare il corrimano o il muro o quant'altro potesse darmi un riferimento... guarda caso, con un colpo deciso toccai il fondoschiena dell'uomo.

Fingo e chiedo prontamente scusa per non averlo visto... eehhmmm, eccome se l'ho visto !!! Avevo gli occhi sgranati per cercare di non mancare l'obbiettivo.

La sua reazione fu inaspettata.

Si gira e chiede scusa a me dicendomi che non avrebbe dovuto sostare sugli scalini ma avrebbe dovuto sedersi su una sedia come tutti gli altri.

Gli dico che anche io solitamente mi fermo in piedi sulle scale perchè seduto mi stanco presto e che non c'era bisogno di scusarsi anche perchè gli confesso che ho avuto modo di conoscere proprio un bel tipo.

Lui si mette a ridere, mi prende la mano e me la porta sul suo culo dicendomi:

- Sai, come ho sentito la tua mano sul mio culo, ho capito subito che eri interessato. Ma... prego per me non ci sono problemi.

Dicendo così, assicuratosi di essere soli, si slacciò il pantalone e mi disse di infilarci la mano. Non me lo sono fatto ripetere due volte.

Ora la mia mano era più viva che mai.

Avendo solo un tanga addosso potevo sentire subito le sue natiche tra le mie dita.

Due glutei davvero duri, che si lasciavano palpare e schiacciare per bene.

Biagio si inarcò di più e mi disse di mettergli un dito dentro.

Il suo buchetto era caldo.

Prima di riuscire a entrare sentii che il suo orifizio era avvolto e protetto da una folta e godereccia peluria.

Estrassi il ditto, me lo leccai per bene per sentire il sapore e per lubrificarlo prima del suo debutto in quella caverna così accogliente.

Mi feci ancora più spazio e col dito medio riuscii a penetrarlo quasi interamente.

Biagio ebbe un sussulto di piacere.

Non curandosi di eventuali guardoni, si slacciò completamente i pantaloni.

Mancava poco che il suo uccello ancora avvolto dallo slip microscopico strappasse quel lembo di cotone tirato al massimo dalla forte erezione.

Sempre con un dito dentro mi inginocchiai e dopo aver liberato l'asta nerboruta gli offrii la mia bocca.

Emozionato presi con la mano destra l'asta.

Alla base una folta peluria marcava ancora di più il suo sesso voglioso.

La sentivo morbida sulla mia mano intanto che mi portavo alla bocca quel bellissimo cazzone turgido, grosso, duro.

Feci sparire la cappella nelle mie fauci. Socchiusi leggermente le labbra per non fargli male, cercai di abituarlo il più presto possibile ai ritmi della mia pompata.

Estraevo il suo cazzo lentamente facendo passare la lingua lungo tutta la lunghezza del suo pene.

Appena fuori la cappella, spalancavo di nuovo la bocca per fare spazio al bellissimo uccello di Biagio e me lo ingoiavo fino alla gola.

Sentivo Biagio gemere sempre più forte, pensavo stesse già per venire.

Troncai il pompino per dedicarmi a un altro lavoro di bocca. Mi misi dietro di lui e dopo avergli allargato per bene le natiche, ci infilai tutta la mia lingua.

Andavo sempre più in profondità nella speranza di raccogliere i suoi umori per gustarmeli.

Il suo buco, nonostante fosse ben nascosto, era ormai dilatatissimo.

Mi pregò di infilarci ancora un dito, poi due, poi tre... fino a che espresse il desiderio di avere tutta la mano infilata.

Notai da subito che avevo già le dita tutte bagnate, i suoi succhi cominciavano già a colare in abbondanza.

Gli proposi però di spostarci da quella posizione.

Chiunque avrebbe potuto sostare sulle scale e vederci, anche se a dire il vero, la maggior parte dei clienti frequenta il cinema non tanto per vedere il film ma soltanto per poter rimediare un momento di sesso con qualcuno.

Optammo per spostarci di sopra in prossimità dell'antibagno dove c'era una specie di rientranza seminascosta, quasi un sottoscala e dove solitamente non ci andava nessuno. Biagio si alzò i pantaloni alla bene in meglio senza neppure allacciarseli ma tenendo la parte superiore con la mano sinistra in modo che non gli calassero.

Raggiungemmo l'angolo nascosto, semibuio e per fortuna deserto. In un attimo si calò di nuovo il pantalone e così feci anche io spogliandomi quasi completamente, sicuro di non essere visti.

Biagio mi chiese di nuovo la mano dentro di se.

Lo feci appoggiare al parapetto e gli feci allargare le natiche come in precedenza.

Un'altra umettata con la mia lingua e poi senza troppi preamboli gli infilai quattro dita.

Lo abituai per un po' fino ad allargalo ulteriormente e dopo avergliele estrarre chiusi tutte e 5 le dita quasi a formare un pugno e senza molta fatica riuscii a penetrarlo fino al polso.

Con movimenti lenti gli masturbai per bene il culo ammorbidendogli persino lo sfintere e a penetrarlo fino all'avambraccio.

E' la prima volta che praticai il fisting e devo dire che la cosa mi piacque parecchio anche perchè notavo che Biagio godeva parecchio.

La mia mano era tutta bagnata e questo confermava il piacere che quell'uomo provava con quella particolare penetrazione.

Ormai avevo creato una caverna e avendo raggiunto un'erezione veramente notevole con una cappella che mi si era ingrossata parecchio, penetrai quel favoloso culo tondo e massiccio.

Non ce la facevo più. Tentai di fermarmi ma notai che Biagio non ne voleva sapere e continuava a sculettare in modo che mi eccitassi ulteriormente tanto che dovetti sculacciarlo a lungo per riuscire a fermare questa sua impellente voglia di essere riempito.

Finalmente riuscii a tirarlo fuori ed era completamente fradicio.

Ancora fortemente eccitato mi disse che a lui piaceva molto sentirsi bagnato completamente anche dopo il rapporto e mi chiese di venire nelle sue mutande in modo che anche per le ore successive avrebbe provato la sensazione di essere posseduto,

Velocemente si mise il tanga, mi prese l'asta ancora durissima e se la mise dentro il suo pacco. Venni copiosamente tanto che parecchia sborra gli fuoriuscì dallo slip. La raccolse e se la spalmo dietro in modo che sia il suo cazzo che il suo culo erano pieni del mio prezioso liquido.

Non contento mi chiese di masturbarlo velocemente e senza che nemmeno mi accorgessi si riempì ulteriormente del suo sperma.

Pienamente soddisfatto mi chiese se ci saremmo rivisti presto promettendomi che si sarebbe messo un abbigliamento intimo più consono e adatto a contenere tutto il mio abbondante godimento.

Non ho potuto rifiutare un invito simile.


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