ORSI ITALIANI MAGAZINE



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Nello spogliatoio  

Un racconto di SlaveF


La stagione sportiva e' finita. La squadra di calcio del mio paese, che milita nel campionato di prima categoria, ha conquistato una onorevole salvezza classificandosi a meta' classifica.
Alla fine del campionato bisogna dare una sistemata generale al campo e alle strutture collegate in vista della stagione successiva e nonostante l'impianto sia del comune la manutenzione ordinaria viene spesso svolta da volontari.
Claudio e' uno di questi. Durante i fine settimana si reca allo stadio e poco per volta esegue quanto c'e' da fare alternandosi con altre persone. Questo particolare fine settimana e' dedicato alla pulizia a fondo degli spogliatoi e il giorno prima mi chiede se voglio dargli una mano perche' non ha trovato nessuno disponibile (spesso e' cosi' quando si lavora gratis!).
Accetto volentieri anche perche' quest'anno non sono andato da nessuna parte ed e' un modo per passare qualche ora. Non ci mette fretta nessuno e possiamo fare con calma.
Claudio poi mi e' sempre piaciuto ma per una serie di motivi non ho mai potuto 'approfondire' la sua conoscenza. Secondo me e' un bell'uomo. E' della mia stessa corporatura solo un po' piu' abbondante ed e' soprannominato 'GATO' per una sua vaga somiglianza ad un felino. Il sabato mattina ci troviamo al campo sportivo per iniziare il lavoro.
Fa caldo e dopo un po' siamo costretti a toglierci la maglietta per non inzupparla di sudore e mi blocco.
Non avevo mai visto  Claudio a torso nudo e resto fermo.
Lui e' biondo (anche se ha i capelli rasati) e la pelle chiara che non si abbronza molto. Non e' peloso (ma questo lo immaginavo) ma e' bello rotondo. Comincio a fantasticare sul resto del corpo, il culo e il cazzo, di quanto possa essere dotato.
Sembro imbambolato.
Claudio se ne accorge e con un sorriso appena accennato mi dice: 'prima diamo una bella pulita che al divertimento ci pensiamo dopo.'
Io rimango interdetto, non pensavo di essere un libro aperto ma probabilmente l'essermi incantato un attimo di troppo mi ha tradito.
Avrei voluto scappare ma Claudio mi rassicura: 'guarda che anche tu mi piaci. Perche' credi che abbia chiesto a te di venire con me?'
Sono senza parole ma ora che le cose sono piu' chiare anche piu' sereno. 
Lavoriamo senza sosta per un paio di ore quando  Claudio mi chiede se voglio fare una pausa.
Accetto volentieri anche perche' sono un po' stanco.
Ma la pausa che Claudio ha in mente non e' per uno spuntino o quantomeno non solo. Ormai il ghiaccio era rotto e allora tanto vale farsi avanti.
Lo attiro verso di me e gli stampo un bacio sulla bocca con la lingua che gli arriva fino in gola al quale lui risponde con passione. In un attimo siamo nudi sul pavimento in legno dello spogliatoio e le nostre braccia non stanno mai ferme.
Abbiamo aspettato molto tempo questo momento e vogliamo palpare ogni centimetro de l nostro corpo. Siamo talmente avvinghiati l'uno all'altro che sembriamo una persona sola.
Le nostre bocche vogliono assaggiare tutto quello che trovano.
Con il respiro affannato ci stacchiamo e sono io che mi precipito sul suo cazzo. Non e' particolarmente lungo ne' grosso ma mi avvento su di esso come se non ne avessi da mesi.
Comincio a succhiarglielo fino alla radice quasi con rabbia come se fossi arrabbiato con Claudio per avermi nascosto il suo tesoro e lo sento emettere gemiti di piacere e lo spompino con tanta forza che non riesce a trattenersi e mi inonda di sperma.
Com'e' bello caldo!!!
Claudio non e' stanco e appena dopo avere sborrato mi ribalta di schiena e inizia a succhiarmi il pisello. E' bravo e lo fa meno animalescamente di me (difatti sto godendo da matti!!!).
Quando non resisto piu' e' il mio turno di venirgli in faccia. Ma non ne abbiamo abbastanza e dopo esserci puliti la cappella continuiamo a scoparci. Lo metto a 90 gradi e comincio a leccargli il culo (non ho pensato se sia pulito o meno) e contemporaneamente gli faccio una sega con una mano. Lo sento gemere e allora non smetto.
Quando mi sono stancato di leccare sputo saliva sulla mia cappella e nel suo buco del culo (che nel frattempo si e' un po' dilatato) e senza avvertirlo lo penetro dapprima con dolcezza e poi sempre piu' forte fino a che e' dentro tutto.
Ora i gemiti (soprattutto all'inizio) non sono solo di piacere, ma sono troppo eccitato e vado avanti fino a quando gli inondo il buco di sborra. Stanco  mi accascio sulla sua schiena e per calmarmi un poco gli stampo qualche bacio su di essa. Non mi sono ancora ripreso che le la sua reazione mi coglie impreparato e non reagisco.
Mi sdraia di schiena, mi alza e divarica le gambe e col suo cazzo bello duro mi penetra senza lubrificarmi il culo. Lancio qualche urlo forte (soprattutto per la sorpresa, ma non solo) e dopo mi adatto al suo ritmo.
Mi monta in modo quasi animale come in risposta alla mia montata precedente. Ci da dentro come un forsennato e quando mi sborra dentro si posa sopra di me sfinito. Restiamo cosi' per qualche minuto, poi ci separiamo e restiamo sdraiati sul pavimento. Siamo stanchi e abbiamo ancora del lavoro da fare tra i quali pulire anche le docce.
Non l'avessimo mai fatto!!! Per scherzo, gli apro l'acqua sopra la testa e lo bagno tutto.
Claudio fa finta di arrabbiarsi, e mi attira verso di se sotto l'acqua.
In poco tempo questa diventa calda e riaccende le nostre voglie appena sopite. I nostri cazzi ridiventano subito duri come il marmo e ognuno li mette fra le cosce dell'altro e si ricomincia…
Dopo un bacio con la lingua mi abbasso sul suo pistolone e co prendo in bocca. Voglio farlo sborrare di nuovo, ma non sara' facile. Sentire l'acqua sulla pelle mi ridona quelle energie che credevo di non avere piu'.
Ma anche Claudio e' di nuovo ar
zillo e cio' fa si che la scopata riacquisti vigore da parte di entrambi. Le leccate, i succhiotti, le seghe hanno un nuovo impulso. Vorrei metterglielo ancora nel culo ma mi accontento di fargli sentire quanto sia duro.
Lui invece non si accontenta, ma non me lo mette nel culo, me lo infila in bocca e io non mi lamento e quando sento i suoi gemiti che accelerano mi sborra in bocca quel poco che e' riuscito a ricaricarsi. Ma adesso e' meglio smettere davvero, siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Facciamo lo spuntino completamente nudi, poi indossiamo solo i pantaloncini e ricominciamo il lavoro stanchi ma soddisfatti.
Quando ci trovavamo vicini ci scambiavamo un bacio o un'effusione ma non ci siamo piu' fermati a scopare anche se ne avevamo ancora voglia.
Non vedo pero' come fosse possibile visto quanto ci abbiamo dato dentro e l'enorme quantita' si sborra che abbiamo prodotto.
Forse perche' era la prima volta che facevamo sesso insieme e la novita' ci ha dato una forza e una durata che non credevamo di avere. E' stata una scopata fenomenale e visto che ormai il dado era tratto, sarebbe bastato un cenno di uno dei due per sapere se ne avessimo voglia.
Da quella volta in poi sono diventato l'aiutante preferito di Claudio per la manutenzione ordinaria del campo.
Naturalmente ci incontravamo anche da altre parti con reciproca soddisfazione.

FINE

SlaveF
Per contatti e suggerimenti: franco.prestini @libero.it

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