ORSI ITALIANI MAGAZINE




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Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

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L'orso nipponico

Un racconto di Danny


I racconti pubblicati possono contenere descrizioni di sesso non sicuro: ricordate, sono opera di fantasia! Nella vita reale praticate sempre il Sesso Sicuro usando il preservativo.

The stories published in this section may contain descriptions of unsafe sex: remember, it's fiction! In real life always practice Safe Sex by using condoms.


Finalmente il gran giorno e' arrivato.

Sono anni che sogno un viaggio in Giappone. Sara' perche' mi piace molto la cultura di questo paese, sara' che m’incuriosisce molto scoprire un mondo differente dal mio, sara' perche' ho voglia di uscire dalla solita routine quotidiana ma finalmente e' l’occasione che aspettavo da tanto.

Ad essere sincero ho voglia di scoprire anche il mondo maschile di questo paese.

In giro c’e' poco sull’arte amatoria degli orsi giapponesi. O meglio, quel poco che c’e', lascia un alone di mistero su come veramente il popolo orientale si destreggia a letto con i suoi simili. Non so se e' una sorta di pudore o altro. Di fatto, anche i filmati che circolano non mostrano mai in chiaro le varie scene di sesso come siamo abituati a vedere.

Eppure dai visi si vede chiaramente che provano tantissimo piacere pur rimanendo composti, quasi avessero pudore ad esternare il loro godimento.

Forse e' anche questo il bello, lasciare spazio all’immaginazione spesso porta la nostra fantasia molto in alto e si sa che in questi casi cresce anche l’eccitazione.

L’aereo decolla e so gia' che mi aspettano molte ore di volo. Mi sono attrezzato: un paio di libri, un fumetto, il mio immancabile lettore MP3 e il fido notebook che non puo' restare a casa. Poi sicuramente ci scappa una bella dormita e chissa' mai che sogno la mia vacanza nipponica.

Il viaggio inizia nel migliore dei modi. Giusto da parte a me si accomoda un bellissimo signore giapponese di mezza eta', ben piazzato, completamente calvo e ben rasato, panciotta prominente e braccia possenti. Indossa un elegantissimo completo blu sopra una camicia bianca impreziosita da un raffinato ricamo sul taschino che richiama una nota azienda italiana di confezioni. Sicuramente avra' approfittato del buon gusto della moda italiana e si sara' regalato oltre a quella chissa' quali altri capi.

Mi colpisce molto il suo viso dai lineamenti delicati ma allo stesso tempo molto decisi. Direi un aspetto quasi tenebroso.

Gli occhi tipicamente orientali per il taglio, ma di un azzurro intenso che gli illuminano il viso in un modo molto particolare. Beh avrete gia' capito: mi piace, mi piace molto.

Alla prima occasione cerco di attaccare bottone con una scusa banale. Mi sorride (oddio che dentatura perfetta, che sorriso accattivante) e io gli sorrido. Parla un inglese molto fluente, ci presentiamo. Si chiama Higashikuni ma mi dice di chiamarlo pure 'Higa' visto che il suo nome e' lungo e potrei avere difficolta'.

Ci stringiamo la mano, la sua ha una presa molto forte, virile.

Le hostess ci portano il pranzo e dopo aver mangiato, ancora una breve conversazione e entrambi ci addormentiamo.

Improvvisamente sento la mano di Higashikuni che appoggia sulla mia gamba. Sono davvero stupito ma faccio finta di nulla. Piano piano sento che la mano mi accarezza tutta la coscia come se fosse un massaggio.

Sono gia' eccitato si capisce dal rigonfiamento che lui nota subito. Sembra molto compiaciuto e senza esitare porta la sua mano sul mio cazzo quasi voglia sentire la consistenza.

Mi slaccia i pantaloni mentre con la mano sinistra si toglie la cravatta e si sbottona la camicia. Lascia il mio pacco e con la mano destra si affretta a sfilare i suoi pantaloni.

In pochi secondi me lo ritrovo in piedi davanti praticamente nudo, incurante di tutti i passeggeri e del personale di bordo.

Higa indossa solo uno perizoma blu mozzafiato ha una evidentissima erezione.

Un bellissimo uccello, non molto lungo ma di dimensioni davvero ragguardevoli e molto consistenti. Alla base una folta peluria ricciolina che e' la parte terminale di una foresta di peli ben curata che ricopre tutto la sua pance e il suo petto.

Non resisto e gli metto le mani sulle natiche: un culo fantastico, sodo, dalla forma perfettamente rotonda. E’ completamente liscio.

Davvero un’emozione indescrivibile. Con le mani mi prende la testa e l’ avvicina al suo cazzone pulsante.

La cappella e' davvero molto grossa, sono molto eccitato, spalanco le fauci come un serpente davanti alla sua preda.

Lentamente faccio scivolare l’asta turgida di Higa che subito ha un sussulto di piacere.

Chiudo la mia bocca e mi muovo in modo che l’appetitosa asta vada su e giu' dentro la mia bocca, delicatamente.

Sento ogni nervatura, sento le pulsazioni, sento l’ingrossarsi ancora di piu' del suo pene.

La mia lingua non gli da tregua, e' un susseguirsi di brevi e sapienti colpetti su ogni centimetro del suo sesso.

Allargo ancora la bocca maggiormente per assaporarmi la cappella che sembra per esplodere.

D’istinto chiudo subito la bocca premendo leggermente con le mie labbra per non farlo venire subito.

Il suo respiro si fa affannoso e suda. Lentamente si stacca da me, me lo ritrovo ancora col suo cazzo davanti al mio viso.

Mi sbottona lentamente la camicia e me la sfila insieme ai pantaloni. Il mio slip e' gia' completamente fradicio dei miei umori.

Abbassa lo schienale e mi distende sulla poltroncina. Con le mani inizia un superbo massaggio per tutto il corpo. Si sofferma sui miei capezzoli ora duri, lunghi, ingrossati.

Abbassa la testa e roteando la lingua me li lecca per bene partendo dalla parte esterna fino alla punta.

E’ un delirio. Il mio cazzo turgido sfiora il suo, si toccano, si bagnano dei rispettivi umori che rilasciamo copiosamente.

Higa si stacca con la bocca e inizia a torturarmeli con un accurato lavoro delle sue dita.

E’ di un’abilita' straordinaria, un gioco di rotazione che mi fa alzare il livello dell’adrenalina per il dolore e il piacere che sono all’unisono. E intanto col suo bacino si spinge sempre piu' verso di me fino a che sento il suo cazzo sotto le mie palle gia' piene. La sua asta si alza e si abbassa quasi volesse massaggiarmele.

Non ho mai provato nulla di simile, e' bravissimo. E’ molto attento al mio piacere e quando capisce che sono in preda ormai a forti spasimi di godimento si ferma, mi guarda negli occhi, mi fa cenno col dito di calmarmi, mi afferra per il bacino e mi gira in modo deciso.

In un attimo, quasi senza accorgermi mi ritrovo a gattoni sulla mia poltroncina. Sento le sue mani che afferrano il mio petto e scivolano verso il mio ventre sempre come in un benefico massaggio. Con delle lievi pressioni sul basso ventre stimola il mio cazzo che si inturgidisce ancora di piu'.

Mi inarco maggiormente e sento staccare le sue mani dal mio ventre e le appoggia sulle mie natiche.

Anche il mio culo viene massaggiato per bene, con tutte le dita sento delle pressioni sulle natiche che mi aiutano a dilatarmi.

Sento che affonda la sua lingua dentro di me: e' un’esplosione di piacere.

E’ pazzesco il modo in cui mi sta scopando con la sua lingua: la sento entrare per parecchio e uscire a una velocita' inaudita.

Non ce la faccio, no mi trattengo piu' e dopo aver soffocato un urlo di piacere inondo la sua bocca del mio orgasmo anale. Sento ancora la sua lingua che lecca per bene tutto il mio culo per non lasciare nemmeno una goccia del mio piacere.

Raggiungo una dilatazione molto vistosa e lui capisce benissimo cosa pretendo ora.

Certo, lo pretendo, mi ha fatto raggiungere un livello cosi' intenso di godimento che ora non posso piu' fare a meno di sentirlo dentro di me.

Con un colpo deciso e forte entra tutto, mi spacca in due le viscere, e' un piacere che mi parte dalla testa e via via mi attraversa in tutto il corpo come una scossa. Il suo cazzo si fa spazio sempre di piu', le sue palle ingrossate sbattono rumorosamente contro il mio culo quasi volesse farle entrare.

Si ferma qualche istante, riprende e poi si ferma. Mi assesta due, tre, quattro sculacciate. Mi fa sculettare come una troia, sto perdendo il controllo, lo desidero, lo voglio, lo voglio, lo voglio.

Le sue mani ritornano a massaggiarmi il petto fino al mio ventre. Sfila il suo uccello dal mio antro, mi gira nuovamente e mette le mie gambe sulle sue spalle.

Sento ancora le sue dita farsi spazio nel mio buchetto. Sono completamente perso da un uomo che ha ormai il totale potere del mio corpo.

Mi dilato ulteriormente, ancora una volta per fargli capire che lo voglio, che desidero che mi possieda. Lo sento ancora tutto dentro di me, avvicina la sua bocca alla mia e mi bacia prima dolcemente e poi con gran foga sento la sua lingua quasi fino in gola.

La sua mano mi prende il cazzo, lo stringe e lo rilascia, lo ristringe di nuovo quasi volesse sentire e controllare le mie pulsazioni.

Poi prende delicatamente le mie palle per sentire la consistenza. Non lascia nulla al caso. Con questa continua esplorazione del mie corpo vuole essere sicuro che i miei sensi siano totalmente comandati da lui, che io provi l’apice del piacere perche' lui lo desidera.

E’ molto attento alle mie sensazioni, il suo piacere e' unicamente in funzione del mio.

Vedendo che sono in preda a altri violenti movimenti di piacere ancora una volta accelera il ritmo della sua scopata fino a farmi raggiungere per la seconda volta un potente orgasmo anale che inonda questa volta tutto il suo cazzo.

Un forte urlo 'Xuaanngo haiii' e dentro di me si scatena l’inferno: una fontana di sperma mi invade dappertutto con schizzi di una gittata di tutto rispetto.

Sento un calore fortissimo arrivarmi sino allo stomaco. Il mio uomo per quasi un minuto non fa che eiaculare il suo caldo seme dentro il mio culo ormai sazio e pieno del nettare prezioso di Higa.

Higashikuni si sfila dolcemente dal mio sedere, riprende la mia asta nella sua bocca e dopo due soli colpi della sua frenetica lingua fanno esplodere tutto il mio piacere fino in gola.

Sono esausto ma sento ancora le sue mani su di me in un rilassante massaggio, vuole rianimarmi dopo questa scopata colossale. Piano piano mi riprendo….

Sento confusamente dal megafono l’invito ad allacciarci le cinture perche' stiamo atterrando.

Mi giro, vedo Higa che sta riponendo il giornale nella sua ventiquattrore, mi sorride e mi dice 'Welcome in Tokio'… oddio, solo ora realizzo che e' stato tutto un sogno.

Speriamo almeno sia stato premonitore per la mia vacanza nipponica.


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