ORSI ITALIANI MAGAZINE


Il Trofeo

(Settima Parte)

Un racconto di Maurorso

 

 

Ciro

Come mi rilassa farmi fare una bella pompa a meta' pomeriggio, certo che arrivare in quello spogliatoio e ritrovarmi un bel maschietto nudo con un bastone infilato nel culo e' stato un momento davvero unico e irripetibile, non potevo lasciarmelo scappare!

Io sono un tipo focoso di natura, siculo caldo e sempre arrapato e la cosa che amo di piu' e' il bel culo stretto e sodo di un uomo, dalle chiappe pelose o glabre, prominenti e tonde o compatte e dure, comunque sia il culo maschio e' il mio preferito.

Lo sanno bene i miei colleghi che arrivano in caserma freschi freschi di accademia, non passano piu' di un paio di notti in camerata prima di ritrovarsi il mio cazzo in culo!

Non a tutti e' gradito il trattamento che gli riservo ma devono subire se non vogliono finire nei guai! Io sono un tipo molto deciso e autoritario, uso i miei metodi di persuasione senza pieta', passero' presto di grado me lo sento, soprattutto adesso che ho scoperto che il mio Tenente ha i miei stessi gusti.

Comunque a me piace dominare il maschio e sottometterlo ai miei voleri, deve ubbidirmi e farmi sentire quanto mi desidera oppure subire in silenzio.

Anche quei delinquentelli bastardi che finiscono tra le mie mani quando sono in giro in pattuglia soddisfano le mie voglie senza fiatare, altrimenti sono botte!

La mia fisicita' mi aiuta nell'essere dominante, sono un bel maschione forte e grosso, con gli ormoni che mi girano sempre a mille e ho la mano pesante se occorre.

Dicevo che per me il culo e' culo, non faccio distinzione, al massimo della goduria adoro prendere a schiaffoni le chiappe che ho davanti che mi stringono il cazzo e mi fanno godere.

Certo il culo di Rocco e' a dir poco favoloso e lo avrei aperto immediatamente, ma appena ho saputo che era destinato al mio superiore ho dovuto accontentarmi delle sue labbra carnose che mi hanno comunque succhiato l'anima dall'uccello!

Spero che il Tenente non se la sia presa se ho giocato un po' al telefono con lui e con chi gli dara' presto il buco del culo... comunque vedro' subito di che umore e' appena arrivo in caserma.

Sono contento che anche lui, che e' un bel toro da monta come me, ami le chiappe degli uominichissa' che non si riesca a combinare qualcosa assieme prossimamente

Appena varco l'ingresso della caserma quel fesso di Manuel mi saluta, e' il mio attuale collega quando si esce in pattuglia, chiappe rosee e tenere come un maialino, infatti ha una faccia rotonda dalle gote rosse tipiche dei contadini.

Non e' stato difficile arrivare al suo buco di culo quando e' arrivato e anche se lui non me lo cerca, dice di avere la fidanzata, quando lo costringo a prenderlo non fa' tante storie come altri prima di lui e se la gode fino in fondo la mia minchia sicula.

-Il Signor Tenente ti aspetta in ufficio.- Mi dice e io senza neanche dargli un'occhiata sono gia' oltre la porta del mio superiore dopo aver bussato.

-Eccomi Signore.-

-Allora Locascio cosa hai combinato in quello spogliatoio? Perche' non te ne sei venuto via quando hai visto che non c'ero?-

-Il suo amico, Rocco, mi ha trattenuto Signore.-

-Immagino comunque Rocco non e' un amico ma un conoscente.-

- Non si preoccupi Signore, ho apprezzato molto le attenzioni di Rocco e la capisco, voglio dire che di me si puo' fidare... ho i suoi stessi gusti!-

- E che gusti avrei io Locascio? Non dire sciocchezze, sono un uomo sposato!-

- No non si arrabbi Signore, le ripeto che non si deve preoccupare, io sono muto come un pesce e poi anch'io quando si tratta di scopare, mi scusi il termine, non sto li' troppo a distinguere se il buco e' maschio o femmina.-

Il tenente mi fissa severo in silenzio per qualche secondo, poi capisco da un suo mezzo sorriso che mi ha capito appieno e ci intendiamo senza dover aggiungere altro.

-Bene Locascio, l'importante e' farsi gli affari propri, se hai goduto del servizio di Rocco non mi interessa, per andare d'accordo io e te la parola chiave e' DISCREZIONE. Argomento chiuso.-

- Si' Signore, tra l'altro aggiungo per finire che il giovane mi ha confessato che le ha promesso una cosa che ho pensato bene di non sfiorare neanche con un dito-

Solo con un bastone, penso tra me sogghignando.

-Capisco, apprezzo il tuo rispetto, vedrai che saro' riconoscente per la tua discrezione. Cambiando argomento deve arrivare a momenti mio cognato Romano, non voglio essere disturbato.-

-Romano il CULturista?- Chiedo sottolineando le prime lettere sorridendo.

-Gia'...- sorride anche lui -a quanto pare la sua fama si e' sparsa fino a qui' in casermao hai avuto modo di constatare in prima persona Locascio?-

-Sinceramente Signore non so chi non si sia fatto il culo di suo cognatoio personalmente ho avuto il piacere parecchie volte.-

-Al solito sono l'ultimo a sapere certe cose, se avessi sospettato di Romano non avreiva be' lasciamo perdere, quando arrivano quei detenuti da Regina Coeli?-

-Saranno scortati qui' verso le 19:30 Signore, li avremo in consegna sino all'arrivo della nuova scorta che provvedera' a trasferirli al nuovo carcere, presumo intorno alla mezza notte, per questo rimaniamo in servizio io, l'appuntato Scalia e l'appuntato Ravizzi.-

-Gia' ci mancava anche questa scocciatura a rovinarmi la serata, mai una volta che si riescano a coordinare gli orari! Rimarro' anch'io fino a quando non li hanno portati via.- -Si' Signore, comunque la colpa e' di quelli di Roma che hanno anticipato il trasferimento senza avvisarci...- Veramente io lo sapevo ma volevo tenere qualche ora in piu' i due delinquenti nella nostra cella per eventualmente sfogare il mio sadismo su di loro.

-Basta cosi', vi voglio tutti presenti e all'erta, i detenuti sono due fratelli, pericolosi stupratori e si lasciano dietro una pessima fama. Fai preparare la cella, la voglio vedere sul mio monitor con la telecamera a circuito chiuso e ricordati che dobbiamo pure dargli da mangiare a quei due bastardi! Vai pure.- Saluto ed esco.

Bene, sono contento che io e il Tenente parliamo la stessa lingua, adesso non mi resta che approfittare della situazione.

Andiamo a vedere se e' tutto pronto. La stanza dove teniamo i detenuti o gli ubriachi e' divisa per tre quarti da sbarre di ferro e controllata da telecamere, a proposito devo ordinare la cena anche per noi... Chissa' perche' deve venire quel frocione di Romano dal Tenente... quante volte me lo sono fatto quando lo beccavo a battere in giro nelle aree di sosta! Gran bel culo capiente e bocca esperta.

Ma ecco che sento Manuel, cioe' l'appuntato Scalia, annunciare al Tenente che e' arrivato il culturista. Manuel torna alla gabbiola dell'ingresso ed io mi avvicino piano alla porta dell'ufficio per origliare la conversazione tra i due parenti:

-Allora Romano ti ho fatto venire qui' per chiarire un po' una questione...-

-Guarda immagino gia' Giovanni, non c'e' nulla da chiarire.Ti ho visto in quel parcheggio, non puoi negarlo, ma la cosa rimarra' tra noi se e' questo che ti preoccupa...-

-Io la' ci sono andato per vedere cosa stavi combinando, diciamo che indagavo anche per conto di tua moglie...-

-Lascia stare mia moglie, quello che faccio sono affari miei e tu non sei un investigatore privato e poi non mi sembra che tu eri un semplice spettatore "passivo", o no? Hai gradito il servizio del camionista?-

-Senti stronzetto, ho scoperto che sei una gran vacca e ho avuto conferme da piu' parti, ora posso anche fregarmene basta che non coinvolgi la famiglia e il sottoscritto nelle tue porcherie.-

-Sei un fottuto ipocrita Giovanni, te la sei goduta in quel parcheggio, non negarlo e adesso non sei preoccupato di essere coinvolto in pettegolezzi per causa mia ma perche' hai voglia di continuare per quella strada e temi che lo vengano a sapere... anch'io ci sono passato, ma hai una fottuta paura di perdere la tua immagine di marito fedele-

-Taci! Basta cazzate! Mi stai facendo arrabbiare Romano e non ti conviene-

-E poi c'e' Rocco so tutto bello mio, mi ha telefonato raccontandomi del vostro incontro hard al campo...-

-A proposito di Rocco, ma che cazzo sei andato a dirgli? Che sono bisex? Che mi faccio i ragazzi che vogliono favori da me? Porca puttana Romano!-

-Be' visto che ti sei fatto fare una pompa e te lo vuoi fottere ci ho azzeccato, no?-

Sento un rumore di sedie spostate con violenza non gli sara' mica saltato addosso dalla rabbia? Peccato non poter vedere...La voce irata del mio Tenente si sente fin fuori della porta :

-Adesso tu mi stai a sentire: guai a te se ti fai beccare da qualche mia pattuglia in giro, guai a te se ti esce anche una sola sillaba su Rocco con chicchessia, guai a te se vai a dire in giro che sono bisex-

-E mollami cazzo!-Urla Romano... mi sa che lo sta strozzando!

Squilla un cellulare ed e' la voce del Signor Tenente a rispondere :

-Pronto? Ciao Rocco proprio a te stavo pensando devi fare un salto qui'... bene sono contento, hai preso la decisione giusta, ti aspetto in caserma allora, quando vuoi io sono qui' fino a tardi oggi.-

-Allora hai deciso di sverginarlo nel tuo ufficio?-Sento dire da Romano.

La porta si apre di colpo e, miracolosamente mi ero appena spostato, si affaccia il Signor Tenente, mi vede e mi fa' cenno di entrare.

-Appuntato Locascio porti il signor Romano nella stanza della cella e lo rinchiuda. Deve avere tutto il tempo necessario per schiarirsi le idee il signorino.-

-Ma cosa vuoi fare? Incarcerarmi perche' sono...-Protesta il cognato ma io lo afferro per uno dei braccioni e lo invito a seguirmi, dandogli del 'lei' davanti al mio superiore:

-Forza Signor Romano venga con me.-

Ci allontaniamo dall'ufficio, il culturista non fa storie e anzi sorride scuotendo la testa quasi sconsolato e mi dice:-Ciro mio cognato sta perdendo la testa.-

-Qui' quello fuori di testa sei tu! Ho sentito cosa vi siete detti, ma che cazzo vuoi fare? Sputtanare il Signor Tenente?- Intanto arriviamo alla stanza, la porta della cella interna.

-Non dire stronzate anche tu Ciro, sei della stessa sua pasta...volete fare i maschi etero ma sotto sotto amate fottere gli uomini purche' non si sappia in giro...-

Mi viene un'idea, adesso posso permettermelo con la complicita' del mio superiore e ordino: -Prima di entrare spogliati completamente.-

-Perche'? Entri con me a fare l'amore?- Romano ha il suo sguardo furbo e sensuale ma senza aggiungere altro comincia a spogliarsi e messo a nudo il suo gran corpo gonfio entra in cella col cazzo semiduro lasciando fuori i suoi vestiti e le scarpe.

Pensera' che voglio fare un giochino erotico e ha perso l'atteggiamento polemico.

Io lo chiudo dentro, mi avvicino al citofono che mi permette di comunicare con l'ingresso e dico a Manuel di mettere in funzione la telecamera della cella e di mandarmi il collega Ravizzi che deve essere al garage.

Ritorno verso le sbarre e guardo con fare strafottente l'uomo nudo che si prende l'uccello in mano e comincia a menarselopoi si inginocchia, la sua fame di cazzo e' sempre immensa, appoggia la faccia tra le sbarre e tira fuori la lingua che comincia a muovere su' e giu' da gran porco.

L'invito e' irresistibile e mi scordo per un attimo dei miei doveri, il sangue mi affluisce alla minchia e apro la lampo dei pantaloni liberando l'uccello che si e' gonfiato ed ha raggiunto gia' una bella misura, mi avvicino e lo appoggio sulla sua lingua :

-Succhia troia il bastone del carabiniere!-Lui apre bene la bocca e se lo ingoia fino al pelo mentre io spingo il bacino fin contro le sbarre.

La sua esperienza in fatto di pompe e' grande non c'e' che dire, io afferro con le mani il freddo metallo e comincio a muovere il bacino lentamentemmmm che goduria

Ma ecco che arriva l'appuntato Ravizzi, con la faccia scura e imbronciata di sempre, si mette sull'attenti fingendo indifferenza alla scena: -Comandi!-

-Porta via quegli stracci e poi vieni a darmi il cambio, bisogna sorvegliare quest'uomo, e' molto pericoloso!.-Sorrido guardando in basso incrociando lo sguardo di Romano che continua a succhiare. Il carabiniere raccoglie gli indumenti e le scarpe a terra ed esce, immagino che anche l'appuntato Scalia, cioe' Manuel, si stia godendo la scena dal monitor, spero solo che il Tenente non abbia acceso anche quello del suo ufficio.

Dopo poco ritorna Ravizzi.-Bene rimani qui' tu, dovrebbero arrivare a momenti gli altri due detenuti.-Sfilo l'uccello bagnato di saliva e me lo rimetto nelle mutande, Romano rimane in ginocchio, un po' sorpreso ma intanto si squadra con la coda dell'occhio il mio taciturno collega.

Io esco e penso che l'appuntato Ravizzi e' un vero musone, va bene che ha dovuto subire come tutti i nuovi arrivati il mio cazzo e la cosa non gli e' piaciuta ma ormai sono settimane che non l'ho piu' obbligato a succhiarmelo, so bene quando non devo insistere per non compromettere i buoni rapporti in caserma e per non venire sputtanato, finche' e' la prima volta passa quasi per usanza di caserma per i novellini ma poi bisogna stare attenti infatti con l'appuntato Scalia le cose sono andate diversamente, a lui il cazzo piace grazie al cielo!

Comunque Ravizzi e' un tipo riservato di natura, ex pugile in gioventu' dopo che un avversario gli ha spaccato la faccia ha smesso, la cicatrice al sopracciglio sinistro lo fa sembrare perennemente incazzato, naso schiacciato, mascelle serrate e i capelli rasati a dargli un'aria marziale. Nel tempo libero continua ad allenarsi e mi sa che gli piacerebbe tanto darmi due cazzotti come si deve.

Quando me lo aveva succhiato a momenti me lo mangiava, teneva le labbra strette e continuava a lamentarsi: -Ma se lo faccia fare da Scalia!-

Aveva appena fatto la doccia e io lo aspettavo all'ingresso del dormitorio, appena l'ho visto avvicinarsi con l'asciugamano ai fianchi e in ciabatte gli ho ordinato con tutta l'autorita' che avevo: -Giu' a succhiare il cazzo del tuo superiore se non vuoi passare guai dopo solo un giorno che sei qui'!-

E' stato un inizio non facile per luima l'ha superato, anche se visto che succhiava malissimo ho dovuto tenergli ferma la testa rasata e fotterlo in bocca da solo.

Poi l'ho lasciato li' a sputare tutta la sborra che gli avevo scaricato in gola e da allora i nostri rapporti erano freddi e distaccati.

Arrivo all'ingresso dove Scalia sta guardando il monitor:

-Appena e' uscito dalla stanza lei, Signore, Ravizzi non ha perso tempo-

Do un'occhiata e infatti mi vedo il carabiniere con le braghe calate nella mia stessa posizione a farsi spompinare dal grosso frocione.

-Sto stronzo -Commento a voce alta -...non succhia ma si fa succhiare volentieri.-

Dopo poco sentiamo all'ingresso l'arrivo del cellulare coi detenuti, frena rumorosamente ed esce la scorta armata delle tre guardie penitenziarie, aprono la porta posteriore e conducono i due uomini ammanettati verso di noi che li attendiamo in piedi sulla soglia, nel frattempo ci raggiunge anche il Signor Tenente.

Mentre il superiore sbriga le pratiche io e Manuel prendiamo in consegna i due malviventi e ci avviamo alla cella lungo il corridoio. I fratelli stupratori hanno anche le caviglie legate, camminano in silenzio guardando davanti a se con sguardo duro. Sembrano gemelli, sono alti e dalle spalle ampie, grosse mani e teste rasate a zero, la barba e' tagliata ma scura e fitta e ombreggia le mascelle squadrate, uno dei due ha folti baffi che gli scendono a lato della bocca come i miei.Portano la classica divisa bagnata di sudore, l'odore e' forte e maschio.

Arriviamo alla porta della stanza e mi viene in mente che quel cretino di Ravizzi potrebbe ancora essere li' a farsi succhiare, busso due volte per metterlo in allerta e gli urlo che stanno arrivando i detenuti, poi apro. Entriamo.

Colgo lo sguardo di uno dei due stupratori, senz'altro ha sgamato qualcosa perche' sogghigna e scambia un'occhiata col fratello, comunque Ravizza si era appena sollevato la lampo e una macchia di sborra piu' scura si staglia sulla patta dei pantaloni, invece Romano e' seduto sulla branda con le labbra lucide e il bianco sperma sul mento e' inconfondibile...per non parlare del suo cazzo ancora in tiro.

Tra me e me penso che e' bene cosi', che in fondo questo stronzetto si merita una lezione e poi e' stato proprio il Signor Tenente a volerlo rinchiuso e sapeva bene che non sarebbe stato solo... vuoi vedere che ha pensato anche lui quello che mi frulla in mente? Cazzo e' piu' maiale di me allora?

-Scalia punta l'arma mentre libero i detenuti dalle manette.-

Libero loro anche le caviglie: -Adesso toglietevi tutto ed entrate.-

I due sembrano abituati a certi ordini e si spogliano completamente, quindi entrano in cella guardando sorridendo il palestrato.

Mando i miei due colleghi all'ingresso a dire al Tenente che e' tutto a posto e prima di uscire anch'io dalla stanza mi rivolgo ai detenuti: -E voi fate i bravi, intesi?-

E il mio sorriso beffardo e' eloquente, come se li avessi istigati alla violenza, violenza sessuale ovviamente visto che e' la loro specialita'!

Esco ma rimango a guardare dallo spioncino.

Romano e' seduto e i due gli si avvicinano e si siedono accanto a destra e a sinistra. Hanno corpi mastodontici della stessa stazza del culturista, tatuati ovunque dai polpacci alla schiena e il pelo che li ricopre disegna strane figure tra quei tatuaggi scuri.

Con quelle facce losche e quei fisici non potevano che finire cosi', dietro le sbarre.

Ma la cosa che impressiona di piu' dei due, se i gran fisici non bastassero a mettere paura, sono i bigoloni che pendono curvi sulle palle che, come se fossero di ferro, tirano giu' lo scroto rendendolo un grosso fagotto peloso. I due cazzoni sono ancora a riposo, con le cappelle grosse come mele avvolte dalla pelle e il prepuzio carnoso, umido e roseo, e' abbondante; l'asta e' un bastone nodoso ricco di vene gonfie.

La voce di uno dei due e' profonda e baritonale: -Allora bel ciucciacazzi, cosa stavi facendo al carabiniere prima?- E appoggia una mano sulla coscia di Romano, lui troia com'e' non perde tempo: -Gli stavo succhiando il cazzo ma se vuoi continuo col tuo-

E si china a bocca spalancata sull'uccello alla sua sinistra.

I due fratelli non perdono tempo, si vede che lavorano sempre in coppia, uno preme subito la testa di Romano sul cazzo che si sta gonfiando a vista d'occhio, l'altro lo prende con le mani forti per i fianchi e lo mette subito alla pecorina sul lettino, poi si tuffa con la testa tra quelle chiappone muscolose.Vedo la testa che si agita forsennatamente sul buco dilatato di Romano mentre succhia rumorosamente, la linguona deve fargli un bel lavoro a quel buco infatti lo stesso palestrato porta le mani sulle chiappe per aprirle bene e sentire cosi' meglio la lingua ruvida del detenuto, ma non molla con la bocca l'asta che sta succhiando, tiene la bocca ben aperta per inghiottirla tutta e infatti posso vedere solo la base larga e scura di pelo della bega del fratello baffuto.

Veloce il fratello leccatore si mette diritto, adesso ha voglia di fottere quella caverna ricca della sua saliva, si prende alla base la verga dura e infilza con un solo colpo di reni il culo di Romano e poco prima di arrivare fino in fondo toglie la mano e il rumore della sua pancia che sbatte contro le chiappe sudate della troia rimbomba nella stanza.

La monta comincia subito forsennata, adesso posso vedere il culo peloso dello stupratore muoversi a ritmo, con una gamba piegata sul letto e l'altra tesa a terra per puntarsi e dare piu' forza, il fratello invece si e' messo in ginocchio e con le due mani a coppa sulla nuca di Romano preme la testa contro l'inguine

Sono eccitato e il cazzo rinchiuso mi fa male ma devo tornare all'ingresso.

Seduto alla scrivania della gabbiola davanti al monitor Ravizza si gode la scena, appena mi vede con tono imbarazzato mi dice: -Signore un giovane e' entrato in ufficio dal Signor Tenente, mi ha ordinato di non disturbarli.-

Immagino sia Rocco e immagino anche perche' non devono essere disturbati

-E dov'e' Scalia? -Domando.

-Sono qui' signore!-La voce proviene da sotto la scrivania, non mi ero accorto di nulla, Manuel stava accovacciato la' sotto e intuisco subito la situazione, Ravizza si sta facendo fare una pompa e appena lo fisso incazzato diventa rosso in viso.

-Idioti! E se arriva qualcuno?- Manuel esce da sotto la scrivania e si rimette il cappello in testa asciugandosi la bocca con la mano, Ravizza si chiude i pantaloni prima di rialzarsi, la pompa di Romano non gli era bastata a quanto pare.

-Ma Signore la porta d'ingresso e' chiusa e la nuova scorta per i detenuti arriva tra due ore.- -Gia' e se arriva il Signor Tenente, cretino?-

L'eccitazione dei maschi li fa veramente sragionare magari il Tenente chiuderebbe pure un occhio alla luce di quello che adesso so su di lui, ma questi due idioti ne sono all'oscuro!

-Ok via, andate tutti e due nella stanza dei detenuti, qui' rimango io.-

Penso che almeno li' sono meno in vista o quasi. I colleghi si allontanano ed io guardo il monitor, la scopata continua furiosa, le scosse impresse al grosso corpo di Romano devasterebbero un uomo normale, in piu' il detenuto gli sta dando forti pacche sul culo che gia' si vede completamente rosso.

Ma prima dell'arrivo dei miei colleghi mi accorgo che i due fratelli stanno comunicando a gesti, e' come un segnale tra di loro. Quello davanti al palestrato, che sta sempre pompando, mostra il pugno chiuso al fratello dietro che lo sta scopando e questo fa un cenno d'assenso mostrando anche lui il pugno.

Capisco al volo il significato dei gesti.credo debba avvisare il Tenente!

Non posso rischiare di far sfondare il culo del cognato del Tenente a sua insaputa, mi avvicino alla porta dell'ufficio da cui provengono forti lamenti e busso.

-Chi e' ? Ho detto di non disturbare!-

-Sono Locascio, Signore, e' una cosa urgente.-

- Entra.-

Davanti ai miei occhi la scena mi eccita all'istante, indumenti sparsi ovunque e la schiena del mio Tenente nudo, tranne che per i calzini, in piedi davanti alla scrivania.L'ampia schiena e' sudata e il solco profondo della spina dorsale scende tra i muscoli fino allo spacco del culo dalle grosse chiappe statuarie.Ma contrariamente ai glutei possenti delle statue sempre privi di pelo, quelli del mio superiore sono coperti da una soffice peluria che si fa piu' scura e folta in prossimita' della parte piu' nascosta dove si cela il tenero buco.

L'uomo tiene le mani davanti a se sulle chiappe prominenti di Rocco che, steso sul ripiano della scrivania a braccia larghe, e' aggrappato ai bordi per ancorarsi saldamente e resistere alla cavalcata che sta subendo da parte di un toro di prima classe.

Mi metto di fianco ai due e vedo che il ragazzo ha il viso appoggiato e gli occhi chiusi, anzi strizzati, da cui sono scese delle lacrime. Il Tenente si e' bloccato e mi guarda con sguardo severo, io penso che fermo cosi' Rocco stara' certo sentendo con ogni muscolo del suo non piu' vergine buchetto tutta la circonferenza del cazzone che lo sta sfondando, infatti l'uccello del Tenente e' ben piantato dentro quel culetto liscio...deglutisco.

Il petto peloso del mio superiore e' imperlato di sudore cosi' come la barba e vedo di sfuggita che, la' dove la folta peluria del pube dell'uomo e' appiccicata alla pelle del culo del ragazzo, la saliva colata per lubrificare la scopata e' abbondante.

-Deve vedere una cosa Signore.-Dico accendendo il monitor di lato alla scrivania rimasto spento e appare l'interno della cella, appena in basso a destra si vedono i miei colleghi, Ravizza appoggiato al muro e Scalia ai suoi piedi che lo sta spompinando con foga.cazzo! Speriamo che il Tenente non se la prendadevo spostare l'attenzione sui due detenuti.

-Vede Signore i due vogliono... infilare... il braccio nel culo di suo cognato!-

Infatti ora si vede uno dei fratelli tenere Romano con la forza mentre l'altro dietro sta tentando di infilare quattro dita nel culo aperto del palestrato, non c'e' audio ma da come si sta scuotendo l'uomo si oppone all'operazione.

-Bene -dice tranquillo il Tenente -e' quello che volevo, una bella lezione a quel frocio fottuto. Portagli il sapone liquido del bagno, facilitiamogli almeno il compitovai pure e rimetti al loro posto quei due carabinieri altrimenti sono guai per tutti!-

Esco ma prima ancora di chiudere la porta sento che la scopata e' ripresa, il ragazzo si lamenta e la voce del mio superiore e' come un soffio-Su piccolo stai calmo, ormai il tuo buchetto si e' abituato al mio cazzone, adesso rilassati e goditelo tutto-

Io vado al bagno e poi alla cella con il sapone, appena entro i due detenuti si fermano a guardarmi, Romano immobilizzato di schiena non puo' vedermi, anche i miei due colleghi infoiati attendono di vedere le mie mosse e rimangono immobili.

Lancio uno sguardo eloquente al fratello intento a frugare il culo di Romano mostrandogli il sapone e l'intesa e' istantanea, l'uomo si alza e si avvicina a me, appoggia il suo corpo alle sbarre e allunga una mano attraverso per prendere il sapone.

Istintivamente abbasso lo sguardo, anche il suo grosso uccello, lungo e duro, si e' infilato tra le sbarre.

E' il cazzo nodoso e scuro di un uomo dominante, di un uomo che non si e' mai piegato a nessuno, ed io capisco che nel suo atteggiamento maschio mi e' superiore...

Poi succede che l'atmosfera tutta attorno si fa' rarefatta e io sono ipnotizzato da quella bega che diventa quasi isolata tra le sbarre senza un padrone, come un totem...una divinita' antica. In natura il capobranco sottomette tutti gli altri maschi e io sento che lui e' piu' forte di me e devo far atto di sottomissionee' una cosa istintiva e da cui non riesco a sottrarmi.

Alzo lo sguardo agli occhi fieri dell'uomo che mi legge dentro e sorride,quindi con una voce ipnotica e calda mi invita ad avvicinarmi :

-Uomo, inginocchiati e bacia il bastone-

Io sono come un automa e obbedisco senza poter opporre resistenza, mi genufletto davanti al Bastone del potere, deglutisco davanti alla cappella violacea che adesso e' a pochi centimetri dal mio naso, ne aspiro il forte odore che mi va' alla testa, sento che per la prima ed unica volta in vita mia devo farlo e l'ordine che arriva dall'alto e' autoritario:

-Bacialo!-

Avvicino le labbra a quella fessura umida e bacio le piccole labbra trasversali chiudendo gli occhipoi ci infilo la punta della lingua assaporando un gusto salato, ho il respiro affannato come di chi sta compiendo una cosa inimmaginabile, un rito.

La voce ipnotica prosegue:-Bravo adesso ingoia l'asta, uomo.-

Afferro con le mani le sbarre e allargo la bocca spingendomi in avanti sino a sentire la cappella sfiorarmi le tossille quindi chiudo le labbra e sento con ogni mia papilla gustativa quella verga che mi riempie il cavo orale, quindi, molto lentamente, tiro in dietro la testa tornando all'apice dell'uccello a labbra strette gustandolo completamente.

Ho fatto quello che l'istinto mi ha suggerito e la mia devozione al Dio Cazzo e' stata totale.Il rito e' compiuto adesso posso dirmi soddisfatto.

Mi rialzo e lascio il sapone nelle sue mani, vado verso i colleghi che con facce sconvolte mi guardano come se vedessero un alieno.

Mi rivolgo a Ravizzi :-Giu' anche tu!- E lui non puo' fare a meno di sottrarsi e si china di fianco a Manuel con uno sguardo d'odio, sfodero la mia verga che si e' fatta d'acciaio:

-Leccate!- E i due colleghi mi lappano l'asta a destra e sinistra rendendola splendente.

Poi ordino a Manuel di mettersi a novanta, gli calo le braghe mettendo a nudo le chiappotte rosee, sputo sul buco per lubrificarlo un poco e gli dico di continuare a pompare Ravizza che tutto felice si rialza.

Tutto procede con studiate mosse quasi prestabilite, punto la cappella e infilzo il collega in un botto per poi cominciare subito la monta ma non scordo di voltare la testa e vedere cosa succede nella cella.

Il fratello rinsalda la presa da lottatore intorno alle spalle di Romano:

-Avanti rilassati troia che e' il tuo momento.- Dietro l'altro ha gia' posizionato il pugno insaponato contro il buco largo del palestrato che si lamenta:

-NO fermi mi rovinate cosi', non ce la faccio a prenderlo-

-Silenzio, siamo bravi noi altri a riempire i culi, vedrai che poi non potrai piu' farne a meno-

Il viso del fistatore e' serio e impegnato, mascella serrata prende con la mano libera il fianco di Romano e lo spinge con forza verso il pugno che scivola dentro per meta',

i muscoli delle braccia tatuate sono tesi e sudati, il bicipite si gonfia per lo sforzo, in fondo solo un uomo come lui puo' manipolare cosi' il manzo che ha tra le mani che si agita a piu' non posso.-NOOOOOO cazzo fermiiiii!!!-

Ma il buco ha superato le nocche del pugno che inesorabile scivola dentro.

-Ancora un piccolo sforzo e ci siamo, ma se non vuoi sentir dolore rilassati e' meglio per te troia!-

Forse e' sfinito o forse Romano ha realizzato che e' meglio fare quel che gli si dice e si calma, ed ecco che in un attimo l'intero pugno e' risucchiato in quel grosso culo caldo, entra fino al polso e subito il buco gli si chiude intorno.

-Ecco fatto!Adesso sentilo bene tutto e quando sei pronto rimettiti a succhiare il cazzo di mio fratello che io comincio a fistarti come si deve-

Caspita in fondo sono piu' umani di quanto pensassi permettendogli di decidere quando cominciareIo fotto il culo che ho davanti e colgo lo sguardo di Ravizza di fronte a me, e' uno sguardo di goduria ma anche benevolo, forse mi ha perdonato e adesso che ci stiamo facendo tutti e due Manuel quasi mi sorride, con quella sua faccia da pugile.

Mi chino con la schiena verso di lui sopra Manuel quasi a invitarlo ad un abbraccio di pace e lui del tutto inaspettatamente si sporge a sua volta, mi prende la nuca tra le mani e mi caccia il suo linguone in bocca.Cazzo che sorpresa!

Il bacio tra noi e' appassionato, anch'io non riesco a staccare le mie labbra alle sue, gli succhio la lingua e lecco le labbra carnose, lui ci mette una foga da vero amante mugolando di piacereSe avessi saputo che con lui bisognava usare tenerezza per ottenere cio' che si vuole...

Intanto Romano ha ripreso a spompinare, e' il segnale che aspettava e cosi' dietro di lui il detenuto comincia a muovere il pugno nel culo, lo muove roteandolo a destra e sinistra e poi lo sfila piano ma prima di farlo uscire tutto riaffonda deciso arrivando quasi all'avambraccio, il palestrato sembra essersi abituato presto, infatti succhia con foga e non si lamenta piu' e quando il fratello che gli sta riempiendo la bocca di minchia gli chiede:-Vuoi il mio adesso di braccio nel culo?Guarda che mani grosse ho-

Romano fa di si' con la testa senza mollargli il cazzo.Ormai e' fatta, e' un culo rotto.

I fratelli si scambiano di posto e nel frattempo vedo quanto si e' allargato quel buco di culo e prima che venga di nuovo riempito dal nuovo pugno io erutto tutta la mia sborra dentro Manuel.

-Porca puttana vengooooo!-

-Anch'io vengoooooooooooo.-Grida Ravizza e si svuota i coglioni mentre io con gli ultimi sussulti del cazzo mi libero di tutta la sborra accumulata, poi mi chino di nuovo a baciare quella bocca succulenta che non si sottrae e rimaniamo cosi' a leccarci il viso e a prendere fiato dopo la lunga sborrata.

Anche uno dei due fratelli disseta Romano che beve assetato, l'altro ha praticamente mezzo avambraccio infilato nel suo culo

Bene e' ora di tornare al lavoro, mi ricompongo e torno ad essere il carabiniere autoritario e stronzo di sempre :-Veloci all'ingresso voi due!-

Con un grugnito i colleghi escono ed io li seguo e quando chiudo la porta alle mie spalle il palestrato e' sdraiato di schiena e sta leccando bene il culo di uno dei due che gli e' sopra, l'altro lo sta montando tenendogli le gambe divaricate :-Cazzo come sei bello largo adesso,ci navigo qui dentro-Certo che quei due potrebbero andare avanti tutta la notte, chissa' cosa non hanno combinato in carcere.

Giunto di fronte all'ufficio del Signor Tenente la sua voce mi ordina di entrare.

-Eccomi Signore!-

Il mio superiore si e' rivestito e in piedi dietro la scrivania si sta stringendo la cintura dei pantaloni, Rocco invece e' li' di fianco tutto nudo e con la testa bassa.

-Ho visto tutto dal monitor, dobbiamo fare un discorsetto noi due, non voglio che questa caserma diventi un porcaio! Comunque adesso io me ne vado, ti lascio quest'uomo in consegna, voglio che lo metti in cella coi detenuti.-

Il ragazzo alza la testa stupito e protesta ad alta voce: -Ma sei impazzito? Ho fatto quello che volevi, mi hai sverginato e adesso-Ma viene zittito da un sonoro ceffone, mai avevo visto il mio Tenente cosi' violento.

-Zitto tu! Qui si fa come dico io!Mi hai dato il tuo buco vergine quindi se l'hai fatto sei una zoccola di natura e ti meriti questo trattamento, comunque avrai quello che vuoi, una promessa e' debito.-

Rocco si massaggia la guancia in fiamme e il Tenente si avvicina e mi bisbiglia a un orecchio: -Quando l'hanno trombato, ma non con le mani mi raccomando, libera lui e Romano, tra un ora arrivano a prenderseli quei due e anche questa storia sara' finita.-Quindi esce veloce dalla stanza dando segno di un atteggiamento colpevole, senz'altro correra' a casa dalla mogliettina pentito e con il classico senso di vergogna per l'accaduto ma gli do giusto il tempo di dormirci sopra e domani quando avra' ancora gli ormoni in subbuglio sara' arrapato e voglioso piu' che mai di culo ovviamente!

Io non posso che ubbidire e trascino il ragazzo riluttante fino alla cella dove i due fratelli sono seduti a gambe aperte sul letto, hanno i cazzoni semi duri essendo venuti e si stanno facendo leccare un po' dappertutto dal solerte Romano che passa da uno all'altro a lisciare i peli delle ascelle o quelli del petto con la sua lingua esperta.

Appena ci vede entrare scatta in piedi:-E tu che ci fai qui? Quel cretino di mio cognato e' impazzito?-

-Porta rispetto per il Signor Tenente!-Lo rimprovero.-Il ragazzo deve crescere e imparare a soddisfare tutti gli uomini che hanno i ciglioni pieniquindi ragazzi eccovi un po' di carne fresca!-

I fratelli increduli di un trattamento simile si alzano in piedi sorridenti, hanno gia' le minchie in tiro, e' bastato loro guardare il bel culo sferico di Rocco.

Faccio entrare nella cella il nuovo arrivato e rimango a guardareanzi a controllare che i due non esagerino accendendomi una sigaretta.

Loro come lupi affamati gli sono gia' addosso, le loro manone ruvide stanno accarezzando ovunque quel corpo ben fatto e come per assaggiare la preda gli leccano il collo o i teneri capezzoli turgidi, li mordicchiano, Rocco ha gli occhi chiusi e sembra gradire quelle due lingue che gli passano tra le chiappe sul buchetto caldo e infiammato rinfrescandolo.

La scena mi sembra fin troppo tenera visti i cattivi soggetti, adesso il giovane in piedi ha i due fratelli in ginocchio uno davanti e uno dietro, gli vengono leccate le palle e addirittura l'uccello. Anche Romano e' sorpreso e rimane a guardare in disparte, i due stanno assaporando il giovene uccello, adesso percorrono la lunghezza della canna con le loro labbra ai due lati, e si alternano a succhiarlo infilandoselo in gola. Le loro teste rasate si muovono veloci e spesso le loro bocche si incontrano su quella verga baciandosi e limonandosi ma poi veloci come bestie fameliche e con la loro grande forza, proprio mentre Rocco e' beatamente rilassato lo piegano a novanta e uno dei due lo incula di botto.- Aaahhhhh!!!-

Il ragazzo urla per il dolore improvviso ma non c'e' nulla da fare i colpi che riceve lo scuotono dalla testa ai piedi mentre riceve forte pacche sulle chiappe bianche che presto diventano rosso fuoco, l'altro uomo invece ha provveduto a tappargli la bocca subito con il suo bastone gonfio e gli trivella la gola.

Adesso si' che li riconosco quei due!

-Rilassati e resisti Rocco,cerca di concentrarti per poter godere.-

Lo esorta Romano premuroso, io sono gia' eccitato, apro la porta della cella e faccio uscire il palestrato: -Dai vieni ti libero e tu in cambiosdraiati per terra .-

Lui mi sorride, esce e si mette giu' di schiena :-Non cambierai mai, fai tanto il duro ma poi finisci sempre tra le mie coscie-Io gli sono sopra e comincio ad accarezzare forte tutti quei muscoli gonfi e a baciare il suo collo taurino, lui mi abbraccia e allarga le gambone.

Guardo in cella e vedo che un detenuto adesso e' seduto sul letto mentre seduto sopra di lui, ben infilzato di cazzo, Rocco si sta tenendo al suo collo sobbalzando su e giu' dai colpi che riceve da sotto, ma ecco che si avvicina da dietro l'altro e punta la sua cappella bagnata al buco del ragazzo gia' pieno del cazzo del fratello.

Sforza la cappella contro quella tenera carne ma Rocco e' ancora stretto, non ha certo il buco largo di Romano, e l'impresa non gli riesce:

-Dio come sei stretto! Qui bisogna scoparti un bel po' prima di allargarti a dovere.-

Guardo l'orologio a muro, e' tardi devo sbrigarmi, tiro fuori il mio uccello e comincio a trombare Romano prendendolo per le caviglie e intanto urlo ai due fratelli di darsi una mossa, tra poco devo liberare il ragazzo.

Certo che il palestrato ha il culo come una figa ma mi piace perdermi in questa caverna affondandoci anche i coglioni, poco prima di riempirlo di sborra mi volto di nuovo e assisto alla sborrata dei detenuti: hanno messo in ginocchio Rocco e si stanno segando davanti a lui, vengono insieme puntando i getti di crema alla faccia del giovane che viene lavata completamente e scende calda e copiosa sul collo e sul petto.

L'ululato che lanciano alzando la testa al soffitto mi conferma che sono proprio animalie vengo pe la seconda volta.

OK e' il momento di riprendere in mano la situazione.

Quando voglio fare il duro sono un vero figlio di puttana.

Faccio rivestire le due puttanelle, Romano e Rocco, e le mando via in malo modo :

-Fuori dai coglioni voi due, avete preso la vostra razione di cazzo, tornatevene a casa!-

Anche i detenuti si rivestono prima che arrivino a prelevarli, vogliono mangiare, sono affamati ma non ho intenzione di nutrire queste due fecce:- Se ci fosse l'impiccagione in Italia - dico guardandoli negli occhi - sarei io ad aprire la botola sotto i vostri piedi!-

Uno dei due furioso col viso paonazzo mi copre d'insulti e bestemmie, l'altro sputa attraverso le sbarre e riesce a beccarmi una guancia.Fanculo!

Io esco dalla stanza sogghignandomi passo una mano per pulirmi la faccia e poi, lentamente, mi lecco via dal palmo la saliva dell'unico uomo a cui ho baciato il cazzo in vita mia.



Maurorso

(continua...)