ORSI ITALIANI MAGAZINE


ATTENZIONE / NOTICE

Questa pagina contiene immagini di nudo maschile e testo a contenuto omoerotico: e' pertanto riservata a persone maggiorenni

This page contains pictures of male nudity and a text with homoerotic contents: it's intended for persons over 18


Un amico di papa'

Un racconto di Antonio

 
Era un pomeriggio soleggiato e caldo al paesello natio e me ne stavo sdraiato tranquillo e assorto nei miei pensieri.
Ero solo in casa, in quanto i miei erano andati a trascorre un periodo di vacanza in montagna, mi ero messo comodo in pantaloncini corti e senza nient'altro addosso.
 
Suona il campanello e vado ad aprire la porta e mi ritrovo davanti Giuseppe, il sacrestano amico di papa'… lo faccio accomodare in casa e mi chiede se mio papa' era in casa. Gli dico che sono solo in casa e che i miei sono partiti due giorni prima per un breve periodo di vacanza in montagna al fresco.
Giuseppe era un uomo sulla cinquantina allora, mentre io avevo 18 anni.
 
Era tarchiato, con una bella pancia prominente, ma non era molliccio, anzi la sua ciccia era in apparenza soda e avrei voluto sincerarmene tastarla se ne avessi avuto l'opportunita'. Aveva capelli ed occhi marron scuro e la sua bocca era pure invitante.
 
Lo conoscevo sin dall'infanzia e dall'eta' di 12 anni, quando avevo capito che mi piacevano gli uomini, lo avevo sempre desiderato, Quando si abita in un piccolo paese si provincia tutto diventa difficile e pressoche' impossibile, dato che si conoscono tutti e nessuno si azzarda a far capire che e' gay.
 
Dovevo in qualche modo cercare di attirare la sua attenzione e magari risvegliare in lui desideri incofessabili. Era sposato con tre figli, ma avrei capito successivamente, cio' non rappresenta un vero ostacolo ad amarsi fra uomini.
 
Lui mi fa 'senti se tuo papa' non c'e', pazienza…vorra' dire che passero' al suo ritorno', facendo cenno di voler andarsene.
Al che io gli dissi 'senti Giuseppe siediti cinque minuti e beviamo una limonata fresca, che ne dici' 'Beh hai ragione con questo questo caldo ci sta proprio a pennello'.
 
Andai quindi in cucina e ritornai con due lemonsoda, le versai nei bicchieri e, mentre stava per bere, gli misi un braccio fra il suo e cercai di bere da quella posizione e lui mi fa 'antonio senti, ma come facciamo a bere con le braccia aggrovigliate' ed io 'ma non c'e' assolutamente problema,basta avvicinare entrambi alla bocca il bicchiere e riusciremo a bere... proviamo?'
Lui era un poo' confuso, ma accondiscese al mio desiderio, le nostre braccia si incrociarono e riuscimmo a bere.
Nel fare questo movimento pero', io non persi tempo nel fissarlo negli occhi, con uno sguardo languido e seducente.
Lui se ne accorse, si discosto', ma vedevo che era turbato.
Ci sedemmo, io sulla sdraio e lui su una sedia e, inizia ad accarezzarmi il pacco, senza pero' forzare la mano, con nonchalanche... lui era seduto di fronte a me ed avevo veramente una bella patta rigonfia. Pure lui era in pantaloncini e canottiera.
 
Si accorse che la cosa stava precipitando e non volendo correre rischi, si alzo' e, ringraziando per la limonata e mi saluto' con un ciao, che suonava un po' ambiguo, o fui io che credetti questo.
 
Mi alzai e, senza perdere un attimo mi avvinghiai  su di lui e gli misi la mia lingua vogliosa nella bocca e lui mi ribotto' a fatica 'Ma cosa fai, io sono un uomo sposato e non mi piace far di queste cose... e' peccato lo sai', cercando di svincolarsi  dalla stretta, ma io non mollai la presa, anzi la accentuai e lo strinsi ancora di piu' a me.
Lui continuava a divincolarsi e a dirmi che non si poteva fare, ma questo alle mie orecchie suonava come 'non posso baciare un uomo, mi piacerebbe, ma e' contro i miei pricipi'. Io proseguivo nella mia linguazzata e inizai a sentire che anche lui si rilassava e ci provava gusto.
Gli misi una mano sui miei capezzoli, che e' una cosa che mi fa impazzire e gli dissi di strizzarmeli un po' cosi' da vedere la mia estasi e lui mi assecondo', io inizia a mugulare, ad emettere gemiti di piacere e lui a quel punto si sfilo' i pantaloncini.
Col suo bel cazzo grosso, ora anche molto in tiro, data l'eccitazione a cui lo avevo portato, mi disse 'dai troia fammi una bella pompa' Io non aspettavo altro e mi misi a succhiarglielo di buona lena, con goduria somma.
La mia lingua gli contornava la cappella violacea e turgida, poi facendo scorrere la lingue sull'asta, me lo ritrovai in gola fino alla radice.
Lui sapeva di sudore e un po' di orina, ma io continuavo la mia opera di spompinamento con foga e piacere.
E finalmente lui inizio' a gemere di piacere, prendendomi la testa e tenendola ferma al sua cazzo.
Ero beato, ansimavo di piacere, lui godeva di questa sua nuova esperienza, dicendomi 'Antonio mio cosa mi fai, sei fantastico, non ho mai provato nella di simile, fammi godere amore e dicendo cosi' mi inondo' della sua sborra dolce-amara e calda; me la bevvi fino all'ultima goccia e poi ci sdraiammo esausti sul pavimento.
 
Ora lui era soddisfatto, sapeva che aveva intrapreso una nuova strada di nuovi piacere e non mi avrebbe piu' lasciato.
Mi accarezzava piano, dolcemente, dicendomi 'ti ringrazio gioia mia, mi hai fatto veramente felice oggi, credo che ci rivedremo spesso d'ora in poi, per assaporare e gustare questa nuova delizia a cui mi hai portato, grazie'.
Io di risposta gli diedi un caldo e soave bacio e lo riempii di carezze voluttuose.
Nel contempo iniziai a menarmelo, anch'io non ero niente male a cazzo, anche se il suo era grosso e piu' lungo del mio.
 
Allora lui mi disse 'caro vorrei ricompensarti per quello che mi hai fatto conoscere e farti mio, vorrei prenderti e sondarti il culo' 'ma Giuseppe io non l'ho mai preso in culo ed ho molta paura che tu mi faccia male' e lui accarezzandomi 'ti piacera' moltissimo'.
Mi mise a cavalcioni di fronte a lui e inizio' a bagnare con la sua saliva il mio buchetto e a passarmi poi la sua lingua calda e volgiosa nel mio culetto, inserendola sempre di piu', poi mise un dito ben bagnato dentro e inizio' a chiavarmi. Io cominciavo a prenderci gusto e gli chiesi di mettermene dentro due; lui mi assecondo', dicendo 'vedi che ti piace bella troia, sentirai fra poco, cosa ti regala zio Giuseppe'.
Io ero sempre piu' in estasi mi muovevo, facevo roteare il mio culo ora per aria e lui mi infilzava con le dita oramai diventate tre.
 
A quel punto lo pregai 'Giuseppe amore mio prendimi, voglio essere tuo, fa di me quel che vuoi'. Lui non se lo fece ripetere due volte, mi giro', si mise le mie gambe attorno al suo collo ed inizio' a penetrarmi.
Sentivo la sua cappella vogliosa di entrare, la sentivo pulsare di gioia e di potenza pura, lui mi diede un paio di colpetti e la fece entrare, aspettando la mia reazione…
'Oh Giuseppe amore, ora lo voglio tutto dentro oh oh' e lui mi sfondo' con un colpo il culo: Io gemetti di piacere misto a dolore, ma dopo un po' il mio culetto si era abituato alla verga e lui comincio' la sua dolce danza dentro di me.
 
Io lo pregavo di prendermi ora con piu' forza e mi sentii stantuffato a dovere con mia somma goduria...'Giuseppe mio amore caro montami per bene, voglio ricordare questi momenti felici per sempre'.
Lui a sentire cio' ando' al massimo del piacere e mi disse 'Antonio caro, ti prometto che d'ora in poi mi vorrai e ti vorro' sempre di piu'... rimarremo sempre buoni amanti'.
 
Oramai era nell'apice, mentre io me lo menavo con foga inaudita, sborrai sulla mia pancia e alcuni schizzi raggiunsero la mia faccia... e nel giro di tre secondi, mentre gli davo il contraccolpo col mio sfintere, sentii la sua sborra calda a fiotti inondare di piacere immenso il mio culo, ora appagato e assecondato, fino alle viscere.
 
Lui si piego' su di me e ci baciammo dolcemente, appasionatamente...'amore mio Antonio caro oggi inizia una nuova vita per me accanto a te, quando tu mi vorrai io saro' sempre con te, ad assecondare le tue voglie e mi darai il tuo amore con felicita''. Io ero inebriato dal sentire le sue parole e gli risposi 'Giuseppe mio, sono io che devo ringraziare te, per avermi dato momenti di gioia infinita e perche' ora che mi hai fatto tuo, voglio rimanerti fedele... faro' di tutto perche' tu sia felice con me'.
 
Rimanemmo ancora la' sdraiati a godere dei nostri piaceri e nuovi sentimenti, sapendo che fra noi era sbocciato qualcosa di importante e la nostra vita sarebbe cambiata per sempre.
 
Ci rivedemmo altre volte regolarmente, ci sara' un'ulteriore sorpresa piu' avanti, ma di questo vi raccontero' un'altra volta...

Antonio
 


ORSI ITALIANI MAGAZINE