ORSI ITALIANI MAGAZINE


La vacanza dal nonno Gino

Un racconto di Valeriogr

(valeriogr@supereva.it)

 

Finalmente era finito l'esame di maturita'. La vacanza con gli amici era saltata ed io ero rimasto solo in citta'.

Mio padre mi propone dieci giorni dal nonno Gino in campagna vicino al mare: "Cosi' io e tua madre siamo liberi di poter fare 15 giorni in crociera", accetto e mi padre mi da anche la possibilita' di usare la sua macchina.

Parto il giorno dopo arrivo a F. di primo pomeriggio, fa un caldo tremendo, la casa del nonno Gino era una vecchia casa colonica parzialmente ristrutturata. Tutto aperto ma del nonno nessuna traccia.

Entro in casa mi sistemo nella camera che un tempo era di mia madre ritorno fuori mi siedo e aspetto.

Solo nel tardi pomeriggio vedo arrivare il nonno piano. Nonno Gino ha superato i sessantacinque anni e' piuttosto alto ed ha una bella pancetta. In testa tutti i suoi capelli che solo leggermente sono brizzolati ed una corta barba copre un grosso viso.

Mi abbraccia mi ringrazia per la bella sorpresa e dopo i saluti e soliti convenevoli decidiamo di prepararci per la cena. Il nonno mentre mi consegna le lenzuola e gli asciugamani dice: "Tu ti prepari la camera io preparo la cena."

"Io domani devo andare in paese per delle compere forse tornero' tardi che voi venire con me oppure preferisci un po' di mare"

"Non ci sono dubbi il mare"

"Ascolta, puoi andare con la macchina fino a G., ma la c'e' tanta confusione ti consiglio di prendere la strada dove sono arrivato io questa sera che porta direttamente in un piccola baia dietro le falesie"

"Sono un incerto ma preferisco per la piccola baia, non ho voglia di prendere la macchina"

Poi tutti a dormire.

Al mattino quando mi alzo trovo la colazione gia' pronta e alcuni panini per il pranzo, nonno era gia' partito.

Riempio lo zaino e mi avvio, appena dopo 200 metri mi trovo in cima alla falesia ed il mare la in basso e' bellissimo, seguo il sentiero e arrivo alla baia, piccola ma veramente carina.

Non c'e' anima viva, passo la mattina ascoltando musica e a cuocermi al sole, poi quando e' piu' caldo via in acqua, qui il mare veramente bello.

Ormai cotto e accaldato decido di rientrare a casa salgo lentamente la salita arrivato in cima vedo dove il nonno fa la sua pennichella, in mezzo ad un gruppo di grossi alberi c'e' un capanno, una sdraio e nonno che dorme. Mi avvicino sto per salutarlo, sono un po' imbarazzato e' completamente nudo.

Lui per con la sua solita flemma si alza mi saluta e m'invita a riposarmi al fresco.

"Dai, la nel capanno c'e' un altro lettino, prendilo, se vuoi c'e' anche del buon vino fresco"

"Prendo lo sdraio, invece del vino bevo acqua"

"Che fai non ti va un bel bicchiere di bianco? Tutti i pomeriggi d'estate vengo qui a fare la mia siesta, e' il posto piu' fresco, da giovane scendevo fino alla baia ma adesso la risalita e' troppo ripida e non m'interessa l'abbronzatura"

Mi siedo, cerco d'essere disinvolto, ma non ci riesco mi accorgo che guardarlo con troppa insistenza, il suo corpo grosso ma non grasso e completamente coperto di peli.

Lui si accorge "Che fai il pudico non hai mai visto un uomo nudo? Da ragazzi noi si faceva sempre il bagno nudi nessuno si scandalizzava"

Poi di seguito: "Allora perche' sei venuto qui solo e non hai portato la tua ragazza, giu' alla baia sarebbe stato bello", lui continua senza aspettarsi una risposta.

Comincia a raccontarmi le sue avventure giovanili, la bella svedese che portava con la barca fino alla baia, le grosse tedesche che si era completamente scottare.

Erano racconti soft ma sentirli raccontare dal nonno mi fecero alzare l'uccello che premeva contro i pantaloncini da spiaggia.

Lui si accorge e subito: "Ehi l'animaletto sta scomodo perche' non lo liberi?"

Non aspetta la risposta si alza si avvicina e mi sfila i pantaloni "Cosi' stai piu' comodo, non trovi?", il mio cazzo e' gia' completamente duro.

Come se niente fosse nonno si risiede nel suo lettino, "Anch'io a 18 anni l'avevo subito duro, ora mi ci vuole un po' ma ancora funziona".

Ogni lunedi' viene dal paese una mia vecchia amica che mi sistema la casa e poi mi sistema anche "lui" cosi' facendo prende in mano il cazzo e palle.

M'infondo coraggio, sono curioso: "Vedo che sei completamente circonciso come mai? Non avevo mai visto un cazzo circonciso dal vero"

Non mi risponde, si alza e mi prende il cazzo in mano, tira la pelle e mi scopre completamente il glande, "Cosi' siamo uguali" e si siede vicino, "Sono stato circonciso da adulto, e non e' stato per niente piacevole, ma poi ha sempre funzionato bene".

La situazione e' strana ma io non riesco a calmarmi, nonno sempre pacatamente e lentamente mi accarezza le cosce e mi accarezza l'uccello, "L'hai mai fatto con un uomo?"

"Qualche anno fa una sera io e alcuni amici, forse avevamo un po' bevuto, abbiamo iniziato con una specie di gara chi ha piu' peli, chi l'ha piu' grosso, chi piu' lungo. E abbiamo cominciato a menarci prima ognuno il suo poi anche il cazzo degli amici. Ma solo seghe"

"E questo bell'uccello come si e' piazzato nella graduatoria"

"Il piu' lungo, ma come vedi sono stato il meno peloso e qualche anno fa era ancora peggio"

"Ti piacciono i peli, non ti preoccupare quelli ti cresceranno, sei o non sei mio nipote" ride "pensa che io ho cominciato a radermi solo dopo i venti anni e guarda ora"

Cosi' dicendo si accarezzo la grossa pancia coperti di peli fino ad arrivare in mezzo alle gambe.

Senza chiedermi niente si avvicino con un leggera pressione mi spinse a sdraiarmi, mi allarga le gambe e comincio' a baciarmi e a leccarmi le cosce l'inguine.

Mi sembrava di impazzire senza piu' parlare mi prese la cappella in bocca e comincio a rotearla con la lingua, stavo per scoppiare, allora leggendomi nei pensieri si fermo' mi fece rilassare con carezze e piccoli baci sulle palle.

Cercai con le mani di prendere il suo cazzo che era diventato parecchio piu' grosso e sotto le mie cure stava ancora crescendo.

Nonno comincio di nuovo a leccarmi la cappella e poco dopo s'ingoio tutto il cazzo in bocca, era troppo, cercai di allontanarlo "Sto venendo!" ma lui mi blocco' e non stacco la bocca succhiando tutto il mio sperma.

Poco dopo sempre con la solita calma "Perche' mi scostavi, tu non hai mai assaggiato lo sperma, neanche il tuo?"

"No"

"Allora devi provarlo, non ti fara' schifo, e' il tuo!" cosi' facendo con la mano passa intorno al mio cazzo raccoglie le ultime gocce di sperma con due dita che poi mi infila in bocca.

Non parlo, e' un sapore strano, non l'avevo mai fatto.

Lui non aspetta risposte scende e pulisce la mia cappella con la lingua, e' bello.

"Comemai ancora nessuno ti aveva fatto un bocchino ad un cazzo cosi' bello?"

"Si ma nessuno cosi' bene, fino in fondo"

Ora anche il suo uccello e' quasi completamente duro voglio ricambiare le sue, piu' che piacevoli attenzioni, mi avvicino lo prendo in mano e tentenno prima di metterlo in bocca.

Sembra che mi legga nel pensiero, "Guarda se non te la senti non serve, le cose sono belle solo se piacciono veramente"

Rompo ogni indugio e comincio a leccargli la cappella, e' strana non e' completamente liscia ma e' lo stesso piacevole leccarla e succhiarla.

Nonno si gira per stare piu' comodo e ci ritroviamo in 69 perfetto.

Da bravo scolaro faccio tutto cio' che lui fa al mio cazzo, gli lecco la cappella scendo con la lingua fino alla base dell'asta, risalgo e me lo infilo in bocca.

Ora mi accorgo che ha un cazzo veramente notevole ma quello che piu' mi impressione e' la grandezza della cappella e' veramente "esagerata".

Imparata la tecnica ci metto anche del mio scendo succhio le palle pelose ora e' il nonno a copiare i miei movimenti con un piccolo sforzo e provocandomi un piccolo dolore si infila entrambe le mie palle in bocca.

Provo anch'io ma non ci riesco: troppi peli, troppo grosse, gli accarezzo con un dito il buco del culo anche questo completamente circondato da una folta peluria.

Continuando a succhiare il cazzo con il dito faccio una piccola pressione al centro del buco che pronto si dilata e mi fa entrare, ora mi accorgo che anche nonno e' completamente eccitato lo scroto si contrae e l'asta in bocca sta pulsando.

"Attento sto per venire" Mi avverte "Se non te la senti di succhiare fino in fondo puoi smettere"

Tentenno, sto per staccarmi, ma e' troppa anche la mia eccitazione e continuo a succhiare finche non sento che il caldo sperma mi riempie la bocca.

Deglutisco e ricomincio e' un sapore simile ma diverso dal mio.

Nonno si alza si ferma ad osservarvi, "Che bravo! Sembrerebbe che fare i bocchini sia stato sempre il tuo lavoro!"

Mentre quello del nonno si sta ammosciando il mio cazzo e' ancora duro, pensando al caldo e accogliente buco del nonno cerco di girarlo per poterlo infilare.

"No non cosi', mi faresti male con quel bestione" di seguito "Lo hai mai messo in culo a qualcuno?"

Ritorna con la bocca sul mio cazzo ora sembra che lo voglia ingoiare, non so come ci riesca, ma arriva con le labbra a bagnarmi le palle ed il mio cazzo tutto dentro. Poi lo estrae lentamente succhiando con avidita', con due o tre servizi del genere io vengo di nuovo. Quando il mio cazzo esce dalla sua bocca e' ormai moscio.

Ci fermiamo una mezz'ora senza parlare, ognuno nel suo sdraio.

Poi all'improvviso come se niente fosse successo, nonno si alza si riveste e "Dai che ora di ritornare devo dar da mangiare agli animali"

Indosso i miei pantaloncini e in silenzio ci incamminiamo a casa.

A cena si parla di tutto senza neanche un piccolo accesso a quel che era successo nel boschetto.

Dato che di televisione non c'era neanche la traccia saluto nonno, vado in bagno per prepararmi per la notte.

Appena finito la doccia entra il nonno con solo l'accappatoio sotto braccio: "Non e' possibile ancora duretto, non ti stanchi mai?" cosi dicendo mi stringe il cazzo con la sua grossa mano.

"Scusa mi passi quella bottiglietta blu" mi grida da sotto la doccia "Sai alla mia eta' ho solo un problema soffro di stitichezza e con quel microclistere che prendo in erboristeria mi aiuta. Provalo anche tu se ti serve! E' veramente eccezionale."

"Sai mi sa che domani mi servira' veramente, prima gli esami poi il viaggio sono bloccato da cinque giorni" Rispondo

Poco dopo nonno esce dal box doccia e prima di sedersi sulla tazza mi strizza di nuovo l'uccello: "Ancora duro?".

Cambia di nuovo discorso, racconta dei suoi amici, ritorna sotto la doccia per darsi una bella lavata.

"Fallo ora quel clisterino, vedrai che non te ne pentirai"

Cosi' dicendo prende una nuova peretta rompe il beccuccio ma non me la porge mi fa girare mi fa abbassare e lui aprendomi le natiche mi infila con delicatezza l'intero beccuccio e mi inonda del fresco liquido.

"Buona notte a domani" mi da un colpetto sul cazzo e mi lascia solo in bagno.

Dopo essermi completamente liberato e rifatto la doccia ritorno in camera.

Ripenso a quello che e' successo il pomeriggio e non riesco a dormire, dalla camera del nonno sento dei rumori poi mi sembra che ci sia anche della musica.

"Ehi nonno che fai ascolti musica prima di dormire?"

"Se ti disturba posso spegnere, altrimenti vieni tu qui"

Sono curioso sto per alzarmi dal letto, "che faccio mi presento nudo oppure mi vesto" mi infilo solo i miei boxer attraverso il corridoio ed entro in camera del nonno.

Quel porcello in sala neanche un televisore in bianco e nero, ma qui in camera sua tv, video registratore e decoder per il satellitare. Stava gustandosi un bel filmato porno un triangolo Lui Lui Lei, veramente intrigante.

"Dai siediti qui" cosi' facendo mi fece spazio sul suo letto

Passa pochi attimi che il mio cazzo fa capolino dai boxer, il film e il contatto della pelle avevano fatto subito effetto.

"Ma libera quella povera bestiola! Non stai piu' nudo!" Cosi' dicendo mi sfila i boxer mi strizza l'uccello tirando indietro mi scopre completamente la cappella.

Mi fa sdraiare ora e' in ginocchio sopra di me che si prende cura amorevolmente con la sua bocca del mio cazzo, lo lecca, lo bagna, lo succhia. Intanto mi appoggia il suo grosso sedere sul viso, si allargha le chiappe e mi ritrovo il buco, morbido, circondato da peli li sotto il naso.

"Oggi pomeriggio lo volevi, ora se lo vuoi te lo devi meritare. Lecca!"

Pur non avendolo mai fatto, comincio piano, prima intorno dove finiscono i peli poi al centro ad ogni colpo della mia lingua sento fremere l'intero culaccione del nonno. Non sta fermo me lo sbatte in bocca e' troppo eccitato.

"Dai ora prendi la crema bianca sul comodino, spalmala intorno e dentro"

Con un dito ungo intorno poi entro e' caldo e' morbido, la crema ha un buon profumo sa di frutta, fragola.

Il mio cazzo sta per scoppiare, non si accorge e si gira pronto a ricevermi, si allaga bene la chiappe, e provo ad entrare, spingo, ma non abbastanza, riprovo ora scivola dentro ora sento che mi stringe il cazzo, spingo ancora sento nonno che si contorce sotto la mia pressione si lamenta, forse sono inesperto, ma poi e' lui a guidare e' lui a spingerselo dentro e' bellissimo, sento il caldo culo che mi accoglie sento le grandi natiche pelose che mi strisciano.

"Dai sfogati scopami forte"

Non l'avevo mai fatto ed il piacere era troppo, poco dopo venni copiosamente, nonno mi obbligo' a restare dentro fino a che il mio uccello diventava moscio e lo sperma riusciva dal buco.

Era tardi e ci siamo addormentati

Valeriogr