ORSI ITALIANI MAGAZINE


Per caso in internet

Un racconto di Dome Russo


L'abitudine serale oramai era quella di navigare in internet, mi rilassava e mi dava un senso di piacere che non trovavo nella televisione. Una sera, per caso, mentre ero immerso a leggere alcuni blog mi entro' una nuova pagina di un sito porno per gay, incuriosito ciccai per entrare e mi ritrovai in una pagina dove c'erano annunci di uomini che offrivano la loro amicizia e non solo. Per gioco scrissi anch'io un annuncio e lo pubblicai senza dare molta importanza.
Andai a letto inconsapevole di quello che sarebbe successo l'indomani. Mi svegliai e ricordai subito che quel giorno non dovevo andare a lavoro, dopo aver fatto la doccia accesi il pc e mi misi, come al solito, a navigare. Ad un certo punto mi ricordai della sera precedente e, per curiosita', entrai in quel sito dove avevo scritto il mio annuncio. Mi accorsi subito che c'era un messaggio per me e quindi mi affrettai a leggerlo. Era un uomo di circa 50 anni che mi scriveva invitandomi a diventare amici e a continuare a mandarci e-mail per conoscerci.
Risposi subito che ero disposto e subito mi arrivo' l'invito da parte sua di incontrarci l'indomani mattina considerato che era della mia stessa citta'. Accettai l'invito e, molto eccitato, per la novita' continuai a mandare messaggi per cercare di conoscere qualcosa di quell'uomo che dovevo incontrare. 
L'indomani mattina mi svegliai e mi accorsi subito che era  una giornata di sole, non vedevo l'ora di incontrare quell'uomo, arrivai all'appuntamento con dieci minuti di anticipo e aspettai, molto incuriosito, che lui arrivasse. Dopo alcuni minuti che ero seduto al bar, dove avevamo l'appuntamento, entro' un uomo ultra cinquantenne, capelli brizzolati, robusto, occhi azzurri e bellissima presenza, mi guardo' e la' capii subito che si trattava di lui, Gero -  cosi' si chiamava.
Ci salutammo, inizialmente eravamo un po imbarazzati, ma dopo alcuni minuti rompemmo il ghiaccio e cominciammo a parlare come se ci fossimo conosciuti da una vita. Era molto bello sentirlo parlare, si notava benissimo che era colto e molto elegante nel porgersi con gli altri, ci guardavamo negli occhi e ad un certo punto mi accarezzo' la mano. Sentii subito un brivido nella schiena ma non lo diedi a vedere, continuammo a parlare per piu' di un'ora fino a quando lui mi disse che aveva un appuntamento dal dentista e che se volevo, dopo, si poteva andare a pranzo insieme.
Accettai l'invito, ci salutammo e, dopo esserci guardati fissi negli occhi, ci demmo appuntamento alle 14,00 in un ristorante che entrambi conoscevamo. Ero molto contento e l'idea di rivedere quell'uomo mi  metteva di buon umore. Il tempo passo' subito e alle due in punto ci ritrovammo al ristorante cosi' come si era rimasti. Piu' guardavo quell'uomo piu' mi affascinava, la peluria che si intravedeva dal collo della sua maglietta mi faceva eccitare, ma come mai?
Non ero mai stato con un uomo e prima di aver letto quell'annuncio, non  mi passava nemmeno per la mente, ma la verita' non si poteva nascondere: quell'uomo mi eccitava tantissimo. Comincio' a parlare e piu' lo ascoltavo piu' mi seduceva, lo guardavo con molta curiosita' e vidi che mi faceva gli occhi languidi, mi parlo' dei suoi trascorsi, delle sue insoddisfazioni , e di quello che lui oramai cercava, mi sfiorava la mano e a volte si fermava di parlare fissandomi negli occhi.
Finimmo di mangiare , uscimmo dal ristorante e salimmo in macchina, si diresse verso il centro disabitato e quando ci trovammo in un'aperta campagna si fermo', spense il motore della macchia e avvicinatosi a me mi bacio' in bocca, ricevetti la sua lingua senza dire niente, mi piaceva tantissimo, mi afferro' per il collo e comincio' a leccarmelo, la sua lingua non stava ferma un secondo, mi tocco' il cazzo e si accorse che era duro e grosso, mi guardo' negli occhi e con un sorrisino, mi chiese se mi piaceva, risposi di si, allora capi' che ero suo. Mi propose subito di andare a casa sua, viveva da solo, dopo aver divorziato dalla moglie, e mi disse che la' potevamo stare tranquilli in intimita', tanto non sarebbe venuto nessuno.

Continua


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